Conflittualità nelle organizzazioni...
Ridurre la conflittualità quotidiana nelle organizzazioni...un passo intelligente verso il miglioramento della performance

La conflittualità nelle relazioni umane nell'ambito del lavoro e dell'impresa, è un argomento sul quale vale la pena fare alcune riflessioni.
Conflittualità che si manifestano per i più futili motivi ogni giorno...
Ogni giorno le motivazioni che portano conflittualità sono le più disparate in ogni ambito delle relazioni umane...è nella natura stessa dell'essere umano trovare o meno affinità con i propri simili, ma in se ci pensiamo un momento alla fine chi la fa da padrone è solo il tempo... il tempo che abbiamo sprecato.
La nostra vera risorsa come persone, prima che imprese e' infatti il tempo, il passare delle ore che scorre inesorabilmente.
Possiamo controllare tutto ma non lo scorrere del tempo.
E allora perché non cercare di impiegarlo al meglio, riducendo i conflitti e rendendo le nostre giornate migliori e soprattutti più produttive?
Per risolvere le conflittualità che quotidianamente si presentano in uno qualsiasi degli ambiti di incontro tra individui occorre cambiare radicalmente il proprio modo di pensare e provare a vedere le cose sotto diversi punti di vista: applicare la mentalità della terza alternativa.
Questa mentalità così come sapientemente illustrata da Stephen Covey nel suo libro" La Terza Alternativa. Come risolvere i problemi piu' difficili della vita " se conosciuta e applicata potrebbe dare un sensibile contributo al miglioramento dei rapporti e alla risoluzione dei conflitti in qualsiasi ambito della nostra vita, nel lavoro, a casa, in famiglia, nella politica, nell'azienda e nella società in genere.
E' un contributo importante di consapevolezza che non va trascurato.
Ciò' a cui mira "la Terza Alternativa" è trovare una terza soluzione che non sia quella delle due controparti ma sia una cosa nuova, diversa che le parti vedono entrambe in maniera entusiastica per effetto della sinergia creatasi nella sua formulazione.
E' la vera SINERGIA.
Un termine inflazionato ma usato a volte senza comprenderne il vero significato.
Si tratta di raggiungere quella situazione in cui l'intero è maggiore della somma delle parti.
Come arrivare a questo obiettivo?
Stephen Covey riassume in quattro passaggi fondamentali il raggiungimento dell'obiettivo che porta alla fine del conflitto ma con quel qualcosa in piu' che è il frutto di un accordo sinergico.
1. "MI VEDO"
In primo luogo ciascuna delle due parti deve vedere se stesso, sondare le proprie ragioni, riconoscere i propri pregiudizi.
La questione non è banale ma implica uno sforzo notevole, occorre mettere in discussione le proprie personali supposizioni; provare a pensare esattamente il contrario di ciò' che si pensa in quel momento, mettersi il dubbio, capire le cause alla base del proprio pensiero.
2. "TI VEDO"
In secondo luogo ci concentriamo sull'altra parte e cerchiamo di accettare il punto di vista dell'altro, capire e quindi ascoltare in modo empatico cercando di interpretare le ragioni profonde dell'altro.
Immagina che l'altro abbia il Bastone della parola, tu puoi solo ascoltare profondamente senza parlare, astenendoti dal giudicarlo, provare ad aprirti in modo incondizionato ad una valutazione positiva delle sue ragioni.
3. "CERCO DI TROVARTI"
Mi astengo da qualsiasi giudizio sull'altro. Voglio capirlo profondamente. Non cerco la risposta mentre parla ma mi concentro sul significato intrinseco delle sue parole.
Cerco di vedere l'altro non più come un concorrente, un nemico, un subordinato...mi metto al suo stesso livello, non ci sono ruoli in questa fase solo due esseri umani che cercano di trovarsi.
4."SINERGIA"
Entro in sinergia con te. Cerco una soluzione a cui non abbiamo mai pensato prima.
E' il paradigma della creazione quello che porta non solo a risolvere il conflitto ma a trovare nuove soluzioni di collaborazione, di convivenza, nuovi sviluppi di una vicenda, nuove attività.
Il risultato ci entusiasma, ci carica, ci riempie di gioia, è una cosa nuova è il prodotto di entrambi, nessuno vuol prevalere sull'altro.
