Codice degli appalti. Attestazione SOA
Correttivo del Codice degli appalti: il testo testo pubblicato in Gazzetta...ecco le novità

Decreto Correttivo: le principali novità.
Le novità principali introdotte dal Correttivo Codice Appalti sono:
1) Obbligo di parametri per i compensi dei progettisti: le stazioni appaltanti dovranno usare specifici parametri per calcolare i compensi dei professionisti;
2) Paletti meno rigidi per l’urbanizzazione;
3) Progetti: basta un nuovo ok per i pareri scaduti;
4) Incentivi per i servizi e i pagamenti ai tecnici della PA: ci saranno norme più stringenti per i pagamenti alle imprese dalla PA;
5) Gare "snelle" e più veloci per sbloccare i piccoli investimenti pubblici;
6) Qualificazione più leggera per le PA;
7) Non esiste più il collegio consultivo tecnico;
8) Più trasparenza: obbligo per le stazioni appaltanti di nominare il presidente di commissione tra esperti segnalati dall’Autorità Anticorruzione.
"Gli articoli da 21 a 27 contengono disposizioni in materia di pianificazione, programmazione e progettazione di un’opera pubblica. All’interno di questo corpo normativo ci si aspetterebbe una puntuale descrizione dell’iter realizzativo di un’opera pubblica che, partendo dalla programmazione che tenga conto della definizione delle esigenze, individuazione delle risorse necessarie, inserimento in un piano pluriennale di intervento, definisca i livelli della progettazione, l’individuazione delle figure preposte a svolgere i vari compiti, interne o esterne alla Pubblica Amministrazione, individui e stabilisca la migliore procedura di gara per l’affidamento delle opere, selezioni la migliore impresa realizzatrice e controlli e governi l’intero processo sino al collaudo dell’opera ed alla consegna della stessa per l’uso a cui è stata destinata.
Il tutto non è così chiaro e lineare e per molte parti ci si deve riferire a linee guida o decreti attuativi che definiscano nello specifico le azioni da compiere per la completa efficacia del Codice.
Articolo importante di nuovo inserimento, potrebbe essere, se ben usato, il 22 (Trasparenza nella partecipazione di portatori di interessi e dibattito pubblico) dove, attraverso la consultazione dei vari attori e cittadini presenti sul territorio, si potrebbero iniziare a porre in atto tutte quelle azioni di coinvolgimento, sensibilizzazione ed accompagnamento delle scelte che potrebbero guidare l’Amministrazione nella messa in atto di un iter condiviso" (estratto dall’ebook di Laura Porporato).
Attraverso un confronto tra "vecchia" versione del Nuovo Codice e versione modificata dal Correttivo, abbiamo infatti tirato fuori gli elementi di maggior interesse introdotti dal Correttivo su appalto integrato, corrispettivi, manutenzioni, subappalto e tutto il resto:
Appalto integrato
Per il comma 1-bis introdotto dal nuovo Correttivo all’articolo 59, l’appalto integrato è possibile in presenza di elemento tecnologico prevalente rispetto all’importo complessivo dei lavori. Il nuovo comma 1-ter specifica che il ricorso all’appalto integrato deve trovare puntuale motivazione riportata nelle determina a contrarre che deve chiarire la rilevanza dei presupposti tecnici e l’incidenza sui tempi di realizzazione rispetto all’affidamento separato di progettazione e lavori.
Corrispettivi obbligatori
La modifica del comma 8 dell’articolo 24 del codice (all’articolo 14 del correttivo) rende obbligatoria l’applicazione del decreto sui corrispettivi (al momento quello in vigore è il d.M. 17 giugno 2016) per i servizi di architettura e ingegneria; viene aggiunto il comma 8-bis dello stesso articolo 24 che vieta alle stazioni appaltanti di subordinare la corresponsione del corrispettivo per i servizi di architettura e ingegneria all’ottenimento del finanziamento dell’opera progettata.
Continua a leggere in dettaglio quali sono le novità introdotte dal Correttivo.
