Come arredare la cameretta dei bambini per un ambiente che cresce


Come arredare la cameretta dei bambini: tra mobili evolutivi, soluzioni salvaspazio e sostenibili, scelte cromatiche, sticker e illuminazione
Come arredare la cameretta dei bambini per un ambiente che cresce

8 anni fa aspettavo la mia prima bambina. Si dice che ogni futura mamma, e con un po’ più di ritardo anche ogni futuro papà, ad un certo punto della gravidanza senta il bisogno di costruire il nido. Nasce così l’esigenza di pensare al luogo dove quella creatura verrà accolta ed ecco che parte la corsa ad informarsi, studiare, cercare la soluzione più adatta. Si pensa che sia sufficiente comprare un lettino e un armadio, a volte un fasciatoio. E’ successo anche a me e in quel momento ha prevalso il mio “progettare”, il mio guardare avanti, oltre l’esigenza immediata e con uno slancio verso il futuro.

E’ risaputo che il mondo dei bambini è fatto di una miriade di oggetti che ci vengono proposti come indispensabili anche se il loro utilizzo è magari limitato a pochissimo tempo.

Quando mi affacciai al mondo dell’arredo di infanzia capii velocemente che alcuni degli oggetti che venivano considerati dei must have avevano una durata davvero limitata nel tempo. Ciò causò in me da un lato repulsione e dall’altro sconforto perché se quegli oggetti erano davvero indispensabili io li dovevo avere. Pensare, però, a comprare oggetti da usare solo per pochi mesi e poi da dover accantonare o peggio ancora buttare non era certamente la soluzione giusta.

Cercavo qualcosa che nel tempo si potesse riutilizzare, trasformandolo in qualcosa di diverso, adattandosi così alla crescita del bambino. In mio soccorso sono arrivati gli arredi evolutivi, che nel mondo dei bambini sono innumerevoli e permettono di avere oggetti che mutano. 8 anni fa non erano moltissimi ad avere queste caratteristiche, oggi ci sono molti più arredi pensati per crescere con il bambino. Hai mai pensato che un lettino possa diventare scrivania? O che il fasciatoio possa diventare una cassettiera? Ebbene è possibile e se si studia bene la disposizione della stanza potrai ottenere un ambiente in grado di accompagnare il bambino in ogni fase della sua crescita.

Pensa a quanto ciò impatta sul tuo portafoglio, grazie al risparmio dovuto all’acquisto di un unico oggetto. Ma pensa soprattutto all’impatto sull’ambiente: risparmio di materia prima, riduzione di emissioni per il trasporto, riduzione dei rifiuti. Tutto ciò non ci può lasciare indifferenti quando stiamo mettendo al mondo un bambino.

Altro aspetto di cui tenere conto è il tipo di materiale con cui sono costruiti gli arredi, specie quelli delle camerette dei bambini. Ci sono materiali nobili, naturali, atossici che sono indubbiamente da privilegiare perché l’ambiente sia sano e non vi siano componenti che generano inquinamento interno.

Devi anche avere una visione a lungo termine, conoscere quali sono le necessità di un bambino nelle diverse fasi della sua crescita e prevederle. In una parola: affidarti ad un professionista che ti accompagni a progettare il giusto spazio. Progettare un ambiente fluido che si evolva richiede la conoscenza delle caratteristiche specifiche necessarie in ogni fase della vita di un bambino, capire la giusta collocazione degli arredi nello spazio per ottimizzarlo esaltandone le caratteristiche peculiari. Lo spazio arredato deve dialogare con la luce, opportunamente disposta, con gli impianti (elettrici, di riscaldamento, il collegamento internet, ecc…) adatti alle necessità della fase di crescita e adattabili nel tempo al mutare della funzione.

Capita, quando ti adatti ad un ambiente non studiato nei minimi dettagli, di trovarti con l’illuminazione disposta nel modo sbagliato che genera abbagliamento, collocazione degli schermi non ottimali, impianti di riscaldamento che generano spazi non confortevoli (troppo caldi o troppo freddi) o correnti d’aria che creano zone non confortevoli. Camerette umide o troppo secche possono causare problemi di eccessiva sudorazione, problemi respiratori. Quando progettiamo, e ancor di più quando lo facciamo per i bambini, dobbiamo innanzitutto mettere al centro il benessere delle persone che vivranno in quegli spazi.

Particolare non di poco conto sono i colori da privilegiare per le finiture, siano esse arredi, tendaggi, tappeti, complementi, ecc… La stanza deve essere innanzitutto un luogo dedicato al riposo.

Scegliere il giusto colore, il tono adatto, la composizione deve avere come obiettivo prioritario quello di facilitare il riposo. Ma una stanza per bambini deve avere anche elementi vivaci, colorati, capaci di attrarre l’attenzione e stimolare la curiosità. Come far combaciare queste due esigenze?

Vanno individuate delle zone specifiche all’interno dell’ambiente e ciascuna di esse deve avere una sua funzionalità. Si può creare una zona relax con colori più tenui e rilassanti, una zona gioco con elementi colorati e vivaci, uno spazio lettura con la giusta illuminazione, una sedia o un cuscinone e una libreria bassa. Affinché le scelte possano evolversi nel tempo mutando al crescere del bambino l’utilizzo di complementi di arredo e di sticker colorati è una soluzione da prendere in considerazione.

Arredare la stanza di un bambino è creare il suo piccolo mondo. Progettarlo è guardare oltre al bisogno di oggi, prevedendo anche quello di domani.
 

 

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di arch. Marta Riccadonna

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