Conflitto di interessi tra genitori e figli e nomina del curatore speciale


Genitori, figli e interessi contrastanti: interviene il curatore speciale
Conflitto di interessi tra genitori e figli e nomina del curatore speciale

Nei procedimenti in cui si discute dell’affidamento dei minori – si pensi a separazioni, divorzi, modifiche dei precedenti provvedimenti – può palesarsi un concreto conflitto di interessi tra i genitori e il figlio minore.

Talvolta il figlio è oggetto di aspra contesa tra i genitori, i quali domandano entrambi l’affidamento o quanto meno la collocazione presso di sé, ritenendo inadeguato o incapace l’altro genitore.

Il tribunale deve ricercare la soluzione che meglio tuteli il minore e rispetti, per quanto possibile, i desideri manifestati dal figlio, valutando attentamente i possibili rischi evolutivi, sì da adottare misure idonee a favorire la sana crescita del minore.

Può essere necessario incaricare un soggetto terzo, estraneo ai genitori, che funga da garante dell’interesse del minore, tutelandone la posizione sostanziale e quella processuale.

Detta nomina prescinde dalla domanda di parte e ben può derivare dall’esercizio dei poteri d’ufficio, ex art. 78 c.p.c..

Tale norma disciplina un istituto che rappresenta un principio generale ed opera ogni qualvolta si renda necessaria la nomina di un rappresentante alla persona incapace.

Il curatore dovrà informare il minore, che sia dotato di capacità di discerninento sufficiente, sulle conseguenze delle azioni compiute e dovrà farsi portavoce, presso l’Autorità Giudiziaria, dell’opinione del minore.

 

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di Avv. Gianna Manferto

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