Aprire una società o puntare sulla libera professione?

Società o libera professione?
Ogni impresa nel corso della sua carriera può ritrovarsi davanti questa scelta: continuare in modo autonomo o mettersi in società con qualche collega e professionista?
Aspetti fiscali da prendere in considerazione
Ci sono sicuramente diversi aspetti da tenere in considerazione, a partire da quelli fiscali: mentre l’impresa individuale e i professionisti sono “naturalmente” soggetti in contabilità semplificata, una società lo è solo nel rispetto della forma giuridica prevista (società di persone) e dei limiti quantitativi fissati dalla legge.
Ma il passaggio tra mondo della professione e mondo dell’impresa è ancora privo di riferimenti precisi e andrebbe colta l’occasione per una disciplina puntuale, coerente e soprattutto non punitiva. Tuttavia in questo articolo non ci soffermeremo sugli aspetti prettamente fiscali da tenere in considerazione nella decisione di associarsi o restare autonomi, bensì su quelli emotivi.
Aprire una società o puntare sulla libera professione? L’impatto emotivo.
Il carico che deve sostenere il singolo imprenditore o professionista, spesso è molto grande e dividerlo con dei soci permetterebbe loro di dividere oneri e onori.
Aprire una società con diverse figure professionali, inoltre, potrebbe incrementare il lavoro oltre che alleggerirlo. Se un socio specializzato nell’advertisement online acquisisse un cliente, quel cliente diventerebbe cliente della società; il socio esperto in social media potrebbe lavorare per lui, il webmaster creerebbe il sito web e così via. In questo modo il cliente avrebbe un aiuto a 360° per la sua attività e tutti i soci avrebbero un cliente che magari autonomamente non sarebbero riusciti ad acquisire.
Per non parlare dei periodi di assenza dal lavoro per malattia o qualche giorno di ferie, dove i soci potrebbero sopperire la mancanza di uno di loro così da alleggerire il peso del lavoro.
Tante volte un supporto, un viso e una parola amica sono ciò che serve per tornare ad essere sereni lavorativamente parlando anche quando il lavoro è poco e il timore di non farcela sopraggiunge o, al contrario, quando il lavoro è tanto e l’ansia da prestazione ci coglie impreparati. Essere soli in questi casi, non è confortante, ma sapere di avere qualcuno su cui contare, una squadra pronta a sostenersi, tante volte è sufficiente per tornare energici e pronti a nuove sfide. Non credi?
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