Bonus assunzioni giovani 2018: le novità dell'INPS


Il bonus assunzioni giovani 2018 ha subito aggiornamenti, vediamoli insieme
Bonus assunzioni giovani 2018: le novità dell'INPS
La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto un nuovo esonero dal versamento dei contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro in relazione alle nuove assunzioni con contratto di lavoro a tempo indeterminato a tutele crescenti effettuate a partire dal 1° gennaio 2018, comprese le trasformazioni di precedenti rapporti a termine.
Con la circolare n. 40 del 2 marzo 2018 l’Inps fornisce le indicazioni operative per la fruizione dell’esonero, in particolare l’Istituto chiarisce che l’applicazione in UniEmens dello sgravio potrà essere effettuata a partire dalla denuncia contributiva relativa al mese di Marzo 2018.
L’agevolazione spetta per le assunzioni e le trasformazioni effettuate nel corso dell’anno 2018 di lavoratori che non abbiano ancora compiuto i trentacinque anni di età (da intendersi come 34 anni e 364 giorni) e a condizione che i medesimi lavoratori non siano mai stati occupati a tempo indeterminato.
Per gli anni successivi il limite di età si abbassa a 30 anni (29 anni e 364 giorni).
La misura dell’incentivo è pari al 50 per cento dei complessivi contributi previdenziali a carico dei datori di lavoro, con esclusione dei premi e contributi dovuti all’INAIL, nel limite massimo di 3.000 euro su base annua, da riparametrare e applicare su base mensile.
La durata del beneficio è pari a trentasei mesi a partire dalla data di assunzione o trasformazione.
La medesima agevolazione può essere riconosciuta nelle ipotesi di mantenimento in servizio, a partire dal 1° gennaio 2018, del lavoratore al termine del periodo di apprendistato, a condizione che il lavoratore non abbia compiuto il trentesimo anno di età. In questo caso il beneficio trova applicazione per un periodo massimo di dodici mesi, fermo restando l’importo massimo pari a 3.000 euro.
Allo scopo di agevolare le verifiche in ordine al possesso dei citati requisiti, l’Istituto ha realizzato un’apposita utility attraverso la quale i datori di lavoro ed i loro intermediari previdenziali, nonché i lavoratori, possono acquisire, sulla base delle condizioni di aggiornamento delle banche dati dell’Inps e del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, le informazioni in ordine allo svolgimento di rapporti di lavoro a tempo indeterminato instaurati precedentemente al 1° gennaio 2018 ovvero a partire dalla predetta data.
In particolare, attraverso l’utilizzo di detta utility, gli interessati potranno indicare il codice fiscale del lavoratore e conoscere se lo stesso abbia già avuto rapporti a tempo indeterminato. Detta procedura restituisce, con evidenza separata, il riscontro (SI/NO) risultante sulla base dell’analisi delle informazioni desumibili dalle dichiarazioni contributive in possesso dell’Istituto e dalle comunicazioni obbligatorie inviate ai rispettivi Centri per l’Impego.
Si fa presente che il riscontro fornito non ha valore certificativo, pertanto, si consiglia ai datori di lavoro di continuare comunque ad acquisire la dichiarazione del lavoratore in ordine alla sussistenza di precedenti rapporti di lavoro a tempo indeterminato.
L’applicativo - fruibile dal sito internet dell’Istituto (www.inps.it) al percorso "Tutti i servizi - Servizio di verifica esistenza rapporti a tempo indeterminato" - può essere consultato, attraverso gli ordinari sistemi di autenticazione, dai datori di lavoro ovvero dai loro intermediari previdenziali ed, esclusivamente in relazione alla propria posizione assicurativa, dai lavoratori interessati.
Per quanto riguarda le modalità operative di esposizione dell’esonero sulla denuncia contributiva Uniemens si rimanda alla circolare Inps n. 40 del 2 marzo 2018.

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di Elisabetta Gasparini

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