Combattere per crescere, far crescere e sostanzialmente crescere

Dopo Fineco: “Se il Cliente non investe gli si chiude il conto" ora, è il turno di Unicredit: un po’ come una palla di neve che rotola giù crescendo sempre più acquistando velocità. Ecco la valanga è già partita e non è ancora destinata a fermarsi ma la sua corsa è su un crinale sempre più ripido che coinvolgerà sempre più banche. Quasi, sicuramente quelle che non desiderano fondersi con altre, contribuendo a realizzare le corrette necessarie economie di scala e la regolare crescita, senza coinvolgere i risparmiatori molti dei quali, oggi, a causa delle numerose chiusure dovute all’emergenza sanitaria sono confusi e frastornati, quindi, restano sui conti correnti vittime dell’altro nemico dei loro soldi. Infatti, è prossimo il ritorno dell’inflazione che, si sa, è sempre posteriore alla crescita del mercato. I mercati finanziari infatti hanno cominciato a recuperare.
Temo che nelle prossime settimane si vedranno altri danni ai risparmiatori che ostinati non chiudono le posizioni di cui non sono contenti perché ancora sperano invano di rientrare di quanto sono stati succhiati.
Infatti, se le banche arrivano a tanto è perché sono costrette dalla contingenza economica, così come è stato giustificato da Unicredit, tuttavia, resta aperto il principale argomento che mai deve mancare in nessun settore, quello relativo alla relazione con i clienti, ovvero una relazione tradita, una relazione privata del dialogo che dovrebbe avvicinare le parti rinforzando la fiducia che non può mancare, invece, ora relazione e fiducia si sono allontanate e si stanno allontanando.
Il “cliente che non investe e lascia i soldi nel conto corrente” non può assolutamente essere individuato come un peso di bilancio perché il cliente è, invece, sempre in ogni settore, il fattore di sviluppo e crescita. Lo sviluppo dei clienti, il lavoro “sano” del consulente finanziario rappresentano la crescita dell’azienda non un macigno.
Il cliente non è l’anello negativo e debole della catena finanziaria e, insieme al consulente finanziario corretto il quale rappresenta l’anello forte che unisce i clienti alla banca veramente solida che non considera i clienti un peso, ma è l'elemento di forza.
Non sono un follower di Amazon e tanto meno di Bezos ma riconosco che non è necessario essere follower per riconoscere ciò che giusto e valido per il mercato sintetizzabile nella seguente frase dello stesso Jeff: “L’ossessione del servizio adeguato al cliente è quanto mi ha permesso di diventare quello che sono diventato”.
Dunque, l’ossessione per il cliente, non il cliente come un peso. Spero che i correntisti delusi da Unicredit, Fineco, prendano la loro forza non per lamentarsi e fare guerra alle banche. Lamenti e guerre non fanno che accentuare i problemi non a risolverli. Come tante altre aziende, esistono banche, ove la persona è ancora, e lo sarà sempre, il fattore esponenziale principale per crescere, far crescere e crescere.
Per tale obiettivo di crescita occorre imparare ad assumere l’atteggiamento di essere sempre e continuamente una start-up. Certo, non è facile mantenere il medesimo comportamento iniziale quando ormai si è grandi con impegni maggiori rispetto a quelli dell’essere piccolo, ma è fondamentale riuscirci.
Gli aspetti fondamentali dell’atteggiamento appena consigliato si possono sintetizzare nei seguenti punti:
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Avere una vera e propria attenzione al Cliente e alle sue esigenze: riuscire ad attuare la relazione concreta, il dialogo, il reciproco ascolto;
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Essere scettici nei confronti delle deleghe. Infatti, la crescita delle imprese implica la tendenza a delegare in molte forme e misure ma è pericoloso. Per esempio, le grandi imprese ricorrono spesso alle ricerche di mercato. Ma liberi professionisti, inventori e sviluppatori capiscono bene i loro clienti perché spendono le loro energie per sviluppare l’idea al fine di trovare la soluzione alle richieste del mercato. Dunque, qualunque tipologia di imprenditore deve capire il cliente, avere visione e amare la sua attività. Test e ricerche di mercato possono aiutare l’imprenditore, però, mai senza l’esperienza diretta con il cliente che inizia con il cuore, l’intuito, la curiosità, il gioco, lo stomaco e il gusto. Insomma, mai con un sondaggio;
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Essere attenti alle mode, ricordare che troppe novità sono soltanto mode che durano da uno a tre mesi e poi crollano e vengono dimenticate. Le vere passioni, invece, non sono mode ma elementi importantissimi che durano anni se e solo se vengono sostenute attraverso sicurezza e solidità concrete;
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Essere veloci e avere coraggio a dire anche quello che la gente non vorrebbe sentire ma che alla fine è quello che poi la medesima gente segue sopportando maggiori costi perdendoci ancora di più che se avesse cambiato;
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Tenere presente che da sempre sul mercato si parla dei vincitori non dei perdenti, e i vincitori non parlano delle loro disfatte o fallimenti subiti, poiché, comprensibile anche, preferiscono discorrere di ciò che la gente piace udire al fine di conquistare il podio, mentre quelli ormai usciti avevano a loro volta portato risultati non vincenti ma comunque buoni risultati solo che il mercato non li ha neppure voluti ascoltare. Si, dobbiamo armarci noi e imparare a trovare e conoscere ciò che il mercato non vuole farci conoscere perché non gli conviene ma converrebe a noi.
Pertanto, se qui mi hai trovato e letto, posso interpretare la tua ricerca come il desiderio di evadere da ciò che non funziona o che, anche tu, almeno in parte, concordi con la necessità di fondamenta solide per sopravvivere e costruire.
Ti chiedo di attivare la Consulenza con me incontrandoci di persona o vis-à-vis ancora l’unica modalità e forse mai in via di estinzione, per effettivamente approfondire la conoscenza necessaria per le nostre cose importanti quali la Famiglia, il Lavoro, il Fabbisogno quotidiano, il Risparmio, gli Investimenti, il Tempo.
Ringraziandoti anticipatamente per avermi letto spero veramente di incontrare, vedere il volto, sentire o ascoltare la voce dei miei lettori.
Un piccolo passo per un grande obiettivo: crescere!
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