Che cosa è la bulimia
Una linea guida per coloro che si trovano a dover gestire questa problematica

La bulimia è una patologia psichiatrica che colpisce le ragazze in una età compresa tra i quindici e i venticinque anni. Si manifesta con episodi ricorrenti di eccessi alimentari, con un consumo immediato di enormi quantità di cibo in un limitato periodo di tempo, di solito inferiore alle due ore.
Queste ragazze non riescono ad avere un rapporto equilibrato con il cibo e in alcuni momenti mangiano fino a stare male. Possono aprire il frigorifero e divorare tutto o comprano grandi quantità di cibo che mangiano di nascosto: questo provoca in loro sensi di colpa che le portono a mettere in atto condotte purgative (uso di purganti, diuretici, vomito indotto) e umore depresso.
La bulimia si accompagna ad un peso normale o variabile per cui all'inizio può creare meno preoccupazioni da parte dei genitori che richiedono l'aiuto del medico più che per problemi fisici, per frequenti cambiamenti di umore della propria figlia, per manifestazioni di ansia o di depressione o per grossi conflitti in ambito famigliare.
Cosa possono fare i genitori e gli amici?
Non colpevolizzarsi ma cercare aiuto. Fare attenzione ai consigli non qualificati. La famiglia e sopratutto i genitori non sono responsabili del problema, anche se un comportamento famigliare non adeguato puà peggiorare la situazione o non aiutare a risolvere il problema.
Scegliete il momento giusto per parlare del problema. Se vostra figlia si confida ascoltatela con attenzione senza giudicarla. Non modifcate il proprio stile di vita, incluso il comportamento alimentare. Focalizzate l'attenzione sulle conseguenze che il probelma potrebbe avere sulle relazioni interpersonali (autostima, salute tono dell'umore) più che i problemi medici.
Si dovrebbe cercare di non essere l'unica persona di riferimento per vostra figlia, ma ricordarsi che è una malattia che deve essere affrontata da professionisti competenti.
Queste ragazze non riescono ad avere un rapporto equilibrato con il cibo e in alcuni momenti mangiano fino a stare male. Possono aprire il frigorifero e divorare tutto o comprano grandi quantità di cibo che mangiano di nascosto: questo provoca in loro sensi di colpa che le portono a mettere in atto condotte purgative (uso di purganti, diuretici, vomito indotto) e umore depresso.
La bulimia si accompagna ad un peso normale o variabile per cui all'inizio può creare meno preoccupazioni da parte dei genitori che richiedono l'aiuto del medico più che per problemi fisici, per frequenti cambiamenti di umore della propria figlia, per manifestazioni di ansia o di depressione o per grossi conflitti in ambito famigliare.
Cosa possono fare i genitori e gli amici?
Non colpevolizzarsi ma cercare aiuto. Fare attenzione ai consigli non qualificati. La famiglia e sopratutto i genitori non sono responsabili del problema, anche se un comportamento famigliare non adeguato puà peggiorare la situazione o non aiutare a risolvere il problema.
Scegliete il momento giusto per parlare del problema. Se vostra figlia si confida ascoltatela con attenzione senza giudicarla. Non modifcate il proprio stile di vita, incluso il comportamento alimentare. Focalizzate l'attenzione sulle conseguenze che il probelma potrebbe avere sulle relazioni interpersonali (autostima, salute tono dell'umore) più che i problemi medici.
Si dovrebbe cercare di non essere l'unica persona di riferimento per vostra figlia, ma ricordarsi che è una malattia che deve essere affrontata da professionisti competenti.
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