Cadute dall'alto nei cantieri edili: cause e prevenzione


Ecco quali sono le cause delle cadute dall'alto nei cantieri edili e come prevenirle
Cadute dall'alto nei cantieri edili: cause e prevenzione

 

Cantieri edili

In merito alle cadute dall’alto si sottolinea che si tratta del principale rischio presente in un cantiere edile e che, statisticamente, provoca il maggior numero di infortuni sul lavoro.

È, dunque, necessario attenersi alle seguenti principali regole:

- “nei lavori che sono eseguiti a un’altezza superiore ai 2 m., devono essere adottate adeguate opere provvisionali o comunque precauzioni atte a impedire la caduta nel vuoto delle persone o il ribaltamento delle opere stesse.

Quando non è possibile attuare misure di protezione collettiva, i lavoratori addetti devono fare uso di idonei sistemi di protezione che permettano una caduta libera non superiore a 1,5 m o a 4 m in presenza di dissipatore di energia;

- nei lavori su lucernai, tetti, coperture e simili, occorre accertarsi preventivamente che questi abbiano resistenza sufficiente per sostenere il peso degli operai e dei materiali/attrezzature impiegati. Nel caso sia dubbia tale resistenza, devono essere adottate misure idonee a garantire l’incolumità delle persone addette, disponendo, a seconda dei casi, appropriate opere di rinforzo ed usando idonei dispositivi anticaduta”;

- “nel caso del montaggio e dello smontaggio di un ponteggio occorre che essi siano eseguiti sotto la diretta sorveglianza di un preposto ai lavori e da parte di lavoratori in possesso di attestato di frequenza ad uno specifico corso di formazione per ‘ponteggiatori’ presso Enti abilitati dalla Regione;   

- il ponteggio deve essere realizzato in conformità al Pi.M.U.S. (Piano di Montaggio Uso e Smontaggio del ponteggio);

- le tavole dei piani di lavoro del ponteggio devono essere assicurate contro gli spostamenti e ben accostate tra loro in maniera da non consentire il passaggio di materiale anche minuto. È consentito un distacco del lato interno del ponteggio dalla muratura del fabbricato non superiore a 20 cm. Oggi sono molto utilizzati piani   metallici in lamiera zincata o verniciata;

- i piani di lavoro, le andatoie e le passerelle posti ad altezza superiore ai due metri, devono essere muniti di parapetto normale completo di corrente superiore, corrente intermedio e tavola fermapiede. Esso deve essere costruito e fissato in modo da poter resistere, nell’insieme e in ogni sua parte, al massimo sforzo cui può essere assoggettato;

- il ponteggio deve essere efficacemente ancorato alla costruzione come previsto nel Pi.M.U.S.”.  

- “il ponteggio deve essere opportunamente controventato, sia in senso longitudinale che trasversale, secondo schema di montaggio o progetto;

- devono essere predisposti idonei sistemi di accesso ai piani di lavoro (ad esempio scale metalliche interne).

 

La salita e la discesa lungo i montanti è vietata:

- nelle scale fisse in muratura in costruzione, va predisposta su tutti i lati aperti un parapetto normale completo di tavola fermapiede. Le rampe delle scale in costruzione ancora mancanti di gradini devono essere sbarrate per impedirvi il transito o devono essere munite di intavolati larghi almeno 60 cm. sui quali devono essere applicati trasversalmente listelli di legno posti a distanza non superiore a 40 cm;

- le aperture lasciate nei solai devono essere circondate da parapetto normale con tavola fermapiede oppure coperte con tavolato solidamente fissato e di resistenza idonea. Le aperture nei muri prospicienti il vuoto devono essere munite di normale parapetto con tavola fermapiede oppure convenientemente sbarrate in modo da impedire la caduta di persone;

- le andatoie e le passerelle devono avere larghezza non minore di 60 cm. se destinate al passaggio di persone e 120 cm. se destinate anche al trasporto di materiale. Inoltre devono essere munite verso il vuoto di normale parapetto e tavola fermapiede;

- le scale semplici portatili devono essere appropriate al loro uso e provviste di: a) dispositivi antisdrucciolevoli alle estremità inferiori dei due montanti; b) ganci di trattenuta o legature alle estremità superiori; c) sporgenza a sufficienza oltre il piano servito o altri dispositivi tali da garantire presa sicura;

- le ruote del trabattello devono essere saldamente bloccate a terra con freni o sistemi equivalenti. È vietato spostare il trabattello con gli operatori a bordo”.


