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La conciliazione monocratica nelle controversie di lavoro


La conciliazione monocratica è uno strumento che ha il lavoratore per redimere eventuali controversie con il datore di lavoro
La conciliazione monocratica nelle controversie di lavoro

 

La conciliazione monocratica è uno strumento che ha il lavoratore per redimere eventuali controversie con il datore di lavoro sia in materia di previdenza sociale (contribuzione), che retributiva, economica, prevista dall'art. 11 D.LGS. n. 124/2004. Vi sono due tipologie di conciliazioni: preventiva e contestuale.

1.     La conciliazione preventiva è quella che attiva il lavoratore quando ritiene che sia stato leso un Suo diritto.

2.    La conciliazione contestuale viene attivata dall'ispettore nel corso di un accesso ispettivo, e può essere attivato solo con il consenso sia del datore di lavoro che del lavoratore.

Noi analizzeremo, in questa sede la prima ipotesi, precisamente quella che si attiva quando il lavoratore si rivolge all'ITL per trovare una soluzione conciliativa ad un eventuale contenzioso che il lavoratore ha con il datore di lavoro.

Nel momento in cui arriva la denuncia del lavoratore all'ITL, l'istituto provvede a nominare un ispettore che seguirà il lavoratore per redimere la controversia con il datore di lavoro.

Solitamente questa è una conciliazione che viene preferita anche dal datore di lavoro per chiudere eventuali contenziosi in via stragiudiziale, che potrebbe sfociare in un eventuale contenzioso giudiziale con aggravio di costi.

La Conciliazione monocratica deve avere ad oggetto aspetti esclusivamente inerenti al rapporto di lavoro subordinato e deve riguardare:

1.    I diritti patrimoniali dei lavoratori;

2.    Il mancato rispetto della normativa previdenziale.

Dall'esame della richiesta di intervento le parti vengono convocate e, in quella sede, si cercherà di addivenire ad una risoluzione della controversia con la manifestazione di un accordo tra le parti riguardo la natura, durata, modalità di svolgimento del rapporto di lavoro; il verbale dovrà evidenziare le singole voci e definire correttamente il debito previdenziale e retributivo da corrispondere al lavoratore, le modalità e tempi di corresponsione delle somme dovute al lavoratore e termini per la corresponsione dei relativi contributi.

Lo scopo è quello di snellire l'attività di vigilanza svolta dagli uffici periferici dell'ITL e dimezzare il contenzioso amministrativo e giurisdizionale.

Questo tipo di conciliazione può essere attivata anche in sede sindacale con un sindacalista che abbia depositato la firma presso la ITL e che sia firmatario del CCNL applicato in azienda.

 

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