Adolescente in trasgressione
L'importanza della trasgressione in adolescenza. Per il genitore è essenziale comprendere cosa comunica il proprio figlio adolescente
L'adolescenza è una fase molto importante nello sviluppo della persona e occupa gran parte della seconda decade della nostra vita. In questa caratteristica fase si determinano nell'individuo sia le caratteristiche fisiche e bio-fisiologiche, necessarie per essere adulto, che le competenze cognitive e sociali, determinanti per l'adattamento nel mondo dei grandi.
L'etimologia del termine ADOLESCENZA deriva dal latino adolescens, participio presente di adolescere: l'adolescente è colui CHE SI STA NUTRENDO, mentre l'adulto è colui che si è nutrito. L'adolescente quindi, a differenza dell'adulto, non ha ancora concluso la sua formazione, "le sue realtà sono in status nascendi", come scrive J. Hillman.
In questa fase l'adolescente sperimenta con maggiore consapevolezza la sua immaturità e fare ciò lo mette a dura prova! E' infatti molto importante che il genitore o più in generale l'adulto, riesca ad ascoltare il lato nascente, tenero e fragile del suo spirito in formazione, per sostenerlo e guidarlo in questa ardua e meravigliosa impresa: la scoperta di sé!
Per la nostra cultura ESSERE IN DIVENIRE non è facile da tollerare.. abbiamo sempre più bisogno di "forme" chiare e precise per uscire dall'incertezza che ci circonda. Lo spirito dell'adolescente però non ha ancora una forma definita, non può averla, è in cerca, è affamato di scoperte, di stati estremi dell'essere, siano essi emotivi, corporei o immaginativi. Non può soddisfare il bisogno, spesso contraddittorio, dell'adulto che lo vorrebbe disciplinato, educato, rispettoso, "formato" e con le idee già chiare sul chi, cosa, come sarà da grande. Per divenire e "creare" ciò l'adolescente DEVE TRASGREDIRE!!
Cosa significa questa parola che tanto spaventa i genitori con figli adolescenti? Il termine trasgredire deriva dal latino trans, oltre, al di là, e gradi (da gredi), andare: ANDARE OLTRE. E' una capacità innata nell'uomo che ha sempre provato ad andare oltre i suoi limiti: pensiamo agli scienziati, agli atleti, agli esploratori. La pulsione di trasgredire è strumento di conoscenza e progresso, fonte di emozioni forti. Oggi diamo a questa parola una connotazione negativa; la trasgressione sembra aver perso la sua nota creativa per diventare strumento utile a superare la noia, a violare la norma, a vivere costantemente in accelerazione. Ma, se proviamo a stare sull'etimologia di questa parola, riusciremo anche a capire meglio i suoi significati profondi e l'azione che accompagna il delicato passaggio della fase-adolescente.
Cosa significa quindi ANDARE OLTRE? E' una ferita iniziatica quella che l'individuo sperimenta nel passaggio dall'età dell'innocenza all'età dell'adolescenza: attraverso un malessere l'adolescente identifica il cambiamento, per imparare gradualmente a proteggersi da solo. Gli incidenti, le risse, le malattie psicosomatiche, le ferite sportive, possono essere lette come la predisposizione dell'adolescente a subire ferite nel corpo fisico per portare a termine il periodo dell'infanzia. Anche gli sconvolgimenti emotivi hanno la funzione di ferire e le crisi tra genitori sono conflitti che causano una perdita di innocenza: l'adolescente non ci sta più nel ruolo di figlio dipendente, spensierato, bisognoso di attenzioni. Il conflitto apre la via della separazione e l'adolescente si imbatte con sé stesso e con il significato dell'essere solo, domandandosi chi egli sia come individuo separato dalla famiglia.
L'adolescente ricerca la propria identità attraverso prove e tentativi e ciò significa anche crearsi e ri-crearsi spazi in cui poter sperimentare l'indeterminatezza, momenti di stasi in cui si può non fare niente, come chiudersi in camera per giorni. Anche se non ha un senso, questa fase è necessaria per "l'adolescente in trasgressione", ricordiamoci che è in cerca di sé, sta andando oltre e ha bisogno anche di "vuoto"!
La trasgressione permette inoltre di trovare il PROPRIO LIMITE: l'adolescente oltrepassa le limitazioni fissate dai genitori per sperimentare e scoprire i propri limiti interiori, per conoscere il proprio principio ordinatore, per individualizzare i suoi valori, personalizzare la propria posizione morale. La provocazione messa in atto dall'adolescente costringe il genitore ad un maggior contenimento e ad una maggiore comprensione, il figlio deve sentire che il genitore non teme le sue crisi per sperimentarsi all'interno di un contenitore sicuro.. PROVOCO ... TU TIENI?!?
