Come costituire una StartUp: i passi da fare


Guida pratica alle scelte da compiere nel momento di ideazione e costituzione di una StartUp
Come costituire una StartUp: i passi da fare
Ecco i passi da intraprendere per mettere in pratica la propria idea d'impresa e farla divenire di successo
Scelta del mercato, del tipo di prodotto che si intende produrre e valutazione del possibile range di clientela, nonché se vi sono possibili prodotti derivanti dall'uso di opere dell'ingegno (marchi, brevetti, disegni, modelli di utilità), valutare se siano brevettabili o meno. La brevettabilità di un prodotto, o la registrazione del marchio, aumenta e di molto il valore di mercato di un azienda, generando maggior interesse da parte degli investitori. Tale ultimo fattore dipende anche dalla corretta scelta del mercato di riferimento: un mercato troppo ristretto o già inflazionato difficilmente consente margini di crescita tali da consentire cospicui guadagni e/o attrazione di capitali dall'esterno.
Scelta della compagine sociale, anche in virtù dell'attività che si vuole svolgere, in quanto alcune attività necessitano di speciali figure dotate di propri titoli.
Effettuare un business plan in cui si tenga conto del fabbisogno finanziario dell'azienda alla luce di quelli che sono i mezzi e gli strumenti necessari per il corretto svolgimento dell'attività economica che si intende intraprendere.
Valutare se l'attività richieda autorizzazioni, licenze e concessioni e, se sì, considerare l'impatto economico e tempistico che tali pratiche richiedono per l'ottenimento.
Accordo d'investimento, patti parasociali e Statuto. L'accordo d'investimento consiste in un documento di natura contrattuale, in cui i futuri soci e gli investitori enucleano le caratteristiche essenziali della loro partnership, avuto riguardo ai finanziamenti, alla disponibilità dei diritti di privativa industriale, al ruolo che ciascuno dei soggetti coinvolti avrà nell'ambito della governance della società in corso di costituzione. Lo Statuto stabilisce diritti ed obblighi in capo ai singole soci ed è, legalmente, la legge interna che governa l'andamento della società. Deve essere iscritto a Registro Imprese e la sua iscrizione genera una presunzione di conoscenza in capo ai terzi.
Scelta del tipo di società. L'articolo 25 del D.L. n. 179/2012 prevede che la startup sia costituita in forma di società di capitali, anche in forma cooperativa, le cui partecipazioni non siano quotate su un mercato regolamentato o su un sistema multilaterale di negoziazione. Una prima possibilità è costituita dalla S.r.l., tipo societario che si contraddistingue per una grande flessibilità e per un risparmio dei costi: non richiede il collegio sindacale (se non in caso di bilancio consolidato) e il capitale minimo è pari a 10.000,00 euro. È possibile che la S.r.l., sotto Forma di SRLs (Società a responsabilità limitata semplificata) sia dotata di un capitale anche inferiore a 10.000,00 euro, finanche pari ad 1 euro. In tal caso si applica la particolare disciplina dettata dall'articolo 2463, quarto e quinto comma, c.c. La governance può essere modulata secondo le esigenze particolari, tant'è che in dottrina la SRL viene spesso definita come "la più personalistica delle società di capitali".
La S.r.l.s. può essere costituita solo da persone fisiche, e ciò rappresenta indubbiamente un limite alla libertà di scelta dei partner d'investimento. Costituire una Spa è finanziariamente più complicato e gravoso, dato che viene richiesto un ingente capitale sociale (120.000 euro, 50.000 in alcuni casi) e viene richiesta una struttura organizzativa corposa e cogente.Agevolazioni. La startup costituita in forma di S.r.l. o S.p.A. innovativa si giova anche di un regime agevolato in termini di spese per la costituzione. Rispetto a una società di capitali non innovativa, non sono dovuti l'imposta di bollo (156 euro), i diritti per l'iscrizione al registro delle imprese (90 euro) e la tassa annuale per il registro delle imprese (120 euro). La costituzione della startup innovativa risulta, dunque, perfino più vantaggiosa della costituzione di una S.r.l.s. non innovativa, che si avvantaggia delle prime due esenzioni citate ma non di quella relativa alla tassa annuale.
E' dunque essenziale concentrarsi sulla struttura della società e sulla tutela della proprietà industriale, ricorrendo al supporto di professionisti qualificati, dal commercialista al notaio, dal legale al consulente di proprietà intellettuale. Commettere errori nelle scelte strategiche e di investimento, mancare di un'adeguata tutela per i diritti di privativa industriale, può avere il suo costo, anche notevole e può decretare il fallimento anticipato della vostra idea d'impresa

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di Dott. Alessandro Scavo

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