Affrontare la ripresa per migliorare la competizione


Trasformare la fase postpandemia in un momento di sviluppo rivalutando i bisogni dei clienti, la propria capacità di soddisfazione e la qualità dei collaboratori
Affrontare la ripresa per migliorare la competizione

La fase postpandemia

Con la riduzione dell'impatto della pandemia sia apre una nuova prospettiva per le aziende e per i professionisti. Il valore aggiunto in questa fase sta nel rivedere e aggiornare gli aspetti competitivi del proprio agire nella competizione. Questi aspetti riguardano:

  1. cambiamento ed evoluzione dei bisogni dei clienti attuali e rilevazione del potenziale derivanti da nuovi clienti;

  2. analisi e valutazione della efficienza della propria proposta commerciale;

  3. rinforzo del gruppo dei dipendenti per consolidarne l'appartenenza identitaria;

  4. messa a punto di una gestione orientata alla previsione e al controllo dei risultati.

1- Cambiamento ed evoluzione dei bisogni dei clienti attuali e rilevazione del potenziale derivanti da nuovi clienti

La prima azione da attivare riguarda la ricognizione sui clienti con l'obiettivo sia di valutarne lo stato dei bisogni sia per passare in rassegna ai competitori. È necessario rendere attuale, quindi, la propria visione sul mercato e sulla competizione non tralasciando di rilevare eventuali nuove nicchie di clienti verso i quali potremmo rivolgerci. La nostra consulenza può supportare l'imprenditore o il responsabile commerciale per leggere il mercato e individuare i necessari cambiamenti della strategia aziendale.

2- Analisi e valutazione della efficienza della propria proposta commerciale

Dopo l'analisi commerciale e competitiva precedente il supporto della nostra consulenza consiglia di spostare l'attenzione all'efficienza dei processi di produzione e/o creazione dei servizi. Il focus quindi diventa la proposta di prodotti e/o servizi con una ricognizione importante sui processi che li generano con l'obiettivo di individuare colli di bottiglia e inefficienze organizzative la cui risoluzione genera una maggiore efficienza e, con il coinvolgimento dei collaboratori, una vision complessiva da parte di tutti della organizzazione. A ricaduta si verificano una maggiore coerenza dei prodotti e/o servizi con la domanda dei clienti ed una diminuzione dei costi aziendali.

3- Rinforzo l'appartenenza identitaria del gruppo

L'azione precedente di "manutenzione" dei processi organizzativi diviene tanto più forte ed efficace se avviene un significativo coinvolgimento degli addetti ai lavori con un orientamento bottom up. I dipendenti e i collaboratori portano esperienza ed "intelligenza situazionale" che facilita i cambiamenti da introdurre nella organizzazione con ricadute importanti sulla motivazione e sul senso di appartenenza identitaria del gruppo che diviene una squadra rodata e orientata al successo. Vi è stata in questi anni una importante evoluzione del rapporto tra lavoratori e organizzazione con una diminuzione della conflittualità da un lato e dall'incremento delle politiche di welfare aziendale dall'altro.

4- Perfezionamento della gestione orientata alla previsione e al controllo dei risultati

Il quadro strategico gestionale si completa, infine, con una messa a punto del sistema di controllo economico e finanziario che comprende: la previsione di budget e il sistema contabile integrato (contabilità generale e analitica per area di affari o linea di prodotto servizio o per divisione....) e supportato digitalmente che ha l'obiettivo di distribuire alla proprietà e ai quadri i risultati ottenuti coerenti con il ruolo svolto da ciascuno nella organizzazione. È opportuno, prima di passare in rassegna ai software di gestione, rilevare dopo attenta riflessione quali sono i bisogni informativi dei ruoli aziendali per non acquistare o progettare un software ridondante o insufficiente rispetto alle informazioni necessarie per decidere ai diversi livelli. 

Molto spesso la pressione quotidiana del lavoro non facilita il percorso manageriale con questa frequenza, ma il nostro suggerimento è quello di forzare uno stop momentaneo dell'azione imprenditoriale per regalarsi una fase di riflessione e di confronto con noi consulenti per valutare la portata e la prospettiva di miglioramento che questa prassi produrrà.

Articolo del:


di Armando Centeleghe, Oliver Sas Formazione e Consulenza

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