Cartella esattoriale al socio di società di persone estinta

Cambiano le cose per il socio di società di persone in caso di cartella esattoriale per debiti della società.
La Corte di Cassazione con l'Ordinanza n. 2580 del 30 gennaio 2019 ha finalmente enunciato il principio di diritto in base al quale, in caso di impugnazione di cartella di pagamento da parte del socio illimitatamente responsabile in quanto unico atto notificatogli per debiti sociali, gli atti presupposti non sono definitivi, ma restano pendenti.
La violazione di norme tributarie comporta l'applicazione di sanzioni amministrative e, in base al suddetto principio, in presenza di diverse leggi nel tempo che impongono sanzioni di entità diversa per la medesima violazione, si applica quella più favorevole al contribuente in virtù dell'art 3 co. 3 del D.lgs. 472/97 ( FAVOR REI).
La questione è di particolare rilevanza nel caso di socio di società di persone poi cessata con cancellazione dal registro delle imprese.
Il socio, infatti, quale coobbligato solidale, dopo l'estinzione della società può impugnare legittimamente una cartella di pagamento di cui era destinatario, anche in relazione alle sanzioni in essa contenute.
Orbene, secondo la giurisprudenza di legittimità, il socio illimitatamente responsabile risponde in via sussidiaria, appunto, delle obbligazioni sociali, in primis di quelle tributarie, e l'Amministrazione finanziaria non ha l'obbligo di notificare l'atto destinato alla società prima al socio, ben potendosi limitare alla mera notifica nei suoi confronti della cartella di pagamento.
Ciò comporta, giustamente, per il socio la possibilità di impugnare la cartella in tutti i suoi aspetti, cioè in riferimento all'an e al quantum (Cass. 6 settembre 2006 n. 19188), intervenendo in tal caso il principio di cui sopra della successione delle legge nel tempo e della applicazione al debitore della legge a lui favorevole al momento della notifica dell'atto.
Si precisa che, a differenza di quanto sostenuto dall'Agenzia delle Entrate, la Giurisprudenza ha stabilito con fermezza l'obbligo di notifica dell'accertamento esecutivo anche al socio illimitatamente responsabile e la pietra miliare delle pronunce è sicuramente la n. 23260 del 27.09.2018, in cui la Cassazione conferma che l'iscrizione a ruolo a carico del socio dei debiti /ruoli della società si presenta come illegittima in quanto il socio ha il diritto di opporre la violazione del beneficium excussionis.
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