Altre novità del Codice AppaltiDecreto BIM obbligatorio
Il comma 13 dell’articolo 23 del Nuovo Codice Appalti stabilisce che un decreto del Ministero delle Infrastrutture dovrà fissare le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà del BIM sia per le amministrazioni sia le imprese. Il primo step del decreto, per come è stato scritto fin’ora, prevede l’introduzione dell’obbligo, per le opere sopra ai 100 milioni, nel 2019. Leggi tutto l’articolo BIM obbligatorio dal 2019: le fasi di attuazione del decreto
Le novità principali introdotte dal Correttivo Codice Appalti sono:
1) Obbligo di parametri per i compensi dei progettisti: le stazioni appaltanti dovranno usare specifici parametri per calcolare i compensi dei professionisti;
2) Paletti meno rigidi per l’urbanizzazione;
3) Progetti: basta un nuovo ok per i pareri scaduti;
4) Incentivi per i servizi e i pagamenti ai tecnici della PA: ci saranno norme più stringenti per i pagamenti alle imprese dalla PA;
5) Gare "snelle" e più veloci per sbloccare i piccoli investimenti pubblici;
6) Qualificazione più leggera per le PA;
7) Non esiste più il collegio consultivo tecnico;
8) Più trasparenza: obbligo per le stazioni appaltanti di nominare il presidente di commissione tra esperti segnalati dall’Autorità Anticorruzione.
"Gli articoli da 21 a 27 contengono disposizioni in materia di pianificazione, programmazione e progettazione di un’opera pubblica. All’interno di questo corpo normativo ci si aspetterebbe una puntuale descrizione dell’iter realizzativo di un’opera pubblica che, partendo dalla programmazione che tenga conto della definizione delle esigenze, individuazione delle risorse necessarie, inserimento in un piano pluriennale di intervento, definisca i livelli della progettazione, l’individuazione delle figure preposte a svolgere i vari compiti, interne o esterne alla Pubblica Amministrazione, individui e stabilisca la migliore procedura di gara per l’affidamento delle opere, selezioni la migliore impresa realizzatrice e controlli e governi l’intero processo sino al collaudo dell’opera ed alla consegna della stessa per l’uso a cui è stata destinata.
Il tutto non è così chiaro e lineare e per molte parti ci si deve riferire a linee guida o decreti attuativi che definiscano nello specifico le azioni da compiere per la completa efficacia del Codice.
Articolo importante di nuovo inserimento, potrebbe essere, se ben usato, il 22 (Trasparenza nella partecipazione di portatori di interessi e dibattito pubblico) dove, attraverso la consultazione dei vari attori e cittadini presenti sul territorio, si potrebbero iniziare a porre in atto tutte quelle azioni di coinvolgimento, sensibilizzazione ed accompagnamento delle scelte che potrebbero guidare l’Amministrazione nella messa in atto di un iter condiviso" (estratto dall’ebook di Laura Porporato).
Attraverso un confronto tra "vecchia" versione del Nuovo Codice e versione modificata dal Correttivo, abbiamo infatti tirato fuori gli elementi di maggior interesse introdotti dal Correttivo su appalto integrato, corrispettivi, manutenzioni, subappalto e tutto il resto:
Appalto integrato
Per il comma 1-bis introdotto dal nuovo Correttivo all’articolo 59, l’appalto integrato è possibile in presenza di elemento tecnologico prevalente rispetto all’importo complessivo dei lavori. Il nuovo comma 1-ter specifica che il ricorso all’appalto integrato deve trovare puntuale motivazione riportata nelle determina a contrarre che deve chiarire la rilevanza dei presupposti tecnici e l’incidenza sui tempi di realizzazione rispetto all’affidamento separato di progettazione e lavori.
Corrispettivi obbligatori
La modifica del comma 8 dell’articolo 24 del codice (all’articolo 14 del correttivo) rende obbligatoria l’applicazione del decreto sui corrispettivi (al momento quello in vigore è il d.M. 17 giugno 2016) per i servizi di architettura e ingegneria; viene aggiunto il comma 8-bis dello stesso articolo 24 che vieta alle stazioni appaltanti di subordinare la corresponsione del corrispettivo per i servizi di architettura e ingegneria all’ottenimento del finanziamento dell’opera progettata.
Continua a leggere in dettaglio quali sono le novità introdotte dal Correttivo.
Altre novità del Codice AppaltiDecreto BIM obbligatorio
Il comma 13 dell’articolo 23 del Nuovo Codice Appalti stabilisce che un decreto del Ministero delle Infrastrutture dovrà fissare le modalità e i tempi di progressiva introduzione dell’obbligatorietà del BIM sia per le amministrazioni sia le imprese. Il primo step del decreto, per come è stato scritto fin’ora, prevede l’introduzione dell’obbligo, per le opere sopra ai 100 milioni, nel 2019. Leggi tutto l’articolo BIM obbligatorio dal 2019: le fasi di attuazione del decreto
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