L'etimologia del termine ADOLESCENZA deriva dal latino adolescens, participio presente di adolescere: l'adolescente è colui CHE SI STA NUTRENDO, mentre l'adulto è colui che si è nutrito. L'adolescente quindi, a differenza dell'adulto, non ha ancora concluso la sua formazione, "le sue realtà sono in status nascendi", come scrive J. Hillman.
In questa fase l'adolescente sperimenta con maggiore consapevolezza la sua immaturità e fare ciò lo mette a dura prova! E' infatti molto importante che il genitore o più in generale l'adulto, riesca ad ascoltare il lato nascente, tenero e fragile del suo spirito in formazione, per sostenerlo e guidarlo in questa ardua e meravigliosa impresa: la scoperta di sé!
Per la nostra cultura ESSERE IN DIVENIRE non è facile da tollerare.. abbiamo sempre più bisogno di "forme" chiare e precise per uscire dall'incertezza che ci circonda. Lo spirito dell'adolescente però non ha ancora una forma definita, non può averla, è in cerca, è affamato di scoperte, di stati estremi dell'essere, siano essi emotivi, corporei o immaginativi. Non può soddisfare il bisogno, spesso contraddittorio, dell'adulto che lo vorrebbe disciplinato, educato, rispettoso, "formato" e con le idee già chiare sul chi, cosa, come sarà da grande. Per divenire e "creare" ciò l'adolescente DEVE TRASGREDIRE!!
Cosa significa questa parola che tanto spaventa i genitori con figli adolescenti? Il termine trasgredire deriva dal latino trans, oltre, al di là, e gradi (da gredi), andare: ANDARE OLTRE. E' una capacità innata nell'uomo che ha sempre provato ad andare oltre i suoi limiti: pensiamo agli scienziati, agli atleti, agli esploratori. La pulsione di trasgredire è strumento di conoscenza e progresso, fonte di emozioni forti. Oggi diamo a questa parola una connotazione negativa; la trasgressione sembra aver perso la sua nota creativa per diventare strumento utile a superare la noia, a violare la norma, a vivere costantemente in accelerazione. Ma, se proviamo a stare sull'etimologia di questa parola, riusciremo anche a capire meglio i suoi significati profondi e l'azione che accompagna il delicato passaggio della fase-adolescente.
Cosa significa quindi ANDARE OLTRE? E' una ferita iniziatica quella che l'individuo sperimenta nel passaggio dall'età dell'innocenza all'età dell'adolescenza: attraverso un malessere l'adolescente identifica il cambiamento, per imparare gradualmente a proteggersi da solo. Gli incidenti, le risse, le malattie psicosomatiche, le ferite sportive, possono essere lette come la predisposizione dell'adolescente a subire ferite nel corpo fisico per portare a termine il periodo dell'infanzia. Anche gli sconvolgimenti emotivi hanno la funzione di ferire e le crisi tra genitori sono conflitti che causano una perdita di innocenza: l'adolescente non ci sta più nel ruolo di figlio dipendente, spensierato, bisognoso di attenzioni. Il conflitto apre la via della separazione e l'adolescente si imbatte con sé stesso e con il significato dell'essere solo, domandandosi chi egli sia come individuo separato dalla famiglia.
L'adolescente ricerca la propria identità attraverso prove e tentativi e ciò significa anche crearsi e ri-crearsi spazi in cui poter sperimentare l'indeterminatezza, momenti di stasi in cui si può non fare niente, come chiudersi in camera per giorni. Anche se non ha un senso, questa fase è necessaria per "l'adolescente in trasgressione", ricordiamoci che è in cerca di sé, sta andando oltre e ha bisogno anche di "vuoto"!
La trasgressione permette inoltre di trovare il PROPRIO LIMITE: l'adolescente oltrepassa le limitazioni fissate dai genitori per sperimentare e scoprire i propri limiti interiori, per conoscere il proprio principio ordinatore, per individualizzare i suoi valori, personalizzare la propria posizione morale. La provocazione messa in atto dall'adolescente costringe il genitore ad un maggior contenimento e ad una maggiore comprensione, il figlio deve sentire che il genitore non teme le sue crisi per sperimentarsi all'interno di un contenitore sicuro.. PROVOCO ... TU TIENI?!?
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