A cosa serve un coach in azienda e quale valore aggiunto può portare


Una ricerca condotta dall'American Management Association (AMA) ci rivela quali sono gli obiettivi dei programmi di coaching nel mondo corporate
A cosa serve un coach in azienda e quale valore aggiunto può portare

Come vengono usati i programmi di coaching nelle aziende?

Il sondaggio dall'American Management Association (AMA), pubblicato recentemente sul sito dell'International Coach Federation (ICF Italia), ci rivela il valore aggiunto che tale disciplina oggi ha assunto all'interno delle organizzazioni.

Lo scopo della ricerca era determinare il livello di popolarità del coaching nelle aziende, l’associazione con performance più elevate, la correlazione tra la performance dei manager che hanno seguito un percorso di coaching e le performance aziendali, la metodologia utilizzata per scegliere i coach e altro ancora.

Di seguito la classifica dei principali obiettivi con cui in azienda vengono avviati programmi di coaching:


1) Migliorare produttività e rendimento individuale

Lo scopo più diffuso è il miglioramento delle performance individuali dei dipendenti.

Le organizzazioni cercano di far crescere la leadership con l’intento di migliorare il rendimento dei manager e dell’azienda nella sua totalità, il miglioramento delle performance individuali ottenute con un intervento di coaching può avere ripercussioni anche su tutta l'organizzazione.

Tra i benefici riportati dai manager e dipendenti che hanno seguito un percorso di business coaching si trovano:
•    Aumento della produttività;
•    Diminuzione dei costi di lavoro, dovuti a un impiego efficiente del tempo e ad una aumentata chiarezza mentale nell’identificare obiettivi specifici e pianificare la strategia per raggiungerli;
•    Aumento dei profitti legato all’efficientamento dei processi di lavoro;
•    Diminuzione dei conflitti sul posto di lavoro.


2) Migliorare le performance dell’azienda

Il 56% circa degli intervistati riferisce di usare il coaching con l’intento di migliorare le performance dell’organizzazione.

Anche se Il coaching è uno strumento indirizzato in primo luogo all’individuo, caratteristica che lo differenzia da altri strumenti di formazione e sviluppo come i training per competenze specifiche o i corsi in aula, quando è esteso a un certo numero di dipendenti crea una cultura aziendale e i benefici dello strumento si espandono in tutto il business.


3) Aumentare il coinvolgimento dei dipendenti

Aumentare il coinvolgimento dei dipendenti ha ottenuto un 41% di menzioni.

Il coaching pone enfasi su ciò che funziona, su ciò che un individuo fa bene e su come possa farlo ancora meglio, invece di discutere di punti deboli e limiti.

I dipendenti a cui le aziende propongono percorsi di coaching sono spesso senior manager che stanno affrontando un momento impegnativo delle loro carriere per via di cambiamenti organizzativi o del mercato. Fare leva sui punti di forza di questi dirigenti, su ciò che li ha portati nella posizione di rilievo in cui si trovano, viene riconosciuto come più redditizio rispetto a concentrarsi sulle mancanze.


4) Migliorare la retention rate e il processo di recruitment

Il 38% degli intervistati riporta che le loro aziende utilizzano il coaching per migliorare la retention rate dei dipendenti (prendendo a riferimento un dato arco temporale, la retention rate è il rapporto percentuale tra il numero dei lavoratori presenti alla fine del periodo esaminato, al netto delle assunzioni durante tale periodo, e il numero dei lavoratori presenti all’inizio del periodo stesso: indica quindi la tendenza dei dipendenti a restare o ad abbandonare l’azienda).

Il 24% riferisce un uso legato all’ottimizzazione del processo di recruiting.

I dipendenti danno sempre più valore alla possibilità di crescita e sviluppo professionale offerte da un datore di lavoro. Il coaching diventa, quindi, un benefit importante da offrire ai propri lavoratori, un valore aggiunto che può essere usato sia per mantenere il livello di coinvolgimento e soddisfazione dei dipendenti, sia per attirare in azienda le risorse migliori.

 

Articolo del:


di Mauro Dotta

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