Btp Italia 2020: rendimenti interessanti!


Il primo Btp Italia del 2020 avrà una durata di 5 anni e prevede un premio fedeltà dello 0,80%
Btp Italia 2020: rendimenti interessanti!

La nuova emissione di Btp Italia è finalizzata a finanziare l’emergenza sanitaria dovuta al Covid-19. Ha delle caratteristiche uniche rispetto al passato e potrebbe riscuotere successo sul mercato.


Periodo di collocamento

Sarà possibile sottoscrivere i Btp Italia tra il 18 ed il 21 maggio. Nei primi tre giorni la sottoscrizione è riservata a investitori retail, mentre l’ultima giornata è riservata a investitori istituzionali.

Rispetto al passato non è previsto un plafond massimo, quindi è scongiurata l’ipotesi di ritiro anticipato del collocamento.


Caratteristiche

Durata: 5 anni
Cedola: semestrale pari a un tasso fisso + inflazione semestrale
Bonus fedeltà: 0,80%.

Diverse le novità rispetto al passato. In precedenza le scadenze erano state tra i 4 e gli 8 anni. Il bonus fedeltà – riconosciuto a chi manterrà per tutto il periodo il titolo in portafoglio – raddoppia dallo 0,40% dei precedenti collocamenti fino allo 0,80% attuale.

La componente fissa verrà fissata il 15 maggio.


Rating Italia

Il giudizio creditizio sull’Italia è oggetto di valutazione da parte delle principali agenzie di rating. Al momento l’Italia è a rischio downgrade. Si tratta di una situazione limite, considerando che il giudizio attuale si trova di solo un gradino sopra il livello junk (spazzatura).


Analisi

Lo strumento è studiato per investitori retail il cui obiettivo è quello di ottenere il recupero del rincaro del costo della vita.  Considerando che un Btp a 5 anni ha un rendimento di circa l’1,25% e che l’inflazione semestrale è prossima allo 0% con buone probabilità la componente fissa sarà intorno all’1,20/1,25%. Può rivelarsi sicuramente un interessante investimento qualora l’inflazione dovesse registrare un incremento nei prossimi mesi cosi da costituire un ritocco aggiuntivo sulla componente fissa.

Per quanto riguarda il possibile declassamento, non avrebbe alcun impatto per chi compra in collocamento e vende a scadenza il cui rimborso avverrà al valore nominale più il bonus. Per un rimborso inferiore dovrebbe avvenire un default dell’Italia. Scenario che le attuali condizioni economiche non contemplano.

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Articolo del:


di Gianrocco Mecca

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