Come uscire dalla crisi aziendale
LE IMPRESE USCIRANNO DALLA CRISI: il caso di Adriano Olivetti e del giovane Leonardo Del Vecchio
Una cosa è certa: è strano parlare di opportunità in un periodo di forte crisi!
Un evento o un dato di fatto, un periodo difficoltoso può rappresentare una grandissima rovina o una grandiosa opportunità. Dipende da che lato si guarda.
E tu da quale lato lo guardi?
Riflettendo proprio sul lato da cui si guardano le cose, la mia attenzione si è soffermata sulle imprese, non solo italiane, che a causa emergenza sanitaria hanno subito una forte diminuzione di produzione e di fatturato (c.d. shock imprenditoriale).
Come possiamo uscire da questa crisi, ripartendo con positività e la necessaria determinazione?
E’ POSSIBILE con una revisione costante del nostro operato, sia come persone sia come imprenditori.
Seduta sul mio divano, costretta alla chiusura forzata familiare, ho pensato e riflettuto al fatto di come un evento improvviso, una forza esterna su cui non possiamo esercitare il controllo, possa influire sulla gestione della vita di una persona, e anche di un’azienda.
Facciamo ordine.
Cosa significa crisi?
La parola crisi deriva dal greco e significa Separo.
Di fatto la crisi è un momento di mezzo tra un prima e un dopo, un momento in cui un equilibrio si spezza e crea la necessità di un cambiamento. Si parla in tal senso di imprese e persone resilienti.
A questo punto cosa ti potresti chiedere: io sono una persona resiliente? E…quali sono le imprese resilienti?
Tutte le imprese resilienti sono quelle che hanno la capacità di valutare il momento di passaggio e generare da questo un cambiamento; sono tutte quelle che abbracciano il cambiamento e generano da questo nuovi progetti; sono tutte quelle che, analizzano oggettivamente la propria realtà di vita e di crescita e studiano nuovi piani di sviluppo e difesa.
Come definire la le imprese resilienti.
Le imprese resilienti sono definibili con 3 aggettivi: RAPIDE, ROBUSTE E INTRAPRENDENTI.
Sono rapide perché sono costituite da persone capaci di intervenire subito dopo il verificarsi dello shock, che hanno la capacità e la forza di prendere decisioni con poche informazioni, con molta pressione, ma decisioni necessarie.
Sono robuste perché sono in grado di far leva su tutte una serie di risorse nascoste (e non solo economiche) che sono dentro l’azienda o dentro le persone o dentro la famiglia; parlo, in particolare della risorsa fondamentale, che troviamo nella nostra testa: senso di volontà, caparbietà, forza e determinazione della figura “imprenditore” o “titolare di azienda”.
Sono intraprendenti perché sono capaci di prendere decisioni inedite e far nascere da queste nuovi progetti e piani di sviluppo.
Tutte le imprese italiane sono imprese resilienti. Permettetemi di affermarlo!
In nessun altro Pese del mondo esistono imprese come quelle italiane; in nessun altro paese esistono imprenditori capaci di generare dal momento di crisi nuovi strategie al fine di progettare un cambiamento.
Pensate ai grandi italiani della Storia imprenditoriale italiana; mi vengono in mente due grandi imprenditori Adriano Olivetti e Leonardo Del Vecchio.
Adriano Olivetti nasce nel 1901, dopo essersi laureato in chimica industriale, inizia a lavorare come operaio nell’azienda del padre. Dopo un periodo vissuto negli Stati Uniti, torna in Italia, nel periodo più difficoltoso durante il quale imperversa in tutto il Mondo l’incubo della seconda guerra mondiale. In questo periodo, da ingegnere eclettico e personalità estrosa, ha spostato la sua attenzione sulla scrittura. Ha dato vita così a un Nuovo Progetto, completando la scrittura del Suo libro “L’ordine politico delle comunità” e fondando nel 1947 la rivista Comunità. La sua intraprendenza, robustezza (nel senso di forza di volontà) hanno generato nella sua testa l’esigenza di un cambiamento, che in maniera altrettanto rapida ha trovato la sua realizzazione.
L’esempio di Olivetti è di stimolo per tutti. La capacità di generare un cambiamento, in un periodo difficile come questo, è necessaria e deve essere coltivata. Solo se sappiamo adattarci ai cambiamenti sociali, economici e storici possiamo sollevarci e uscire VINCENTI!!!
Un altro imprenditore di cui vorrei parlarvi è quella di un altro italiano: Leonardo Del Vecchio, ultimo di quattro fratelli e figlio di un venditore ortofrutticolo del mercato di Barletta. Rimase orfano in giovane età e la sua infanzia la trascorse in orfanotrofio.
Appena maggiorenne iniziò a lavorare presso una fabbrica di incisioni metalliche ed appena ventitreenne decise di aprire una piccola bottega in cui iniziò a creare, artigianalmente, montature di metallo.
Ecco come si coglie un’opportunità!
Quella bottega ha dato vita a quello che oggi conosciamo come l’impero di Luxottica, concorrente spietato di aziende come Ray-Ban e Oakley. Del Vecchio è oggi uno degli uomini più ricchi, con un patrimonio di 15,3 miliardi di dollari, ed è un uomo che si è realizzato con impegno e passione da solo, senza l’aiuto di nessuno, partendo da zero e restando ligio alle leggi italiane:
«Ho fondato tutta la vita sui valori veri: sono la cosa più importante. Sono la dimostrazione che si può fare impresa in Italia ed essere onesti allo stesso tempo. Certo, a nessuno piace pagare le tasse. Ma a me piace fare sonni tranquilli».
Fare sonni Tranquilli significa certamente NON FARSI TROVARE IMPREPARATI, ma costruirsi un sistema di controllo e di gestione aziendale che possa essere, allo stesso tempo, di successo e stabilità. A questo proposito vi mostrerò come fare nelle prossime news e articoli.
Leggetemi!
I cambiamenti rendono necessario sempre una revisione di quanto è stato fatto fino ad adesso. E’ necessario soffermarsi e porsi delle domande:
Come ho gestito la mia attività?
Dove ho sbagliato, se ho sbagliato?
Perché mi trovo in situazione debitoria? Dove posso migliorare e gestirmi?
Ecco la necessità di pianificare una strategia di gestione e tutela efficace (c.d. paracadute fiscale e tributario). Occorre pianificare i costi di gestione e il loro rapporto con i benefici (e la produttività dell’azienda).
Occorre Verificare il target di clienti, la loro percentuale di forza nel mercato.
Occorre analizzare l’ampiezza di mercato sul quale intendo lavorare.
Posso e su cosa posso risparmiare?
Iniziamo da qui. Ponetevi tali domande e riflettete su di voi.
Tutte queste domande se analizzate con competenza e professionalità possono farvi diventare imprenditore RESILIENTE vincente.
Vi aspetto con i prossimi articoli!
Dott.ssa Silvia Fiorentini
Articolo del: