Come l'inflazione danneggia i tuoi risparmi e i tuoi investimenti


Cos'è l'inflazione e che ripercussioni ha sui risparmi e sugli investimenti. E’ possibile difendere il portafoglio dall’inflazione?
Come l'inflazione danneggia i tuoi risparmi e i tuoi investimenti

Il 2022 non è proprio iniziato nel migliore dei modi….anche sui mercati.

Sono già diversi mesi che sentiamo parlare in modo insistente di inflazione.

Perché è scomparsa per quasi venti anni e adesso torna a fare paura?

In questi anni indietro la globalizzazione, la tecnologia e la demografia hanno tenuto sotto tono l’aumento dei prezzi: l’apertura delle frontiere perché ha permesso di produrre a basso costo nei paesi in via di sviluppo, la tecnologia perché ha disintermediato servizi come banche assicurazioni e catena degli acquisti, la demografia perché la popolazione invecchia e notoriamente sono i giovani che consumano di più e gli anziani anche se consumano, non producono.

Dopo la crisi del 2008, però, la politica delle banche centrali in tutto il mondo, ha riportato  molta liquidità nelle tasche dei consumatori, saltando gli istituti di credito. Inoltre, in questi due anni il Covid-19 ha sconvolto le catene di produzione attraverso i vari lockdown che si sono susseguiti in tuto il mondo, interrompendo gli approvvigionamenti tra paesi in via di sviluppo, che producono, e paesi sviluppati, che consumano.

Gli stabilimenti produttivi sono in parte ritornati in patria, ma costano di più, e questo maggior costo si è ribaltato sul prodotto finale. Questo si vede specialmente nei settori strategici di energia, trasporti, digitale, chip, comunicazione o metalli rari.

Ma cos'è l’inflazione e in quale modo influisce sul nostro patrimonio?
L’inflazione è un parametro che indica l’aumento del livello generale dei prezzi. E’ misurata dall’indice dei prezzi al consumo, il cosiddetto CPI Consumer Price Index, che contiene i prezzi al dettaglio  dei beni e servizi di un paese, compreso il costo delle abitazioni e dei trasporti e dei servizi sanitari.

I fattori che contribuiscono all’aumento dell’inflazione, sono molti, il primo l’aumento del costo delle materie prime.

L’impatto dell’inflazione sugli investitori è duplice:

Erode il potere di acquisto dei risparmi e dei guadagni realizzati sugli investimenti
Quando l’inflazione sale oltre un certo livello, spinge al rialzo i tassi di interesse, innescando il meccanismo di discesa dei prezzi delle obbligazioni.

Che cosa comporta l’aumento dell’inflazione?
I risparmi in giacenza sui conti correnti a interesse zero perdono il loro valore di acquisto, valgono di meno, pertanto se non vengono messi a reddito il loro valore reale diminuirà.

Le obbligazioni a tasso fisso, che pagano cedole periodiche, vedranno diminuire il tasso cedolare nominale. Cioè se un’obbligazione paga il 5% di cedola con un’inflazione al 2%, il tasso reale pagato sarà del 3%.

I prezzi delle obbligazioni a tasso fisso, specialmente quelle a più lunga scadenza, scenderanno in modo inversamente proporzionale al rialzo dei tassi di interesse. In questo modo, o l’investitore sarà costretto a portare il titolo a scadenza per ottenere il rimborso di quanto investito, oppure in caso volesse vendere il titolo prima della scadenza, subirà senz’altro una perdita sul capitale investito.

L’aumento dell’inflazione è un fenomeno da tenere seriamente in considerazione, soprattutto per gli investitori con profili di rischio più prudente, coloro che per definizione avranno importanti somme in liquidità e investite in strumenti più prudenti, come le obbligazioni.

E’ possibile difendere i risparmi e il portafoglio dall’inflazione?
Certamente.

Per l’aspetto dell’erosione del potere di acquisto delle somme detenute in liquidità, sarà sufficiente impiegarle in strumenti che assicurino un interesse almeno superiore al tasso di inflazione.

Per l’aspetto della protezione della parte obbligazionaria del portafoglio, vi sono diverse tecniche di protezione:

In sede di costruzione di un nuovo portafoglio, basterà prediligere obbligazioni a tasso variabile o inflation linked (il cui rendimento è legato all’inflazione), fondi comuni di investimento a bassa duration, oppure abbinare agli altri titoli strumenti di protezione.

In sede di ribilanciamento di un portafoglio già esistente si dovrà invece provvedere ad abbassare la duration del portafoglio.

Può apparire complicato, ma questi ribilanciamenti possono essere fatti con facilità e spesso a costo zero affidandosi ad un professionista.

Sai quantificare la perdita che potrebbe subire il tuo portafoglio se l’inflazione si attestasse ai livelli attuali anche nei prossimi 12/18 mesi?
Vorresti sapere se il tuo portafoglio corre il rischio di perdere valore e come (e a quale prezzo) è possibile attuare una strategia di protezione dall’inflazione?
Mi occupo di investimenti da oltre 10 anni, insieme ai miei clienti abbiamo vissuto altri periodi con inflazione alta o in salita, per periodi più o meno lunghi. Posso aiutarti. Contattami per fissare un appuntamento.

Orsola.rea@chebanca.it

Tel. 331 84 20067

Articolo del:


di Orsola Rea

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