Chi devo scegliere tra un consulente, un formatore o un coach?

Trovo spesso molta confusione da parte dei piccoli imprenditori nel comprendere quale sia la differenza tra queste tre figure professionali: consulente, formatore e coach.
Ognuna va a soddisfare un’esigenza specifica e ritengo sia necessario fare un po' di chiarezza in modo tale che ci si possa rivolgere al professionista più appropriato per le proprie necessità, senza dover perdere tempo e denaro. Per comprendere meglio come operano le varie figure professionali sono solita utilizzare la metafora medica.
Provate a pensare all’azienda come ad un paziente che necessita di un consulto o di un intervento in cui si rende necessario saper scegliere il giusto specialista se non si vuole incorrere in complicazioni. Nessuno si farebbe operare al cuore da un ortopedico, ma spesso ci sono imprenditori che non sanno scegliere il consulente (medico) adatto alle loro esigenze, perché non hanno gli strumenti per poter determinare di chi hanno bisogno.
• Il consulente è il medico chirurgo vero e proprio, colui che non chiede cosa si vuole fare, è colui che fa un’analisi ed interviene sul problema, attenzione però a scegliere il consulente opportuno. Molti imprenditori, poiché vogliono aumentare il fatturato, si rivolgono ad un consulente finanziario. La parola finanza e soldi riesce a far perdere la cognizione di quale sia il reale bisogno, che magari non è quello finanziario, ma organizzativo. Le aziende che vanno male e che, quindi, hanno un fatturato in calo non devono necessariamente rivolgersi ad un consulente finanziario, ma ad un consulente aziendale o specializzato in processi e valorizzazione delle risorse umane, perché molto spesso il problema non è nella gestione finanziaria, ma piuttosto nella gestione delle risorse, nell’ottimizzazione dei processi e nel rispetto e valutazione dei KPI.
Il consulente finanziario è ideale per le aziende che hanno già nel loro bilancio capitali da poter investire e che non ha a che fare con la produzione. I redditi finanziari ed i redditi da produzione seguono due iter diversi. Molto spesso è utile la collaborazione tra le due tipologie di consulenza, perché si può ottimizzare l’attività a tutto tondo, ma va valutato caso per caso. Dunque, la caratteristica distintiva del consulente è che decide lui cosa fare e dispone il da farsi.
• Il coach è l’equivalente del fisioterapista e preparatore atletico, aiuta l’imprenditore a migliorare le proprie performance personali, perché dovrà essere lui a guidare la squadra verso l’ottenimento dei risultati. Il coach non ti dà il pesce come fa il consulente, ti insegna a pescare. Studia con te il contesto nel quale operi, ti fa le domande giuste in modo tale che tu possa trovare la soluzione più adatta per la tua attività, e ti stimola a mantenere fede al piano d’azione che ti permetterà di raggiungere i tuoi obiettivi. Praticamente è uno che ti sa fare le domande allenando te e la tua squadra ad un brainstorming continuo per poter trovare internamente le soluzioni ottimali. Il coach è una figura professionale ben conosciuta nelle grandi aziende, ma che ha un’utilità determinante nelle piccole, perché aiuta l’imprenditore, che molto spesso non ha una formazione imprenditoriale, ma specifica legata al prodotto o servizio a crearsi un know-how sulla leadership che gli permette di ottenere autorevolezza nella gestione della propria azienda.
• Il formatore è l’equivalente dell’informatore farmaceutico o del farmacista, ti dice quali sono gli strumenti utili per te e per la tua attività in funzione di come vuoi utilizzare le tue risorse umane, ad esempio dà degli strumenti formativi alla rete commerciale. Il formatore conosce gli argomenti e prepara le risorse umane al ruolo che dovranno ricoprire.
La scelta del professionista adeguato è importante per la risoluzione di esigenze specifiche, ognuno ha la propria specializzazione che, come per i medici decide di esercitare con prevalenza.
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