Alcune abitudini per prevenire le cadute dall’alto

1. Valutare la necessità di effettuare il lavoro in quota considerando che il miglior modo per prevenire una caduta dal o attraverso il tetto è di non salirci sopra;

2. Valutare se si hanno le conoscenze, le competenze, l'esperienza e l'attrezzatura di protezione individuale necessarie per poter salire in copertura;

3. Per operare in maniera sicura, coloro che salgono sul tetto oppure operano su una facciata devono essere formati in modo da essere in grado di riconoscere i rischi, comprendere i sistemi di lavoro appropriati e poter svolgere con competenza i relativi compiti;

4. Valutare il tipo di copertura dove si vuole salire ispezionando la parte sottostante della tetto e dell'eventuale solaio per controllare se ci sono evidenti situazioni di fragilità o ammaloramento della stessa quali ad esempio eccessive curvature delle strutture portanti, presenza di estese macchie di umidità lucernari ecc.; se si ha un solo dubbio sulla capacità portante del piano di calpestio verificare attentamente i sistemi di protezione scelti. In caso di facciate ventilate o continue valutare inoltre la tenuta della struttura portante del sistema, la perfetta efficienza degli ancoraggi e degli altri elementi strutturali;

5. Pianificare con cura il lavoro da svolgere in quota al fine di minimizzare il tempo trascorso lavorando in condizioni di rischio;

6. Valutare se il lavoro si può effettuare riducendo il tempo trascorso in copertura o sulla facciata ad esempio assemblando a terra quanto necessario;

7. Valutare i rischi di minor intensità che in generale potrebbero innescare una eventuale caduta, quali ad esempio:
- scarsa aderenza delle calzature;
- abbagliamento degli occhi;
- rapido raffreddamento o congelamento;
- riduzione di visibilità o del campo visivo;
- colpo di calore o di sole;
- insorgenza di vertigini e/o disturbi dell'equilibrio;
- non assumere bevande alcoliche o sostanze psicotrope o stupefacenti prima di salire in quota.

8. Evitare di andare sulla copertura e/o sulla facciata in presenza di pioggia, ghiaccio, neve, vento, alle prime ore del mattino nella stagione fredda e nelle ore centrali del giorno nella stagione calda in quanto la presenza di ghiaccio, umidità, muschio, vento o calore eccessivo aumenta considerevolmente il rischio di caduta di persone o materiale;

9. Fare attenzione al materiale e alle attrezzature che si portano in quota e prendere le seguenti precauzioni:
- non gettare il materiale dall'alto: per evacuare i rifiuti utilizzare gli scivoli e/o apparecchi di sollevamento oppure trasportare manualmente il materiale al suolo;
- impedire l'accesso ad aree pericolose poste al di sotto o nelle adiacenze delle aree su cui si sta lavorando;
- ove possibile, evitare di portare in quota oggetti di grandi dimensioni e pesanti; assicurarsi che tutto il materiale sia conservato in maniera appropriata, soprattutto durante gli inverni particolarmente ventosi;

10. Prediligere misure collettive di protezione contro i rischi di caduta commisurate all'effettiva valutazione del rischio. Le misure per prevenire le cadute sono adottate prima dell'inizio del lavoro e rimangono disponibili in loco fino al termine dei lavori stessi;

11. Informare sempre il proprietario o l'Amministratore prima di ogni accesso in quota (copertura o facciata);

12. Prevedere la presenza-assistenza contemporanea di un collaboratore quando si accede in quota (copertura o facciata);

13. Dotarsi di apparecchiatura per comunicare quali ricetrasmittente o telefono cellulare previa verifica della qualità della ricezione.

Informare comunque e sempre qualcun altro della propria presenza in quota e segnalare la propria presenza prima degli eventuali accessi mentre si sta lavorando.

 

Articolo del:


di ing. Fabio Piccirilli

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