Codici fiscali coniugi nelle CU 2016


Certificazione unica 2016: novità, inserimento codici fiscale coniugi
Codici fiscali coniugi nelle CU 2016
La nuova Certificazione Unica, che certifica i redditi da lavoro dipendente e da pensione da parte dei sostituti d’imposta, fornirà all’Agenzia delle Entrate più informazioni rispetto all’anno scorso. Ciò si tradurrà in una semplificazione per i sostituti d’imposta, in quanto saranno sensibilmente ridotti i dati da inserire nel modello 770 Semplificato. Per permettere all’Agenzia di predisporre le informazioni del 730 in modo più accurato, i sostituti potranno inserire nelle Cu il codice fiscale del coniuge comunicato dai propri dipendenti.
Infatti a decorrere dal 2016 nel modello di Certificazione Unica "CU 2016", relativa all’anno 2015, sarà necessario indicare il codice fiscale del coniuge anche se non a carico.

Comunque la CU 2016 contiene altre rilevanti modifiche rispetto al 2015. La Certificazione Unica (CU), che ha sostituito il modello CUD, ha debuttato proprio nel 2015, in maniera direttamente correlata al Modello 730 precompilato. E’ stato, infatti, necessario conformare la modulistica prevista per la certificazione dei redditi corrisposti a specifici contribuenti e delle relative ritenute attuate dal sostituto d’imposta. A tal proposito, è stato previsto per la prima volta nei confronti dei sostituti d’imposta l’obbligo di trasmettere, via telematica, la CU all’Agenzia delle Entrate, fissando come termine di scadenza il 7 marzo.

NOVITA’
Le più importanti novità contenutistiche della CU 2016, in gran parte derivanti dalla trasposizione in tale modello di alcuni dei dati precedentemente compresi nel Modello 770 Semplificato, riguardano:
1) l’obbligatorietà di riportare sempre, nella relativa sezione dei familiari, il codice fiscale del coniuge del sostituito, anche se non a carico. La modifica è stata pensata per ovviare al problema relativo alla compilazione del modello 730 precompilato, appurata lo scorso anno, dove in situazioni simili per riportare nel modello dichiarativo il codice fiscale del coniuge non a carico, era necessario intervenire manualmente;
2) lo sdoppiamento della casella concernente i redditi di lavoro dipendente, al fine di evidenziare distintamente quanto erogato in riferimento ai rapporti di lavoro a tempo indeterminato rispetto ad eventuali erogazioni riguardanti rapporti a tempo determinato. In questo modo, quindi, viene tolta la casella, presente nel vecchio modello, recante l’indicazione della natura del rapporto, se a tempo indeterminato o determinato. Qualora poi sussistano certificazioni contenenti entrambe le tipologie, con la recente modifica, non si deve più procedere predisponendo il cosiddetto "multi-modulo";
3) la necessità di segnalare se sono o meno presenti giorni per i quali non spettano detrazioni d’imposta, attraverso l’apposizione del codice 2, all’apposita casella 11, ribattezzata "Casi particolari";
4) il dettaglio degli oneri da riportare nella sezione denominata "Oneri deducibili", attraverso l’apposizione di appositi codici da rilevare dalla tabella L, collegata alle istruzioni;
5) l’inserimento nella sezione "Altri dati" della casella 477, indispensabile per segnalare la liquidazione mensile del TFR come parte integrante della retribuzione (il cosiddetto Qu.I.R.), prevista per i lavoratori dipendenti del settore privato con un rapporto di lavoro che deve sussistere almeno da 6 mesi. Questa quota non è rilevante ai fini del superamento dei limiti di reddito complessivo, da considerare al fine di poter beneficiare del bonus previsto all’art. 13, c. 1-bis, del TUIR (il cosiddetto Bonus IRPEF).

Articolo del:


di Studio Molinaro

L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse