Come organizzare una ristrutturazione


Stabilire un bilancio preventivo e difendersi dagli invasori
Come organizzare una ristrutturazione
Prevedere significa economizzare. Ciò non vuol dire che occorra paralizzare le cose per l'eternità. Come un abito nuovo, l'appartamento guadagnerà a essere "rodato" ed è bene riservarsi dei piccoli margini per sviluppare i dettagli: una sistemazione graduale consente questa elasticità senza pesare sul bilancio. Si dovranno forse intraprendere lavori più o meno lunghi; alcuni saranno decisi subito, altri saranno il frutto dell'esperienza.
Quale che sia l'importanza di questi lavori, bisogna seguire un ordine logico di precedenze, richiedere preventivi mettendo in concorrenza le varie imprese (le differenze di prezzo sono spesso considerevoli), diffidare degli artigiani portentosi (che lavorano nei "ritagli" di tempo e vi piantano in asso), degli arredatori dilettanti senza esperienza, di certi "servizi-arredamento" il cui unico scopo è quello di indurci ad acquistare mobili.
Occorre fornire agli imprenditori informazioni molto precise su pianta con schizzi possibilmente quotati, scegliere forniture e apparecchi sui cataloghi, farsi confermare per iscritto preventivi e termini di consegna. E non toccate i muri maestri (finestre, muri esterni, muri portanti, WC, condutture e canalizzazioni) senza aver prima chiesto l'autorizzazione alle autorità competenti, all'amministrazione o al proprietario dello stabile, a seconda dei casi. Oppure consultare l'azienda elettrica, quella del gas ecc.. Ma prima di tutto bisogna conoscere le insidie e imparare a superarle, apprendere le astuzie, i segreti e le tecniche da cui dipende il comfort, e inoltre bisogna essere capaci di definire l'atmosfera in cui ci piacerebbe vivere.
COME PROTEGGERSI DAL FREDDO E DAL CALDO
Non è possibile vivere bene in un appartamento in cui vi siano correnti d'aria, mal riscaldato d'inverno o soffocante d'estate, rumoroso o in cui ristagni la puzza di fritto. La soluzione di questi problemi deve essere presa in considerazione prima di iniziare i lavori di sistemazione, perchè la pianta dell'appartamento viene condizionata dall'installazione delle apparecchiature occorrenti.
Come prima operazione bisogna dunque convocare gli specialisti e chiedere il loro parere. Non respingere a priori questa o quella formula sulla base di consigli racimolatio qua e là. Al giorno d'oggi le opinioni sono ben presto sorpassate. Il riscaldamento elettrico o a pannelli solari, troppo oneroso ieri, piò essere una soluzione conveniente oggi, grazie ai progressi della tecnica. L'aria condizionata, che era un lusso inaccessibile, offre oggi apparecchi abbordabili. Prima di tutto, dunque, informarsi.
LA SUCCESSIONE DEI LAVORI
Da quale parte cominciare quando darete il via ai lavori o alla sistemazione della casa?
Prima di tutto, il muratore, per i buchi nei muri, l'eliminazione o la costruzione di pareti divisorie, poi l'idraulico che si occuperà degli impianti sanitari, dei lavelli, dell'allacciamento della lavatrice, ecc., seguito dal piastrellista che si occupa dei rivestimenti a parete e dei pavimenti, dal falegname, dall'elettricista, che fornisce e installa gli apparecchi e le prese della corrente elettrica. Seguiranno l'imbianchino che intonaca, imbianca, applica la tappezzeria. Infine, per ultimo il tappezziere per la messa in opera delle carte da parati e delle tende.
I problemi speciali, come il riscaldamento, l'isolamento acustico e termico, l'aria condizionata, le tapparelle pesanti, devono essere affrintati prima di ogni altra cosa, in modo che gli specialisti possano intervenire a tempo debito secondo la soluzione prescelta.
Non si tratta di una cosa semplice perchè tutte queste categorie di lavoratori devono essere ben coordinate, se si vuole un lavoro ben fatto: così, per esempio, l'elettricista dovrà incassare i suoi tubi e non potrà terminare l'installazione fino a quando il muratore non avrà terminato il suo lavoro. Lo stesso vale per il riscaldamento, gli apparecchi sanitari da incassare, ecc. Questa supervisione richiede tempo e una certa competenza. può essere più economico farsi aiutare da un professionista.
A chi rivolgersi?
Direttamente agli artigiani. se si è decisi ad assumersi il ruolo di maestro di bottega, a un impresa che coordini i lavori sotto la vostra direzione, a un architetto d'interni o un arredatore di professione che può consigliarvi dall'inizio e assumere per voi la direzione degli operai, necessariamente a un architetto quando i lavori interessano le strutture, i muri maestri esterni, la solidità della costruzione.

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di Arch. Mariaelena Zita

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