Come nella favola di Cenerentola?
La fiaba di Cenerentola viene considerata la fiaba più famosa o forse la fiaba che riscuote più consensi tra i bambini e tra gli adulti, ma ha ancora un senso leggere ai bambini questa favola dal momento che oggi le famiglie con “matrigne, patrigni e fratellastri” rappresentano un fenomeno in costante aumento? Leggere ai bambini una favola che tende a mostrare i personaggi per il loro comportamento “cattivo e streghesco” e a suscitare in loro sentimenti negativi di rabbia e astio contro delle figure, che non sono certamente buone, è opportuno? Gli stereotipi che si sono creati attorno alla figura del genitore acquisito sono reali - nel senso che se non c’è un legame biologico non si può creare un vero legame affettivo tra genitore acquisito e figlio della propria/proprio partner- o sussiste ancora una intolleranza culturale verso i nuovi arrivati e verso le seconde nozze? Le famiglie “patchwork”, ricomposte o allargate, sono una realtà attuale della nostra società e con la quale bisogna imparare a conviverci tutti, forse ai bambini bisognerebbe far giungere un messaggio di tipo diverso a patto che, la fiaba di Cenerentola, non voglia mostrarci un tipico esempio di dinamica famigliare per poi lanciarci un messaggio preciso, una forma d’insegnamento. Quello della fiaba è un tipico quadro di una famiglia ricomposta o allargata - famiglia cioè che è formata da partner con figli avuti in una precedente relazione a cui possono aggiungersi figli nati dalla nuova unione - non mancano infatti: la matrigna, le seconde nozze del padre, le sorellastre. A vivacizzare il quadro: la rivalità e la gelosia fraterna, la preferenza affettiva, la rabbia, la frustrazione, l’assenza del padre, i conflitti irrisolti. La fiaba ci mostra quelle che sono le difficoltà e i problemi tipici delle famiglie ricomposte o allargate per poi offrirci uno spunto di riflessione: “Le difficoltà, gli ostacoli, le avversità, fanno parte della vita, sono necessarie per poter crescere, ma sta a noi superarle non facendoci travolgere, come vittime inesorabili del proprio destino. I nostri occhi dunque dovrebbero abituarci a guardare oltre quello vediamo: a trasformare le energie negative in positive, a non arrendersi mai alla condizione e a continuare ad avere fiducia nel futuro, è proprio ciò che ha fatto Cenerentola. Quella di Cenerentola è certamente una fiaba, ma può rappresentare un esempio di come spesso nelle famiglie allargate si vivano dei conflitti, anche molto forti, senza sapere che in essa si possono racchiudere delle grandi risorse ed elementi di ricchezza per tutti i componenti: abitudini, tradizioni, modelli e storie diverse dalla propria. In una situazione particolarmente complessa, come quella delle famiglie allargate, è necessario essere estremamente prudenti, adottare cioè tutte le misure che possano tutelare non solo i figli da possibili conflitti con il nuovo partner, ma anche da conflitti e gelosie che possono insorgere tra ex coniuge e nuovo partner o tra fratelli e sorelle acquisiti. E’ importante che i precedenti rapporti coniugali siano stati adeguatamente rielaborati e si siano chiusi con buoni accordi, che la nuova relazione si sia consolidata, che il nuovo partner prima di pretendere il rispetto di determinate regole dai figli acquisiti sappia che possono venire da regole, abitudini, orari diversi. Bisogna procedere per gradi perché se non vengono stabiliti ruoli, incombenze e confini e se non si ha una certa dose di pazienza è normale che poi sorgano dei conflitti.
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