Al semaforo rosso non superate la linea bianca!
Un recente orientamento della Cassazione afferma che ai fini dell'infrazione in questione è sufficiente oltrepassare la linea bianca d'arresto

Autisti di tutta Italia, fermatevi!
Ebbene sì, questa particolare segnaletica stradale costituisce tema di discussione tra molti automobilisti e merita un approfondimento, anche alla luce di un recente indirizzo giurisprudenziale.
Tutti sanno che transitare con il proprio veicolo oltre al semaforo durante l'accensione della luce rossa costituisce un'infrazione del Codice della Strada; in particolare, si tratta di un comportamento sanzionato dall'art. 146 del menzionato codice, il quale afferma che "il conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che le segnalazioni del semaforo o dell'agente del traffico vietino la marcia stessa, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 163 a euro 652" (sanzioni, queste, recentemente maggiorate dall’art. 1, comma 1, D.M. 20 dicembre 2016 a cui va poi aggiunta una decurtazione dei punti della patente - 6).
Non tutti sanno però che "durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto [...]" (Art. 41 co.11 CDS).
Di recente, la Suprema Corte ha emesso due sentenze che non lasciano dubbi sul fatto che sia sufficiente, ai fini dell'accertamento dell'infrazione dell'art. 146 CdS, che il conducente abbia oltrepassato, anche di poco, la linea di arresto bianca posizionata appena prima del semaforo ed anche nel caso in cui poi abbia arrestato la marcia poco dopo (Cass. Civ. Sez. II sentenza del 11.1.2017 n. 460).
E' inoltre opportuno ricordarVi che per la validità del verbale di contestazione dell'infrazione non è più necessario che siano presenti gli agenti di polizia al momento dell'infrazione stessa. Per effetto della nuova disciplina contenuta nell'art. 201, comma 1 ter, CDS, gli strumenti fotografici (i c.d. Photored, tra cui il più famoso T-Red) ove omologati ed utilizzati nel rispetto delle prescrizioni riguardanti le modalità di installazione e di ripresa delle infrazioni, sono divenuti idonei a funzionare anche in modalità completamente automatica, senza la presenza degli agenti accertatori (Cassaz. Civ., sez. II, sent. 29/07/2016, n. 15898). In breve, è sufficiente una foto che certifichi l'infrazione, anzi, in questo caso, ne servono due: la prima che ritrae il veicolo mentre transita sulla striscia quando il rosso del semaforo è acceso; la seconda in cui si vede il veicolo oltre il semaforo stesso.
Cosa succede invece se si passa con il giallo? Il Codice della strada afferma che in presenza di luce gialla il conducente deve rallentare e fermarsi a meno che il veicolo non si trovi così prossimo al semaforo tale da impedirne l'arresto. Il Ministero dei Trasporti (nota n. 67906/2007), con l'avallo della Corte di Cassazione (sentenza del 23/12/2014 n. 27348), ha poi stabilito la durata minima della luce gialla (3 secondi con un limite di velocità di 50km/h) tale da potere concedere al conducente sufficiente tempo di reazione: qualora la luce gialla duri un tempo minore e dovesse scattare il rosso, si potrà impugnare l'eventuale verbale di contestazione emesso in tale circostanza.
In conclusione, occhio alla linea di arresto, perchè oltrepassarla potrebbe costarvi caro sia per il portafogli che per i punti della patente!
Ebbene sì, questa particolare segnaletica stradale costituisce tema di discussione tra molti automobilisti e merita un approfondimento, anche alla luce di un recente indirizzo giurisprudenziale.
Tutti sanno che transitare con il proprio veicolo oltre al semaforo durante l'accensione della luce rossa costituisce un'infrazione del Codice della Strada; in particolare, si tratta di un comportamento sanzionato dall'art. 146 del menzionato codice, il quale afferma che "il conducente del veicolo che prosegue la marcia, nonostante che le segnalazioni del semaforo o dell'agente del traffico vietino la marcia stessa, è soggetto alla sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 163 a euro 652" (sanzioni, queste, recentemente maggiorate dall’art. 1, comma 1, D.M. 20 dicembre 2016 a cui va poi aggiunta una decurtazione dei punti della patente - 6).
Non tutti sanno però che "durante il periodo di accensione della luce rossa, i veicoli non devono superare la striscia di arresto [...]" (Art. 41 co.11 CDS).
Di recente, la Suprema Corte ha emesso due sentenze che non lasciano dubbi sul fatto che sia sufficiente, ai fini dell'accertamento dell'infrazione dell'art. 146 CdS, che il conducente abbia oltrepassato, anche di poco, la linea di arresto bianca posizionata appena prima del semaforo ed anche nel caso in cui poi abbia arrestato la marcia poco dopo (Cass. Civ. Sez. II sentenza del 11.1.2017 n. 460).
E' inoltre opportuno ricordarVi che per la validità del verbale di contestazione dell'infrazione non è più necessario che siano presenti gli agenti di polizia al momento dell'infrazione stessa. Per effetto della nuova disciplina contenuta nell'art. 201, comma 1 ter, CDS, gli strumenti fotografici (i c.d. Photored, tra cui il più famoso T-Red) ove omologati ed utilizzati nel rispetto delle prescrizioni riguardanti le modalità di installazione e di ripresa delle infrazioni, sono divenuti idonei a funzionare anche in modalità completamente automatica, senza la presenza degli agenti accertatori (Cassaz. Civ., sez. II, sent. 29/07/2016, n. 15898). In breve, è sufficiente una foto che certifichi l'infrazione, anzi, in questo caso, ne servono due: la prima che ritrae il veicolo mentre transita sulla striscia quando il rosso del semaforo è acceso; la seconda in cui si vede il veicolo oltre il semaforo stesso.
Cosa succede invece se si passa con il giallo? Il Codice della strada afferma che in presenza di luce gialla il conducente deve rallentare e fermarsi a meno che il veicolo non si trovi così prossimo al semaforo tale da impedirne l'arresto. Il Ministero dei Trasporti (nota n. 67906/2007), con l'avallo della Corte di Cassazione (sentenza del 23/12/2014 n. 27348), ha poi stabilito la durata minima della luce gialla (3 secondi con un limite di velocità di 50km/h) tale da potere concedere al conducente sufficiente tempo di reazione: qualora la luce gialla duri un tempo minore e dovesse scattare il rosso, si potrà impugnare l'eventuale verbale di contestazione emesso in tale circostanza.
In conclusione, occhio alla linea di arresto, perchè oltrepassarla potrebbe costarvi caro sia per il portafogli che per i punti della patente!
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