Capricci


Riflessione per quei genitori che si trovano a dover affrontare la gestione dei capricci del proprio bambino
Capricci
I capricci rappresentano una caratteristica che appartiene a tutti i bambini a partire dai due anni in poi.
Il bambino capriccioso è difficile da sopportare perché tende a non seguire le regole, non collabora alle richieste del genitore, protesta per qualsiasi cosa, non attribuisce un senso a ciò che vuole.
Le parole più frequenti che il bambino usa sono: "voglio", "no".
Il genitore spesso si trova in difficoltà a gestire questa situazione che finisce per cedere ai capricci del bambino per impedire che si arrabbi di più o perché piange, viziandolo.
C'è una confusione di base tra prestare attenzione a un bambino e viziarlo. E' inutile dire che viziare un bambino è controproducente perché si rischia di essere a sua completa disposizione per qualsiasi cosa o al momento sbagliato come quando deve imparare a giocare da solo o con i suoi pari. Questo atteggiamento del genitore limita l'insegnamento dell'attesa.
Perché è così importante aspettare?.
Aiuto il bambino a vivere meglio i momenti di frustrazione. In questo modo, il bambino apprenderà che bisogna attendere per ottenere gratificazione a quello che fa.
Il genitore non si deve sentire in colpa per far attendere il bambino in certi momenti come, ad esempio, quando siete al telefono, quando parlate con altre persone. L'attessa rafforza la crescita psicologica del bambino.
Come si può aiutare il bambino a gestire momenti frustranti?.
Cercando di variare l'oggetto desiderato. Ad esempio, non può mangiare la caramella prima di pranzo dopo si. Non può vedere la tv prima di cena ma dopo si.
Come evitare i capricci?.
Allontanatelo fisicamente dall'oggetto del capriccio o dalla situazione che lo ha provocato, distraendolo con un gioco o con una situazione attraente. Se il capriccio continua e il bambino piange, urla, si butta per terra provate a tenerlo per le spalle stringendolo a voi in modo che non si faccia del male. E' probabile che il bambino, sentendosi contentuo, cessi la crisi nervosa. Se così non fosse, portatelo nella sua stanza e lasciatelo sfogare dicendogli che dovrà tornare solo quando la rabbia sarà cessata. Lo potete controllare ma siate fermi e non cedete alle sue richieste. Se piange non cedete al suo capriccio.
Insegnate, anche, al vostro bambino a giocare da solo. In questo modo gli concedetere del tempo non solo a lui ma anche a voi.
E' più importante la qualità del tempo che trascorrete con lui che la quantità
Programmate delle serate per la coppia in modo da rafforzare il legame per ricaricarvi.
In questo modo, il bambino imparerà ad avere fiducia in voi anche se non sempre siete vicini a lui. Il bambino deve imparare a rispettare i vostri diritti e questo gli sarà utile in futuro per rispettare, a sua volta, quegli degli altri.

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di Dott.ssa Lina Robertiello

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