Collare anti-abbaio


L`uso del collare anti abbaio è un reato
Collare anti-abbaio
La Terza Sezione della Corte di Cassazione penale con sentenza n. 3290, resa il 24/1/2018, ha affermato che l’uso del collare anti abbaio integra il reato di cui all’art. 727 c.p. ("abbandono di animali").

La Corte ha ritenuto che detto strumento costituisca una forma di addestramento basata solo su stimoli dolorosi (scosse elettriche), idonei ad incidere sulla integrità psico-fisica dell’animale.

Per la configurazione del reato si considerano maltrattamenti non solamente i comportamenti che possano offendere il comune sentimento di pietà e di mitezza verso gli animali, stante la crudeltà dei comportamenti medesimi, ma altresì ogni altra condotta che procuri dolore e afflizione, gravando sulla sensibilità dell’animale.

Nel caso esaminato, l’agente teneva i cani chiusi in un recinto, con collare anti-abbaio funzionante in via permanente.

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di Avv. Gianna Manferto

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