E' energia, è il valore che abbiamo dato al nostro tempo...poco...limitato ma proprio per questo estremamente prezioso.
Conflittualità che si manifestano per i più futili motivi ogni giorno...
Ogni giorno le motivazioni che portano conflittualità sono le più disparate in ogni ambito delle relazioni umane...è nella natura stessa dell'essere umano trovare o meno affinità con i propri simili, ma in se ci pensiamo un momento alla fine chi la fa da padrone è solo il tempo... il tempo che abbiamo sprecato.
La nostra vera risorsa come persone, prima che imprese e' infatti il tempo, il passare delle ore che scorre inesorabilmente.
Possiamo controllare tutto ma non lo scorrere del tempo.
E allora perché non cercare di impiegarlo al meglio, riducendo i conflitti e rendendo le nostre giornate migliori e soprattutti più produttive?
Per risolvere le conflittualità che quotidianamente si presentano in uno qualsiasi degli ambiti di incontro tra individui occorre cambiare radicalmente il proprio modo di pensare e provare a vedere le cose sotto diversi punti di vista: applicare la mentalità della terza alternativa.
Questa mentalità così come sapientemente illustrata da Stephen Covey nel suo libro" La Terza Alternativa. Come risolvere i problemi piu' difficili della vita " se conosciuta e applicata potrebbe dare un sensibile contributo al miglioramento dei rapporti e alla risoluzione dei conflitti in qualsiasi ambito della nostra vita, nel lavoro, a casa, in famiglia, nella politica, nell'azienda e nella società in genere.
E' un contributo importante di consapevolezza che non va trascurato.
Ciò' a cui mira "la Terza Alternativa" è trovare una terza soluzione che non sia quella delle due controparti ma sia una cosa nuova, diversa che le parti vedono entrambe in maniera entusiastica per effetto della sinergia creatasi nella sua formulazione.
E' la vera SINERGIA.
Un termine inflazionato ma usato a volte senza comprenderne il vero significato.
Si tratta di raggiungere quella situazione in cui l'intero è maggiore della somma delle parti.
Come arrivare a questo obiettivo?
Stephen Covey riassume in quattro passaggi fondamentali il raggiungimento dell'obiettivo che porta alla fine del conflitto ma con quel qualcosa in piu' che è il frutto di un accordo sinergico.
1. "MI VEDO"
In primo luogo ciascuna delle due parti deve vedere se stesso, sondare le proprie ragioni, riconoscere i propri pregiudizi.
La questione non è banale ma implica uno sforzo notevole, occorre mettere in discussione le proprie personali supposizioni; provare a pensare esattamente il contrario di ciò' che si pensa in quel momento, mettersi il dubbio, capire le cause alla base del proprio pensiero.
2. "TI VEDO"
In secondo luogo ci concentriamo sull'altra parte e cerchiamo di accettare il punto di vista dell'altro, capire e quindi ascoltare in modo empatico cercando di interpretare le ragioni profonde dell'altro.
Immagina che l'altro abbia il Bastone della parola, tu puoi solo ascoltare profondamente senza parlare, astenendoti dal giudicarlo, provare ad aprirti in modo incondizionato ad una valutazione positiva delle sue ragioni.
3. "CERCO DI TROVARTI"
Mi astengo da qualsiasi giudizio sull'altro. Voglio capirlo profondamente. Non cerco la risposta mentre parla ma mi concentro sul significato intrinseco delle sue parole.
Cerco di vedere l'altro non più come un concorrente, un nemico, un subordinato...mi metto al suo stesso livello, non ci sono ruoli in questa fase solo due esseri umani che cercano di trovarsi.
4."SINERGIA"
Entro in sinergia con te. Cerco una soluzione a cui non abbiamo mai pensato prima.
E' il paradigma della creazione quello che porta non solo a risolvere il conflitto ma a trovare nuove soluzioni di collaborazione, di convivenza, nuovi sviluppi di una vicenda, nuove attività.
Il risultato ci entusiasma, ci carica, ci riempie di gioia, è una cosa nuova è il prodotto di entrambi, nessuno vuol prevalere sull'altro.
E' energia, è il valore che abbiamo dato al nostro tempo...poco...limitato ma proprio per questo estremamente prezioso.
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