Banche Centrali, l'inflazione e l'occupazione: dove investire

Le banche centrali da un paio di mesi, prima le FED seguita successivamente dalla BCE, sono entre in una fase di restrizione monetaria dopo gli ultimi dati sull'inflazione.
I prezzi energetici più bassi, ma anche una crescita del mercato del lavoro a cui sta facendo seguito una crescita salariale, rendono difficile il conseguimento del target del 2% di inflazione.
Inoltre, nel timore di una recessione, le banche centrali si preparano a entrare in pausa anche se alla fine dovranno accettare di convivere con un certo livello di inflazione.
Come comportarsi in questo contesto?
La preferenza si sposta sul credito di qualità elevata, titoli di Stato sulle scadenze più brevi e obbligazioni rappresentative di mutui immobiliari, in quanto il contesto di tassi di interesse sembra destinato a rimanere elevato a lungo.
Sull’azionario, invece, la preferenza si concentra sui Mercati Emergenti, che da inizio anno hanno fatto ampiamente meglio delle Borse dei Paesi Sviluppati, anche se queste ultime sono comunque cresciute su speranze di rimbalzo della crescita economica, spingendo alcuni investitori ad entrare sul mercato per timore di perdere l’occasione.
L’azionario dei Mercati Sviluppati, invece, non ha ancora pienamente prezzato la recessione che continua a incombere all’orizzonte.
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