Coaching: Facciamo chiarezza (Prima Parte)
La Premessa e gli Strumenti del Coaching

Chi cerca un Coach o si affida a servizi di Coaching, sia come Privato che come Azienda, a volte non sa bene "a cosa" si vada incontro, "quando" è indicato rivolgersi ad un Coach Professionista, con quali modalità si svolge il lavoro e infine quali possono essere i risultati di un Percorso di Coaching.
Scopo di questo breve articolo, suddiviso in due Parti, è consentire a chi Coach non è, di guardare "Dietro le Quinte" e svelare alcuni "segreti" Professionali.
Forse serve allora fare il punto e ripercorrere il cammino che ogni Coach compie "prima di cominciare".
Il Prima
La Premessa fondamentale del Coaching è che
"Ciascuno è già capace di raggiungere i propri obiettivi" e di "migliorare le proprie Performance"
Punto.
Si possono ora descrivere alcune interessanti considerazioni.
Io come Coach ci credo autenticamente fino in fondo a questa "verità"?
Cioé che ciascuno sia già in grado di raggiungere gli obiettivi che persegue?
Se la risposta a questa domanda fosse "SI", ne conseguirebbe che "ogni elemento esterno alla coppia [Persona, Obiettivo] corre il rischio di interferire con il raggiungimento dell’obiettivo" stesso.
In primis il Coach.
Con il suo pensare, il suo dire, il suo immaginare, il suo suggerire, il suo interpretare.
Bene: allora non è del Coaching pensare, dire, immaginare, suggerire, interpretare.
È Vietato!
In una frase: "Coach Non Dice!"
Se foste animati dall’idea che ciò che ho affermato è umanamente impossibile, non sareste completamente nel torto.
Quindi servirebbe chiedere a chi Coach è, COME riesce in questa impresa!
Ma questa è un’altra storia che racconteremo in un altro momento.
Altro elemento che crea confusione e sorpresa è che per molti il Coach, per essere professionalmente preparato, debba essere "esperto" del problema del Cliente.
Purtroppo invece anche in questo caso è vero l'esatto contrario.
Anzi, proprio perchè il Coach non è "esperto" del settore del proprio Cliente che riesce ad essere maggiormante efficace!
Quand’anche fosse esperto (e qui si potrebbe accennare al Mentoring) non gli sarebbe di grande aiuto in quanto al Coach è vietato "dire".
Ma resta il fatto che il Cliente viene dal Coach per raggiungere un Obiettivo che fino a quel momento non è riuscito a raggiungere.
Bene: è arrivato il momento di fare il punto.
La Relazione di Coaching si tesse tra:
· un Cliente (Partner o Coachee nel gergo tecnico) che non sa come raggiungere il proprio obiettivo
· un Coach "a cui è vietato dire" e che in genere non è esperto del dominio in cui si definisce l’obiettivo del suo Cliente
In un’immagine: due ciechi che si accompagnano verso la meta!
In realtà il Coaching è un'attività di Processo e non di Contenuto, come si spiegherà meglio nella seconda parte dell'articolo, di imminente pubblicazione.
Nella Seconda Parte infatti si completerà l'informativa sintetica sul Coaching, si descriverà la sua "Borsa dei Ferri" e si accennerà a temi di Etica.
Argomenti fondamentali per chi, da utente, desiderasse una "Cartina di Tornasole" per orientrasi nella scelta di un Professionista.
( ... continua ...)
Scopo di questo breve articolo, suddiviso in due Parti, è consentire a chi Coach non è, di guardare "Dietro le Quinte" e svelare alcuni "segreti" Professionali.
Forse serve allora fare il punto e ripercorrere il cammino che ogni Coach compie "prima di cominciare".
Il Prima
La Premessa fondamentale del Coaching è che
"Ciascuno è già capace di raggiungere i propri obiettivi" e di "migliorare le proprie Performance"
Punto.
Si possono ora descrivere alcune interessanti considerazioni.
Io come Coach ci credo autenticamente fino in fondo a questa "verità"?
Cioé che ciascuno sia già in grado di raggiungere gli obiettivi che persegue?
Se la risposta a questa domanda fosse "SI", ne conseguirebbe che "ogni elemento esterno alla coppia [Persona, Obiettivo] corre il rischio di interferire con il raggiungimento dell’obiettivo" stesso.
In primis il Coach.
Con il suo pensare, il suo dire, il suo immaginare, il suo suggerire, il suo interpretare.
Bene: allora non è del Coaching pensare, dire, immaginare, suggerire, interpretare.
È Vietato!
In una frase: "Coach Non Dice!"
Se foste animati dall’idea che ciò che ho affermato è umanamente impossibile, non sareste completamente nel torto.
Quindi servirebbe chiedere a chi Coach è, COME riesce in questa impresa!
Ma questa è un’altra storia che racconteremo in un altro momento.
Altro elemento che crea confusione e sorpresa è che per molti il Coach, per essere professionalmente preparato, debba essere "esperto" del problema del Cliente.
Purtroppo invece anche in questo caso è vero l'esatto contrario.
Anzi, proprio perchè il Coach non è "esperto" del settore del proprio Cliente che riesce ad essere maggiormante efficace!
Quand’anche fosse esperto (e qui si potrebbe accennare al Mentoring) non gli sarebbe di grande aiuto in quanto al Coach è vietato "dire".
Ma resta il fatto che il Cliente viene dal Coach per raggiungere un Obiettivo che fino a quel momento non è riuscito a raggiungere.
Bene: è arrivato il momento di fare il punto.
La Relazione di Coaching si tesse tra:
· un Cliente (Partner o Coachee nel gergo tecnico) che non sa come raggiungere il proprio obiettivo
· un Coach "a cui è vietato dire" e che in genere non è esperto del dominio in cui si definisce l’obiettivo del suo Cliente
In un’immagine: due ciechi che si accompagnano verso la meta!
In realtà il Coaching è un'attività di Processo e non di Contenuto, come si spiegherà meglio nella seconda parte dell'articolo, di imminente pubblicazione.
Nella Seconda Parte infatti si completerà l'informativa sintetica sul Coaching, si descriverà la sua "Borsa dei Ferri" e si accennerà a temi di Etica.
Argomenti fondamentali per chi, da utente, desiderasse una "Cartina di Tornasole" per orientrasi nella scelta di un Professionista.
( ... continua ...)
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