L'ascolto attivo è il segreto di ogni relazione di successo


I 3 passi per ascoltare veramente e avere relazioni più soddisfacenti con partner, figli, amici, colleghi...
L'ascolto attivo è il segreto di ogni relazione di successo

Spesso, in un mondo che va sempre di corsa, ci sembra di non avere tempo per le relazioni interpersonali. In realtà, più che il tempo, quello che spesso è carente, è la nostra capacità di ascoltare veramente gli altri.

Una comunicazione efficace e, soprattutto, saper ascoltare veramente, è infatti il segreto di ogni relazione soddisfacente.

Inoltre, il fattore ‘mancanza di tempo’ non implica necessariamente relazioni di scarsa qualità. Ben più della quantità, è importante la qualità! Tutto quindi dipende dalla efficacia della nostra comunicazione. Comunicare non significa però solo parlare, ma anche ascoltare.

Lo psicologo statunitense Edgar Schein, afferma che siamo in un mondo in cui viene insegnato a parlare, ad affermare, a dire. Non ci viene però insegnato ad ascoltare.

Se nessuno ascolta, dove va a finire tutto il nostro dire? Una comunicazione efficace implica un buon ascolto. Ascoltare veramente e profondamente è il segreto di ogni relazione di successo; cioè, di una relazione che dura nel tempo con soddisfazione reciproca.

La mancanza di un buon ascolto può avere conseguenze anche devastanti.

Pensa a tutti i dissensi, frustrazioni e litigi in famiglia, tra amici e in tutte le relazioni, a tutti i livelli.

Certo, non è sempre facile ascoltare. Soprattutto quando mille impegni e mille distrazioni travolgono la nostra vita.

Osserva, ad esempio, quanto tempo (spesso più ore al giorno) trascorriamo sui social.

Ogni notifica ci fa distrarre per controllare se si tratta di qualcosa di importante.

Quante volte nelle ultime 24 ore hai parlato con qualcuno, mentre continuavi a guardare il cellulare e giocherellavi con il profilo Facebook o Whatsapp? Non possiamo illuderci di ascoltare, se siamo continuamente distratti da altro.

 

Ma cosa vuol dire ascoltare veramente e profondamente l’altro?

Ascoltare non significa solo sentire le parole dell’altro e comprenderle. Un buon ascolto implica riconoscere e accettare l’altro come persona. Significa dare valore e riconoscere la dignità dell’altro. Ascoltare significa comprendere anche le emozioni dell’altro e ciò che non viene detto. Saper ascoltare veramente, genera fiducia e accoglienza reciproca.

Il vero ascolto, è linfa vitale per tutte le nostre relazioni interpersonali.

Permette maggiore soddisfazione con il partner, sostiene l’autorevolezza educativa con i figli, favorisce le relazioni con amici, colleghi e qualsiasi altra persona.


Come possiamo migliorare la qualità dell’ascolto?

L’ascolto si impara con l’allenamento continuo nel tempo. Nessuno può dirsi arrivato e perfetto in quest’arte. Il punto di partenza per imparare ad ascoltare veramente è rendersi conto di quanto poco ascoltiamo.

La buona notizia è che tutti noi, in quanto esseri umani, siamo già predisposti all’ascolto. Possiamo, quindi, migliorare con l’allenamento e la pratica.

Abbiamo detto che ascoltare veramente è il segreto di ogni relazione soddisfacente. Ma qual è il segreto di un buon ascolto?


Passo 1: Ascoltare veramente significa saper stare zitti e in silenzio

Questo, però, non basta. Oltre che silenzio esterno, c’è bisogno anche del silenzio interno.
Se una persona è importante per te, accantona notifiche Whatsapp, email di lavoro, o altro. Per qualche minuto il resto del mondo può attendere.
L’ascolto vero richiede la decisione consapevole di ascoltare l’altro, dedicandogli del tempo e la nostra completa attenzione. Un’attenzione, quindi, non solo intellettuale, ma anche emozionale; una attenzione attenta alle esigenze dell’altro, al rispetto dei suoi tempi, del suo spazio, della sua libertà e responsabilità. Un ascolto che non interpreta e non si sostituisce all’altro, consapevole della unicità e insostituibilità di ogni persona.


Passo 2: Ascoltare veramente significa saper osservare

Non tutta la comunicazione avviene, infatti, a livello verbale. Chi ci parla comunica moltissime cose per via non verbale.
La comunicazione non verbale è costituita da parecchi elementi tra cui la voce (il tono, il ritmo, il volume, l’accento, …), la postura, la gestualità, la distanza mantenuta dall’interlocutore, l’abbigliamento, gli oggetti posseduti e altro ancora.
Ogni elemento ci comunica molte cose sulla persona e permettono di approfondire la nostra comprensione. È proprio la comunicazione non verbale, che veicola le emozioni sottostanti e che, quindi, permette di dare il giusto valore alle parole.


Passo 3: Ascoltare veramente significa talvolta rompere il silenzio per parlare

Qui non si tratta di esporre il proprio pensiero, ma di comunicare all’altro che lo stiamo ascoltando.
Talvolta è sufficiente il nostro linguaggio non verbale, cioè la postura o un cenno del capo. In altre occasioni è utile ripetere un concetto con le nostre parole per avere conferma di avere capito bene. Significa anche fare domande per chiarire meglio cosa l’altro vuol dire.
L’ascolto è una attività tutt’altro che passiva. È, anzi, una attività in piena regola, che richiede competenza e impegno. I benefici di un buon ascolto sono, però, immensi e si riversano in ogni tipo di relazione interpersonale, sia personale che lavorativa, compensando ampiamente l’impegno richiesto.

 

Articolo del:


di Claudia Alzetta

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