Bonus pubblicità 2019, credito di imposta ancora non rifinanziato

Dal 2018 è stato istituito un credito d’imposta per le imprese, i lavoratori autonomi e gli enti non commerciali in relazione agli investimenti pubblicitari incrementali effettuati sulla stampa quotidiana e periodica, anche online, e sulle emittenti televisive e radiofoniche locali (articolo 57-bis del decreto legge 24 aprile 2017, n. 50, convertito dalla legge 21 giugno 2017, n. 96, e successive modificazioni).
Per beneficiare dell’agevolazione è necessario che l’ammontare complessivo degli investimenti pubblicitari realizzati superi almeno dell’1% l’importo degli analoghi investimenti effettuati sugli stessi mezzi d’informazione nell’anno precedente. Il credito d’imposta è pari al 75% del valore incrementale degli investimenti effettuati, elevato al 90% nel caso di microimprese, piccole e medie imprese e start-up innovative.
Come fruire del credito
Per fruire del credito d’imposta, i soggetti interessati devono presentare:
• La “Comunicazione per l’accesso al credito d’imposta”, contenente i dati degli investimenti effettuati o da effettuare nell’anno agevolato
• la “Dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati” per dichiarare che gli investimenti indicati nella comunicazione per l’accesso al credito d’imposta, presentata in precedenza, sono stati effettivamente realizzati nell’anno agevolato e che gli stessi soddisfano i requisiti di cui all’articolo 3 del D.P.C.M. n. 90 del 2018.
Il credito d’imposta riconosciuto è utilizzabile esclusivamente in compensazione mediante il modello F24, che deve essere presentato tramite i servizi telematici dell’Agenzia delle entrate.
Quando presentare la comunicazione
La norma prevede che la comunicazione per l’accesso al credito d’imposta e la dichiarazione sostitutiva relativa agli investimenti effettuati sono presentate al Dipartimento per l’Informazione e l’Editoria della Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite i servizi telematici messi a disposizione dall’Agenzia delle entrate, direttamente da parte dei soggetti abilitati o tramite i soggetti incaricati di cui ai commi 2-bis e 3 dell’articolo 3 del D.P.R. n. 322 del 1998 (tramite, quindi, i servizi Entratel o Fisconline).
Il DPCM 16 maggio 2018, n. 90, ha fissato la finestra temporale dal 1 al 31 marzo. Per l’invio della “comunicazione per l'accesso al credito d'imposta”, inoltre, l'investimento effettivamente realizzato (che non potrà essere superiore all'importo preventivato) dovrà essere poi certificato, a consuntivo, con l’invio telematico della “dichiarazione sostitutiva" relativa agli investimenti realizzati nell'anno, dal 1 al 31 gennaio dell’anno successivo.
Ma per l’anno 2019 il bonus pubblicità non è stato ancora rifinanziato
E’, quindi, previsto che, per l’anno in corso, il periodo di presentazione delle domande di accesso all’agevolazione scadrebbe al 31 marzo 2019.
Accedendo all'apposito servizio di comunicazione, però, si scopre tuttavia che il servizio è inibito. Sul sito del Dipartimento per l’informazione e l’editoria (www.informazioneeditoria.gov.it) si legge infatti che:
“La disposizione che ha istituito, a decorrere dall’anno 2018, il credito d’imposta per gli investimenti pubblicitari incrementali (art. 57 bis del decreto-legge n. 50 del 2017), pur prevedendo un meccanismo di regolamentazione della misura virtualmente “a regime”, ha tuttavia espressamente disposto il necessario finanziamento soltanto per il biennio 2017 - 2018.
Con il regolamento (DPCM 16 maggio 2018, n. 90) che ha poi disciplinato le modalità di attuazione della norma primaria, è stato – tra l’altro - stabilito che, per gli anni successivi al 2018, il Dipartimento per l’informazione e l’editoria provvede “con avviso da pubblicare, entro il quindicesimo giorno antecedente la data di apertura del periodo di presentazione delle domande ..” alle prescritte comunicazioni “in ordine alle risorse disponibili per la concessione dell'agevolazione di cui al presente decreto”.
Si rammenta, al riguardo, che il periodo di presentazione delle domande di accesso all’agevolazione è fissato dal Regolamento nella finestra temporale che va dal 1° al 31 marzo, sul presupposto naturalmente, dell’esistenza della disponibilità delle necessarie risorse entro tale data.
Per l’anno 2019, la misura non è stata ancora rifinanziata e, pertanto, non essendo disponibili le necessarie coperture finanziarie, non è possibile presentare le comunicazioni per l’accesso all’agevolazione.
Il Dipartimento darà in ogni caso tempestiva notizia della eventuale disponibilità di nuove risorse e delle procedure che saranno, in quel caso, attivate”.
Si rimane, quindi, in attesa di conoscere eventuali notizie per poter procedere alle comunicazioni previste.
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