Assegno nucleo familiare erogato dal Comune


Spetta, pagato dal Comune, ai nuclei familari con tre o più figli
Assegno nucleo familiare erogato dal Comune
L’assegno nucleo familiare e’ concesso in via esclusiva dai Comuni e pagato dall’Inps, per le famiglie che hanno figli minori e che dispongono di patrimoni e redditi limitati, sulla base di determinate situazioni reddituali da accertare in base all’ISEE.
L’assegno familiare in favore dei nuclei familiari con almeno tre figli minori a carico; l’assegno di maternità.
Assegno familiare quest’anno:
spetta per 13 mensilità di importo pari a 142,85 euro; spetta se il nucleo familiare non possiede risorse reddituali e patrimoniali superiori per il 2018 ad un valore ISEE di 8.650,11 euro;viene corrisposto in misura integrale de l’ISEE del beneficiario non risulta superiore a 6.793,06 euro.
Gli assegni familiari erogati dai Comuni sono cumulabili con qualsiasi altro trattamento di famiglia e non costituiscono reddito ai fini fiscali e previdenziali.
Per l’accesso al sostegno l’interessato deve presentare domanda al Comune di residenza entro il 31 gennaio dell’anno successivo a quello di riferimento, accompagnata da una dichiarazione sulla composizione e sulla situazione economica del nucleo familiare.
L’Inps provvede al pagamento dell’assegno con cadenza semestrale posticipata (entro il 15 luglio e il 15 gennaio) per i dati ricevuti dal comune almeno 45 giorni prima.
Assegno di maternità
Le madri che non hanno un lavoro o prive di tutela previdenziale obbligatoria, possono fare richiesta al Comune di residenza di un assegno mensile di maternita’ per le nascite, gli affidamenti preadottivi e le adozioni senza affidamento avvenuti nell’anno di riferimento.
L’assegno mensile di maternità e’pari a 342,62 euro al mese e spetta per cinque mensilità, puo’ essere conseguita entro sei mesi dalla data del parto a condizione che il valore ISEE del nucleo familiare non risulti superiore a 17.141,45 euro.
Viene pagato dall’inps in unica soluzione con cadenza mensile, non oltre 45 giorni dalla data di ricezione dei dati trasmessi dai comuni.

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di Studio Molinaro

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