Assegnazione della casa coniugale


Quando la casa coniugale è di proprietà esclusiva di uno dei coniugi
Assegnazione della casa coniugale
L'assegnazione della casa coniugale, per costante giurisprudenza, e tra le più recenti sentenze di merito si veda Tribunale di Milano Sez. IX 15/03/2014, non può essere vista quale misura assistenziale per il coniuge economicamente più debole ma è un istituto finalizzato all'esclusiva tutela dei figli minori o maggiorenni non ancora economicamente indipendenti, per i quali sussiste un interesse a permanere nell'ambiente domestico in cui sono cresciuti.

Quando ci si trova, quindi, in un caso di separazione o divorzio con prole, il coniuge, anche se esclusivo proprietario dell'immobile, se non verranno affidati a lui i figli o comunque, nella più frequente ipotesi di affidamento condiviso, se non verrà stabilita la residenza presso di lui, dovrà (dietro provvedimento del Giudice) allontanarsi dall'abitazione di sua esclusiva proprietà, perdendo provvisoriamente il diritto di uso e abitazione della stessa.

Il coniuge a cui sono stati affidati i minori o che hanno residenza presso di lui/lei, benificerà di un atipico diritto di godimento dell'immobile di proprietà esclusiva dell'altro coniuge e dovrà sostenere i soli costi relativi al mantenimento dello stesso (spese di utenze e condominiali ordinarie). Essendo l'assegnazione della casa coniugale strettamente collegata alla tutela dei figli, l'esclusivo proprietario dell'immobile potrà chiedere una revisione delle condizioni non appena i figli avranno raggiunto la maggiore età o si saranno resi economicamente indipendenti.

E' un principio che molti, nella quotidianità, fanno fatica ad accettare e sostenere economicamente, soprattutto coloro che si ritrovano a dover pagare il mutuo per un immobile di cui non si ha più il possesso e il godimento, sebbene temporaneamente, oltre ad un canone di locazione per un appartamento in cui vivere. Il più delle volte finisce che si è costretti a tornare a casa da mamma e papà...

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di Avv. Maria Laura Caliò

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