Brevetto europeo: deposito e tutela


Brevetto europeo: unico deposito e tutela in tutta l'Unione Europea
Brevetto europeo: deposito e tutela
Dovrebbe concludersi nel 2016 l'iter legislativo che consentirà alle imprese italiane, con un unico deposito in lingua inglese, francese o tedesca, di fare valere la validità del proprio brevetto industriale in tutta la UE (ben 25 Stati) senza ulteriori costi, traduzioni e convalide per ogni singolo Paese.

L'obiettivo è quello di ottenere una protezione semplificata delle invenzioni su tutto il territorio europeo grazie ad una procedura unica; si dovrebbe anche raggiungere una riduzione dei costi ed una maggiore sicurezza giuridica grazie ad un sistema unico e centralizzato per la composizione dei contenziosi presso una Corte unitaria del brevetto (si pensa a Milano come una delle sedi regionali del futuro tribunale per i brevetti).

Tanti passi sono ancora da fare: spetta al Parlamento italiano ratificare l’accordo relativo al Brevetto unico europeo; l’accordo comunitario che ha istituito il Brevetto unico europeo entrerà in vigore soltanto quando sarà stato approvato da almeno 13 Paesi della Unione europea. Sinora lo hanno fatto solo Danimarca, Svezia, Francia, Austria e Belgio, ragion per cui appare plausibile ritenere che per diverso tempo le procedure di brevettazione non subiranno variazioni.

Benoit Battistelli, presidente di EPO (Ufficio Brevetti Europeo) riassume così i vantaggi del brevetto UE: risparmio sino al 70% in termini di tariffe (fees) e costi amministrativi per le aziende, tutela più tempestiva ed uniforme su scala europea, maggiore efficacia della lotta alla contraffazione su scala transnazionale e quindi maggiore interesse da parte di investitori esteri.

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di Avv. Massimo Maccagnani

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