Architettura consapevole in luoghi eccezionali


Il gesto progettuale colto e l'appiattimento normativo che condiziona il nostro palcoscenico quotidiano
Architettura consapevole in luoghi eccezionali
"I gruppi ambientalisti hanno effettuato sit-in di protesta per impedire la realizzazione delle opere di sbancamento autorizzate ai Faraglioni di Capri per la costruzione della Villa dello scrittore Curzio Malaparte"......."Serrate manifestazioni si sono levate contro la realizzazione di una casa sul torrente Bear Ran in Pensylvania a firma dell’ Architetto Frank Lloyd Wright denominata (casa sulla Cascata)".

Difficilmente oggi in Italia potremmo celebrare opere di architettura di indiscussa portata realizzate in luoghi naturali e selvaggi perché (ammesso che vengano sdoganate dalle maglie della burocrazia e dai vincoli urbanistici) sarebbero bloccate dai movimenti di protesta.
Peccato che nella nostra Nazione si guardi alla pagliuzza (nei casi citati indiscutibilmente dorata) e non si vedano gli scempi edilizi realizzati costantemente su tutto il territorio con il beneplacito di una evanescente regolamentazione urbanistica.

Vi sono alcuni luoghi nei quali grazie alla sapienza ed al raffinato pensiero degli autori l’architettura è divenuta parte fondamentale dell’ambiente naturale, e vi sono troppi luoghi nei quali l’architettura (o meglio, l’edilizia) ha deturpato il paesaggio pur ottemperando ai dettami dei regolamenti edilizi.
Oggi è sufficiente soddisfare i parametri "dell’altezza media ponderale" per ottenere la possibilità di sopralzare in modo grottesco un edificio dignitoso, mentre è impossibile ottenere i permessi per realizzare un’ eccelente architettura come quella degli esempi citati per il terrore di deturpare l’ ambiente naturale (già distrutto da miriadi di interventi abusivi e/o dozzinali), continuando a peggiorare la qualità dell’ambiente in cui si svolge la vita quotidiana.

Si proibisce l’eccezione e si sdogana la dozzinale quotidianità!
Occorre rendersi conto che l’Architettura come arte e disciplina completa può serenamente affrontare temi delicati come quelli della realizzazione di costruzioni in luoghi "intoccabili" e nel contempo occorre essere consapevoli del fatto che le restrizioni normative non generano e non genereranno mai architettura!. Dietro ad ogni segno che incidiamo sul territorio deve esserci un percorso mentale colto e consapevole, che travalica i vincoli e che rispetta il contesto, sapendo fino a dove spingersi.
Gli acquedotti e le strade romane, i castelli medioevali ed i palazzi del Rinascimento, sono quasi sempre realizzati in luoghi fantastici ed intoccabili, ma ne sono divenuti parte integrante grazie alla sapienza del gesto progettuale di chi li ha pensati, al punto tale che non si possono pensare questi luoghi disgiunti dalla presenza dell’elemento antropico, perché questo si è fuso con il paesaggio, divenendone elemento imprescindibile (penso ad esempio alla Torre del Diamante di Castel Gavone a Finale Ligure od alla cortina di case realizzate sulla spiaggia di Camogli), con risultati spettacolari!

Tutto questo per dire che, se a monte del gesto del costruire agisce l’azione di un pensiero colto, consapevole e scevro di protagonismo, il buon risultato è assicurato, a prescindere dal fatto che si costruiscano architetture eccezionali in luoghi fantastici, piuttosto che elementi semplici e decontestualizzati, ma rispondenti alle esigenze che sono chiamati a soddisfare.

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di Architetto Giovanni Zonghi Lotti

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