Cinque consigli per startup: i siti web e i tool


Cinque consigli per startup: i siti web e i tool da usare per migliorare il proprio business
Cinque consigli per startup: i siti web e i tool
Oggi Studio Rubino propone un interessante post scovato sul web (Raffaele Gaito) che propone un elenco pratico utile alle startup e alle imprese che affacciatesi sul nuovo mercato necessitano di informazioni, risorse e consigli che spesso è internet a fornire gratuitamente. Per migliorarsi, per adeguarsi ai cambiamenti e per non perdersi nei motori di ricerca come google, senza una meta ben specifica.
Come distinguere il consiglio utile dal fake, come scegliere il sito web più autorevole, quale app è la migliore, quali strumenti digitali una startup deve possedere e adoperare per adeguarsi ai cambiamenti "imposti" dai nuovi modelli di business?
Una soluzione potrebbe essere quella di iscriversi a blog tematici o anche utilizzare i gruppi, i forum e la discussioni presenti nei vari social network che ogni istante della nostra vita adoperiamo. Primi tra tutti Facebook e LinkedIn o anche Twitter, che tra un gattino e l'altro hanno lo scopo ben preciso di avvicinare alle proprie cerchie, i soggetti, le aziende e i gruppi che condividono interessi, professione o visione del mondo e del mercato.
SlideShare
Un sito internet dal quale è possibile caricare, elaborare e modificare le proprie presentazioni (slide, appunto). La cosa più interessante è che al suo interno chiunque condivide i propri lavori e non sarà difficile trovare esempi dai quali trarre ispirazione per pitch o Business Model Canvas spesso richiesti alle startup, soprattutto in fasi di competizioni o gare .
YouTube
C'è davvero di tutto al suo interno, materiale didattico, tutorial, lezioni di filosofia e intere conferenze o meeting su qualsiasi genere o argomento riusciamo a materializzare tra i nostri pensieri. otrebbe sembrare banale includere YouTube in un post di questo tipo ma non lo è. So che lo utilizzi per guardare i gatti sugli aspirapolvere, i trailer degli ultimi film Marvel e i video di Tiziano Ferro, ma in realtà c’è molto altro. Se n on avessi idea di come strutturare un discorso dal quale potrebbe dipendere il futuro della mia startup, inizierei proprio a cercare da qui. Piccole o grandi che siano migliaia (o miglioni) di aziende hanno scelto youtube per condividere e autopromuoversi difronte al mondo, questa gentilezza può essere premiata acquisendo dagli altri quanto a noi più necessario.
Medium
Ammetto di aver scoperto la piattaforma solo ora, molto spesso viene utilizzata solo come "biblioteca" e non come social-professional network quale in effetti è. Al suo interno si possono trovare interessanti "casi" di aziende, startup e imprendori, con le loro storie i loro modelli di business, le loro sfide ed esperienze più rilevanti. Sempre aggiornate e sempre gratuitamente. A cosa potrebbe servirci? Ancora una volta per imparare dai migliori, o dagli sbagli degli altri, a conoscere i competitor e i clienti da attirare.
CrunchBase
Nel post già citato viene definito "il più grande database sulle startup al mondo". Comporta questo che una volta fatta amicizia con la piattaforma digitale saremo in grado di conoscere i concorrenti, la qualità e la portata degli investimenti nazionali e internazionali che gravitano attorno al mercato che ci interessa.
LinkedIn
Oramai linkedin non ha più segreti (vero?). Forse qualcuno si aspetta di trovare lavoro una volta effettuato il login, o di trovare le risorse umane con un clic ma non è semplice come si crede. Non si troveranno messaggi con su scritto: sei stato selezionato. La cosa più semplice da fare è proprio mettersi in contatto finanche con i big del mercato che si trovano dall'altra parte dell'emisfero. LinkedIn può essere utile ad una startup se è alla ricerca di personale esperto e qualificato. C'è di tutto e di più la costante da non perdere mai di vista è la pazienza, utile per leggere i contenuti pubblicati dai soggetti e dalle aziende con le quali di decide di interagire.
Saper cogliere le sfide e gli strumenti per affrontarle è parte integrante dei nuovi modelli di business e ogni impresa, a prescindere dal settore che comporta, dovrebbe svolgere la propria attività senza mai perdere di vista il dibattito al quale volente o nolente contribuisce a portare avanti. Fare parte del mercato significa anche accondiscendere al discorso culturale che se ne fa. O per lo meno se sappiamo che abbiamo solo da imparare dagli altri, ringraziamo e prendiamo esempio da chi, prima di noi, meglio di noi, già ce l'ha fatta e sa come poterci aiutare.
Buona fortuna a tutti voi startupper

Articolo del:


di Studio Rubino

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse