Ambiente e Finanza: i fondi tematici e lo sviluppo sostenibile

La giornata mondiale contro l'inquinamento
Nella giornata di venerdì 15 marzo in tutto il mondo si è celebrata una sorta di protesta planetaria nei confronti dell’inquinamento globale, puntando soprattutto il dito su quello che è uno degli aspetti principali dei problemi ecologici che è il cambiamento climatico.
Non farò una dissertazione sull’effetto serra, ovviamente anche perché è estremante difficile spiegarne tutti gli effetti e le conseguenze. Mi limiterò a ricordare che con la Carta di Parigi del 2016 i Governi della Terra si sono impegnati a non oltrepassare entro il 2030 il surriscaldamento di oltre 2° della temperatura terrestre media.
In passato si pensava che il limite da non oltrepassare sarebbe stato un aumento di 1.5° e, quindi, dalle associazioni ambientaliste la soglia del 2° appare un compromesso al ribasso.
I 17 goals dell'ONU per il 2030 e la "Quarta rivoluzione industriale"
L’ONU ha poi pubblicato i 17 goals per il 2030 che sono gli obiettivi di miglioramento della vita globale.
Come sottolineato più volte, i 17 Goals dell’ONU stanno modificando drasticamente le condizioni di vita mondiali perché per rispettare i parametri da raggiungere si è innescata nel mondo una corsa tecnologica per rendere più efficiente l’utilizzo delle risorse e meno inquinanti i consumi e la produzione energetica.
Da qui parte tutta quella che è stata chiamata “Quarta Rivoluzione Industriale”, sono partiti i fenomeni della cosiddetta “disruption” sulla quale più volte mi sono soffermato e dell’analisi ESG nella decisione degli investimenti.
L'ESG e i fondi tematici
Molti fondi, come più volte affermato, sono diventati fondi ESG, chi per convinzione, chi perché effettivamente ottiene performance più alte, chi infine, perché è un ottimo elemento di marketing.
Quello su cui invito sempre più spesso a riflettere nei miei incontri è immaginare come possa essere il mondo del futuro per cercare di dare un indirizzo ai propri investimenti. Presto tutti i fondi saranno capaci di calcolare l’impatto della cosiddetta impronta ecologica dei propri portafogli.
Blackrock ha deciso, ad esempio, di azzerare nei prossimi anni l’impatto del carbonio nei portafogli dei fondi e, quindi, chi vorrà avere un investitore istituzionale così importante come la Blackrock dovrà azzerare il suo impatto inquinante sul Mondo. Alla luce di tutto questo diventano di primaria importanza i fondi “tematici”, perché sono i fondi meglio impostati a seguire quelli che sono i Macrotrend verso i quali il mondo si sta dirigendo. Avanzamento tecnologico, scoperte mediche, innovazione dei trasporti, impatto demografico, cambiamento climatico, trattamento delle acque, impatti sul cibo, urbanizzazione, sono i primi temi sui quali è possibile ragionare in termini di investimento con risultati davvero importanti.
Anche quest’anno, partito in maniera molto forte, in cima alle classifiche di rendimento abbiamo solo e sempre fondi tematici. Ragionare, inoltre, in termini di temi ci consente di ragionare meglio in termini di programmazione e di sopportare meglio gli eventi politici che non sempre, negli ultimi tempi, stanno supportando a dovere l’andamento delle economie.
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