Che fine faranno i tassi USA ?
Il ridimensionamento del bilancio fed. "Effetto contenuto sui tassi usa"
Nelle ultime riunioni il Federal Open Market Committee (FOMC) ha annunciato l'intenzione di ridurre le posizioni Fed, ridimensionando progressivamente il reinvestimento dei pagamenti ricevuti allo scadere dei Treasury, del debito di agenzie e degli MBS acquistati durante il programma QE. Il tetto sul reinvestimento aumenterà gradualmente.
Per meglio comprendere, ricordiamo che il bilancio della Fed è aumentato da poco meno di 1000 miliardi di usd nel 2008 a 4500 miliardi di usd ad agosto 2017. Oggi nell'attivo della Fed figurano Treasury per 2500 mld di usd e MBS per 1800 mld di usd.
Quando si parla di dimensioni "normali" del bilancio Fed non vi è un consenso univoco, secondo l'ex presidente della Fed, Ben Bernanke, il livello essenziale delle riserve bancarie necessario per rendere efficace la politica monetaria, non dovrebbe scendere sotto 1000 mld di usd. Quindi il bilancio Fed dovrebbe mantenersi entro un livello non inferiore ai 2500 mld di dollari; la Fed dovrebbe iniziare a normalizzare il suo bilancio da gennaio 2018 per riportare lo stesso a 2500 mld di usd entro il 2026.
Lo scenario attuale caratterizzato da crescita ed inflazione modeste, richiede tassi di riferimento inferiori a quelli del passato, a tal proposito alcuni esponenti della Fed hanno dichiarato che il tasso d'interesse neutrale, ossia il tasso al quale il PIL reale cresce al suo ritmo tendenziale e l'inflazione è stabile, era più vicino al 2% che al 3%. Questo comporta che in termini storici, l'aumento del tasso dei Fed funds dal limite inferiore di zero sta seguendo un trend molto più piatto rispetto ai cicli passati.
Le ripercussioni del ridimensionamento del bilancio della Fed sui tassi di interesse nel lungo termine, dipenderanno da diversi parametri che devono ancora essere esplicitati. In particolare mancano ancora i dettagli sulle dimensioni normali di tale bilancio, la data è il percorso di riduzione nel lungo termine. Si potrebbe stimare che ogni anno per i prossimi dieci, il bilancio potrebbe essere ridotto di 200 mld, questo potrebbe far aumentare i rendimenti dei Treasury in maniera molto graduale ripercuotendosi in maniera ridotta sulle condizioni di finanziamento.
Il segmento che potrebbe avere più ripercussioni in questo percorso è quello con scadenza da 1-5 anni, che rappresenta praticamente la metà delle posizioni in Treasury nel bilancio della Fed. La concomitanza dell'aumento graduale dei tassi a breve e della normalizzazione del bilancio Fed, potrebbero rallentare l'appiattimento della curva dei rendimenti dei Treasury rispetto ai precedenti cicli restrittivi. La maggior pressione si dovrebbe avere sul segmento corto della curva dei rendimenti rispetto al segmento lungo, infatti le prospettive modeste di inflazione unite ad una domanda strutturale reale di obbligazioni a lungo termine, portata avanti da investitori istituzionali e fondi pensione, potrebbero compensare in parte le pressioni al rialzo sui tassi a lunga provocati dalla normalizzazione dei bilanci Fed.
A tutti questi elementi si affianca la scadenza del mandato di Janet Yellen che avverrà il 3 febbraio 2018, occorrerà capire se la stessa potrà essere riconfermata dall'amministrazione Trump per un nuovo mandato di 4 anni nel segno della continuità o se a lei, notoriamente dovisch, venga preferito un governatore più in linea con la politica di Trump e quindi più Hawkish; come potrete ben capire questa cruciale scelta, impatterà in maniera considerevole sul percorso futuro di drenaggio della liquidità e sul livello dei tassi in America e nel mondo intero.
Per meglio comprendere, ricordiamo che il bilancio della Fed è aumentato da poco meno di 1000 miliardi di usd nel 2008 a 4500 miliardi di usd ad agosto 2017. Oggi nell'attivo della Fed figurano Treasury per 2500 mld di usd e MBS per 1800 mld di usd.
Quando si parla di dimensioni "normali" del bilancio Fed non vi è un consenso univoco, secondo l'ex presidente della Fed, Ben Bernanke, il livello essenziale delle riserve bancarie necessario per rendere efficace la politica monetaria, non dovrebbe scendere sotto 1000 mld di usd. Quindi il bilancio Fed dovrebbe mantenersi entro un livello non inferiore ai 2500 mld di dollari; la Fed dovrebbe iniziare a normalizzare il suo bilancio da gennaio 2018 per riportare lo stesso a 2500 mld di usd entro il 2026.
Lo scenario attuale caratterizzato da crescita ed inflazione modeste, richiede tassi di riferimento inferiori a quelli del passato, a tal proposito alcuni esponenti della Fed hanno dichiarato che il tasso d'interesse neutrale, ossia il tasso al quale il PIL reale cresce al suo ritmo tendenziale e l'inflazione è stabile, era più vicino al 2% che al 3%. Questo comporta che in termini storici, l'aumento del tasso dei Fed funds dal limite inferiore di zero sta seguendo un trend molto più piatto rispetto ai cicli passati.
Le ripercussioni del ridimensionamento del bilancio della Fed sui tassi di interesse nel lungo termine, dipenderanno da diversi parametri che devono ancora essere esplicitati. In particolare mancano ancora i dettagli sulle dimensioni normali di tale bilancio, la data è il percorso di riduzione nel lungo termine. Si potrebbe stimare che ogni anno per i prossimi dieci, il bilancio potrebbe essere ridotto di 200 mld, questo potrebbe far aumentare i rendimenti dei Treasury in maniera molto graduale ripercuotendosi in maniera ridotta sulle condizioni di finanziamento.
Il segmento che potrebbe avere più ripercussioni in questo percorso è quello con scadenza da 1-5 anni, che rappresenta praticamente la metà delle posizioni in Treasury nel bilancio della Fed. La concomitanza dell'aumento graduale dei tassi a breve e della normalizzazione del bilancio Fed, potrebbero rallentare l'appiattimento della curva dei rendimenti dei Treasury rispetto ai precedenti cicli restrittivi. La maggior pressione si dovrebbe avere sul segmento corto della curva dei rendimenti rispetto al segmento lungo, infatti le prospettive modeste di inflazione unite ad una domanda strutturale reale di obbligazioni a lungo termine, portata avanti da investitori istituzionali e fondi pensione, potrebbero compensare in parte le pressioni al rialzo sui tassi a lunga provocati dalla normalizzazione dei bilanci Fed.
A tutti questi elementi si affianca la scadenza del mandato di Janet Yellen che avverrà il 3 febbraio 2018, occorrerà capire se la stessa potrà essere riconfermata dall'amministrazione Trump per un nuovo mandato di 4 anni nel segno della continuità o se a lei, notoriamente dovisch, venga preferito un governatore più in linea con la politica di Trump e quindi più Hawkish; come potrete ben capire questa cruciale scelta, impatterà in maniera considerevole sul percorso futuro di drenaggio della liquidità e sul livello dei tassi in America e nel mondo intero.
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