E.S.G., come essere "Social" per davvero!

Ben ritrovati.
Nel precedente articolo ho cercato di sintetizzare cos’è “l’investimento responsabile”, quali sono le sue principali caratteristiche e, in ultima analisi, come il gestore di patrimoni e il risparmiatore possono indirizzare i capitali per le loro scelte di finanza responsabile e sostenibile.
Per approfondimenti, leggi il mio precedente articolo “L’investimento responsabile”. Cos’è? Perché promuoverlo e valorizzarlo”.
Oggi cercherò di approfondire il tema degli investimenti E.S.G. (acronimo dall’inglese: Enviromental, Social and Governance), vale a dire ciò che attiene a:
“Ambientale”, “Sociale”, “Gestione aziendale/governo societario”.
Il concetto di “Investimento responsabile” ha assunto nel tempo connotazioni e significati via via più rilevanti, infatti, in aggiunta alle iniziali motivazioni di carattere etico, l’inclusione nei processi di investimento di fattori ambientali (Environmental), Sociali (Social) e di governo societario (Governance) ha caratterizzato meglio le finalità e gli obiettivi che ci si prefigge e che sono, per l’appunto, quelli di contribuire principalmente alla risoluzione di problemi sociali ed ambientali.
Non è certo un obiettivo di poco conto!
Ma è proprio così perché, di fatto, si promuovono cambiamenti positivi nella gestione delle attività aziendali. Vediamo come.
Iniziamo con lo spiegare cosa sono i fattori E.S.G. e cosa intendono evidenziare nella valutazione e nell’analisi di una azienda/ente da finanziare.
«Ambientale» (“Environmental”)
Che impatto hanno le attività e i processi produttivi di una impresa sull’ambiente?
Se parliamo, per esempio, di una società produttiva, i suoi processi sono inquinanti?
Che misure adotta per ridurre l’inquinamento e, più in generale, qual è l’impatto che determina su fenomeni quali il riscaldamento globale?
E’ una azienda rispettosa dell’ambiente?
Come viene effettuato lo smaltimento dei rifiuti?
In sostanza, l’analisi ambientale fatta sulla singola azienda si pone l’obiettivo di comprendere come l’azienda stessa impatta sui rischi di cambiamenti climatici, sulle emissioni di anidride carbonica (CO2), sull’inquinamento dell’aria, dell’acqua, sugli sprechi e sulla deforestazione, etc.
«Temi sociali» (“Social”)
In questo ambito vengono considerati i fattori relativi al modo in cui un’azienda tratta i propri dipendenti, fornitori e clienti.
Vengono analizzati, quindi, i temi che includono i diritti umani, le differenze di genere, gli standard lavorativi e, ancora, come viene salvaguardata la salute e il benessere dei propri dipendenti, i rapporti con la comunità civile, la sicurezza dei prodotti venduti, dei dati riservati, la privacy, etc.
«Governance»
In questo ambito si entra proprio nella valutazione della gestione aziendale.
L’impresa presa in considerazione è ben gestita, è ben organizzata?
Come decide la retribuzione dei suoi dirigenti/amministratori?
Come viene valutato il livello di indipendenza dei componenti del consiglio di amministrazione?
Come vengono trattati/considerati gli azionisti di minoranza?
Si vanno, quindi, ad analizzare le pratiche di governo societario, comprese le politiche retributive dei manager, la composizione dei Consigli di Amministrazione, le procedure di controllo, la deontologia professionale delle figure apicali dell’azienda, etc.
La gestione del rischio in ambito E.S.G.
Come abbiamo visto, quindi, l’investimento con finalità E.S.G. comporta, effettivamente, l’approfondimento di tematiche ambientali, sociali e di goverance delle aziende.
In tal modo, oltre alle valutazioni classiche sulla “qualità” dell’azienda, sui rischi finanziari insiti nella gestione della stessa, si potrà ottenere una visione più ampia dei rischi che l’azienda in questione deve sostenere e degli impatti che questi possono generare nella conduzione e gestione aziendale.
La gestione del rischio in ambito E.S.G. richiede evidentemente, da parte delle società di investimento e gestori, una conoscenza e un impegno supplementare, tale da consentire un esame ancora più approfondito per conoscere meglio l’azienda su cui si intende investire.
Proteggendosi dai rischi di cui sopra significa, tendenzialmente, creare maggiore valore per gli investitori, nel tempo.
Obiettivi raggiungibili adottando i criteri E.S.G.
In definitiva, adottando valutazioni con criteri ESG si ottiene il duplice obiettivo di:
• Lato gestore del capitale, analizzare più nel dettaglio i rischi insiti nella gestione aziendale e, quindi, selezionare aziende potenzialmente più sicure e profittevoli
• Lato risparmiatore/investitore, fornire un contributo e un impatto positivo sulla società e sull’ambiente.
Come si può perfettamente immaginare, tutto questo si sposa perfettamente alla tendenza in atto che pone la tutela ambientale quale priorità dei governi, delle società civili e dei consumatori.
La maggiore consapevolezza delle parti in causa, unita alle preoccupazioni legate alla salute e agli evidenti cambiamenti climatici in corso, sostengono una potente azione collettiva mirata a una più elevata protezione dell’ambiente e, in ultima analisi, del pianeta.
Una gestione del risparmio “finalizzata” a questi temi concorre, quindi, a uno sviluppo più sostenibile, nell’interesse nostro e delle generazioni future e ciascuno di noi può certamente contribuire alla riuscita di questo imprescindibile obiettivo. Non perdiamo questa opportunità!
Nei prossimi articoli vedremo come l’investimento socialmente responsabile e i fattori ESG vengono tradotti operativamente dai gestori di patrimoni e con quali diversi processi decisionali vengono indirizzati gli investimenti.
A presto.
"Datemi una leva e vi solleverò il mondo" (Archimede)
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