ADEGUATI ASSETTI

Il Decreto Legislativo 231/2001 ha introdotto la responsabilità amministrativa delle imprese per determinati reati commessi dai propri dirigenti o dipendenti
Ai sensi dell'art.2086 c.c. gli amministratori devono metterein atto un assetto organizzativo ed amministrativo e contabile adeguato ai fini della tempestiva rilevazione dello stato di crisi.
Per rilevare tempestivamente la crisi dell’impresa e la perdita di continuità aziendale, il nuovo quadro normativo ha voluto enfatizzare il ruolo attivo dell’imprenditore a cui è necessario che si affianchi la figura di un professionista in grado di supportarlo nella realizzazione di un adeguato assetto organizzativo, amministrativo e contabile, in funzione della natura dell’attività economica e delle dimensioni dell’impresa.
Di conseguenza è importante stabilire un percorso e fornire strumenti necessari a supportare l’amministratore nel suo ruolo.
Il fine ultimo è far emergere le condizioni di incertezza e, soprattutto, di sviluppare un monitoraggio costante delle variabili, esterne e interne, che potrebbero intaccare l’equilibrio reddituale, patrimoniale e finanaziario.
Il Modello Organizzativo 231 è uno strumento preventivo-strategico per la gestione del rischio di reato, composto da una serie di protocolli che regolano e definiscono la struttura aziendale e la gestione dei processi sensibili. Se ben applicato, il Modello riduce il rischio di commissione di illeciti penali, attraverso misure preventive che comprendono:
- il Codice Etico: che stabilisce i principi e i valori fondamentali per l’operato aziendale;
- il Sistema Disciplinare: per disciplinare comportamenti illeciti e non conformi;
- l’Organismo di Vigilanza (OdV): incaricato di monitorare l’applicazione del Modello e di intervenire in caso di necessità;
- le procedure specifiche per le aree più sensibili ai rischi di reato, definite nella cosiddetta Parte Speciale del Modello;
- la Valutazione del rischio (risk assessment): per individuare, analizzare e trattare i rischi di illeciti nelle diverse aree aziendali, sia consolidate che in fase di sviluppo, e implementare le procedure di prevenzione;
- questo percorso, mettendo a disposizione strumenti e competenze per affrontare questa sfida in modo efficace
- Struttura gestionale per la prevenzione dei reati: comprende risorse umane, economiche e formative, con responsabilità e flussi di informazione chiari, per garantire una gestione trasparente ed efficace nel tempo
In un contesto in cui la responsabilità delle imprese e l’attenzione alla compliance sono sempre più cruciali, il Modello 231 rappresenta per i Commercialisti un'importante opportunità per:
- diversificare e qualificare l’offerta di consulenza, intervenendo in fase preventiva e organizzativa;
- affiancare le imprese nella creazione di un sistema di controllo interno efficace che rafforzi la governance e la compliance aziendale;
- incrementare la relazione con il cliente, assumendo il ruolo di consulente fiduciario sui temi della legalità e della gestione del rischio.
Un passo significativo per la promozione e l'approfondimento delle tematiche legate al Modello 231 è stato recentemente compiuto con la sottoscrizione, il 3 aprile a Roma, di un protocollo d’intesa tra il Presidente del Consiglio Nazionale dei Commercialisti, Elbano de Nuccio, e il Procuratore della Repubblica del Tribunale di Trani, Renato Nitti. Questa iniziativa rafforza ulteriormente l’importanza del Modello 231 come strumento di protezione per le imprese e di supporto ai professionisti nella loro attività consulenziale.
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