Come sentirsi a casa con un arredo “sartoriale” su misura


La sartoria di interni è la capacità di personalizzare uno spazio anonimo. L’architetto-sarto dà identità allo spazio domestico e propone anche un arredo su misura
Come sentirsi a casa con un arredo “sartoriale” su misura

Capita spesso che quando si ristruttura un appartamento o si compra casa ad un certo punto si pensi a quale arredo sarà il più appropriato per personalizzare gli spazi dell’appartamento.

Allora presi da una sorta di “horror vacui” capita di volteggiare tra negozi di arredo, affascinanti showroom di design ed immagini sul web accattivanti che ti promettono oggetti “virtuali” meravigliosi a prezzi imbattibili. In questo turbinio a volte capita di perdere la bussola e l’obiettivo principale.

Se dobbiamo vivere un paio d’anni in un appartamento “di passaggio” varrà la pena prendere degli arredi commerciali a basso costo, ma se abbiamo programmato di passare buona parte della nostra vita futura nella nostra casa forse vale la pena volersi un po’ di bene... Allora la constatazione che verrà spontanea in molti casi è: ci rivolgiamo ad un architetto? E’ una buona idea? Ma perché spendere dei soldi in più per pagare un professionista?

Tutti abbiamo fatto l’esperienza di partecipare in prima persona o come invitati ad un evento particolarmente significativo per la nostra vita. Spesso quando c’è questa occasione speciale cerchiamo un abito speciale e capita di rivolgersi ad un sarto che può darci dei consigli e confezionarci un vestito tutto per noi, su misura; ovvero un abito che sentiamo perfettamente adatto alla nostra personalità o al nostro corpo, qualcosa che è unico e diverso dagli altri, proprio perché realizzato con cura e attenzione, proprio per noi.

Analogamente per la nostra casa, nuova o da ristrutturare, desideriamo tutti, non un luogo anonimo racchiuso da muri, pavimenti e soffitti, ma uno spazio dove sostare che rifletta la nostra personalità, le nostre abitudini, i nostri gusti e il nostro modo di essere. Solo allora sentiremo che la casa è uno spazio intimamente nostro, perché è un luogo personalizzato dove stiamo bene.

Questo luogo di “ben-essere” ci aiuta a vivere meglio, perché lo star bene facilita il rapporto con le persone con cui condividiamo la vita: la nostra famiglia, i nostri affetti, le persone più care.

Quindi, tornando alla domanda iniziale, ecco che l’architetto di interni può essere veramente una risorsa straordinaria, perché come il sarto, può realizzare uno spazio su misura.

Ascoltando attentamente il cliente, procede a svelargli poco a poco la ricchezza di uno spazio personalizzato, andando oltre i muri spogli di un luogo inizialmente anonimo. L’architetto mette in atto una magia: vede e prevede come lo spazio vivrà con luci, misure, tagli, sagome che ora non ci sono ancora, ma sapientemente inscritte e disegnate si sveleranno, riverberando nell’animo del cliente che abiterà lo spazio.

Una volta individuato uno o più temi, l’architetto-sarto rilega gli spazi con coerenza usando un sottile “file rouge”. Un colore, un materiale, la luce o una forma possono essere scelti come elementi tematici dominanti di un progetto, mentre lo stile di un lavoro può adattarsi a seconda delle esigenze e degli obiettivi da perseguire nella personalizzazione di uno spazio. Fino a disegnare gli arredi con un'attenzione e cura del dettaglio sempre coerente con lo spazio in cui si inserisce, come parte del tutto.

Un’esperienza di benessere per la vita.

L’arredo disegnato su misura e realizzato da artigiani, oltre ad essere un elemento di qualità, in quanto unico, è anche accessibile, con costi contenuti rispetto ad arredi di design presenti sul mercato. In altre parole, grazie a questo e al gesto dell’architetto-sarto, lo spazio domestico diventa parte di noi, specchio della nostra personalità rivelato dallo sguardo lungimirante dell’architetto e dalle mani sapienti di chi poi lo realizza.

Quindi, caro lettore cosa aspetti, partecipa a questa magia e rendi reali i tuoi sogni che sono desideri di felicità e per questo sono a un passo dall’essere tramutati in realtà.

 

Articolo del:


di Arch. Angelo Cipriano

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