Chi ha diritto alla pensione di reversibilità
Pensione di reversibilità: cosa è e chi ne ha diritto? E... se il pensionato muore lasciando una ex moglie e una moglie superstite, cosa succede?
La pensione di reversibilità trova la propria ratio nei principi di solidarietà familiare, consistendo in una dazione mensile di danaro da parte dell'Ente Previdenziale competente, a favore dei familiari del pensionato dopo la sua morte. Essa decorre dal primo giorno del mese successivo al decesso del pensionato medesimo.
Un problema di non sempre agevole soluzione, si ha in caso di concorso tra ex coniuge e coniuge superstite. Infatti, la legge attualmente in vigore prevede il diritto alla pensione di reversibilità sia per l'ex coniuge, titolare di assegno divorzile, non passato a nuove nozze, sia per coniuge superstite. In particolare, è previsto che in caso di concorso tra ex coniuge e coniuge superstite si tenga conto nell'attribuzione della quota spettante a ciascuno dei due di pensione a titolo di reversibilità della "durata del rapporto".
Nondimeno, la Cassazione con l'importante avvallo della Corte Costituzionale ha apportato alcuni correttivi al criterio della durata dei rispettivi periodi matrimoniali, tra i quali: la condizione economica dei coniugi concorrenti, nonchè l'eventuale convivenza prima del secondo matrimonio.
Ai superstiti la pensione di reversibilità normalmente non viene erogata per l'intero importo che spettava al defunto.
Infatti, se a beneficiarne è solo il coniuge, a questi spetta il 60% della pensione.
Quando invece essa è erogata in favore solo di un figlio, al medesimo spetta il 70%.
Nel caso in cui gli aventi diritto siano il coniuge e un figlio oppure due figli senza coniuge, la reversibilità sarà pari all'80% della pensione.
Se ad avere diritto alla reversibilità siano il coniuge insieme a due figli e oltre, la reversibilità arriva al 100% della pensione goduta dal pensionato prima della dipartita.
Un problema di non sempre agevole soluzione, si ha in caso di concorso tra ex coniuge e coniuge superstite. Infatti, la legge attualmente in vigore prevede il diritto alla pensione di reversibilità sia per l'ex coniuge, titolare di assegno divorzile, non passato a nuove nozze, sia per coniuge superstite. In particolare, è previsto che in caso di concorso tra ex coniuge e coniuge superstite si tenga conto nell'attribuzione della quota spettante a ciascuno dei due di pensione a titolo di reversibilità della "durata del rapporto".
Nondimeno, la Cassazione con l'importante avvallo della Corte Costituzionale ha apportato alcuni correttivi al criterio della durata dei rispettivi periodi matrimoniali, tra i quali: la condizione economica dei coniugi concorrenti, nonchè l'eventuale convivenza prima del secondo matrimonio.
Ai superstiti la pensione di reversibilità normalmente non viene erogata per l'intero importo che spettava al defunto.
Infatti, se a beneficiarne è solo il coniuge, a questi spetta il 60% della pensione.
Quando invece essa è erogata in favore solo di un figlio, al medesimo spetta il 70%.
Nel caso in cui gli aventi diritto siano il coniuge e un figlio oppure due figli senza coniuge, la reversibilità sarà pari all'80% della pensione.
Se ad avere diritto alla reversibilità siano il coniuge insieme a due figli e oltre, la reversibilità arriva al 100% della pensione goduta dal pensionato prima della dipartita.
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