Consulenza...a cuore aperto!


Un titolo volutamente provocatorio per aiutare a riflettere su chi è e quali competenze deve avere il Consulente finanziario
Consulenza...a cuore aperto!

 

Troppo spesso si sente parlare di Consulenza, ma questa parola viene ormai talmente abusata per abbagliare potenziali clienti, che finisce per perdere il suo reale significato.

Quasi sempre è solo un titolo, un termine senza contenuti, un nome aggiuntivo per giustificare la vendita di questo o quel prodotto.

Viviamo in un momento storico in cui, grazie all’evoluzione della comunicazione, tutti diventano improvvisamente maestri, ci spiegano e insegnano, di tutto: dalla cucina, alla finanza, alla psicologia.

La rete e i social sono invasi quotidianamente di tutorial, di spiegazioni e di informazioni.

Il problema a questo punto è essere in grado di distinguere le fonti. Ci si ferma troppo spesso alla superficie, a quello che ci piace o che ci fanno piacere, andando incontro anche a potenziali sorprese negative. Riflettiamo invece, e impariamo a sviluppare capacità di analizzare e distinguere.

Domanda: se avessi un problema di cuore, magari subire un’operazione a cuore aperto, andrei in un ospedale di provincia per farmi operare da un chirurgo qualunque o cercherei di informarmi su qualche centro specializzato e cercherei un cardiochirurgo specializzato? Penso che la risposta sia pressoché unanime: il medico più esperto e capace, un professionista serio e affidabile. Il migliore!

Per un problema serio, tutti vorremmo la miglior soluzione possibile. Nessuno vorrebbe il medico più economico, ma sceglieremmo tutti quello che ci può salvare la vita!

A questo punto mi sorge spontanea una seconda domanda: ma la gestione del Patrimonio di una famiglia (specie se rilevante e complesso), la tutela e protezione dei nostri cari e la soddisfazione delle nostre esigenze future non è forse un problema serio?
Io penso proprio di sì. Quindi, servirebbe un “professionista esperto e competente”.

Invece, mediamente, affidiamo la cura del nostro patrimonio a interlocutori di cui non sappiamo nulla, magari di discutibile professionalità, continuiamo a fare sempre le stesse cose, copiamo quello che fanno amici e conoscenti; ci facciamo attrarre da spot e da messaggi accattivanti, che usano immagini e parole studiate per convincerci… Usiamo la rete, ma solo per farci attirare, invece di informarci e tentare di capire.

Proviamo allora a ripartire dall’inizio: ma chi è il Consulente (o chi dovrebbe essere)?!
•    Professionista. Generalmente iscritto a un albo
•    Preparato. Dovrebbe avere un curriculum formativo di un certo spessore
•    Esperto. Se opera da tempo avrà avuto modo di affrontare più casistiche, anche particolari.
•    Specializzato. Non esistono i tuttologi, chi dice di fare tutto, poi fa tutto male.
•    Strutturato. Si avvale di collaborazioni specializzate per le materie non di sua competenza.
•    Attento. Prima di proporre soluzioni deve chiedere, ascoltare e informarsi su di noi.
•    Aggiornato. Tecnologia e innovazione sono ormai indispensabili a supporto della consulenza.

Se troviamo questo consulente, gli possiamo dare la nostra fiducia, non per offrirci rendimenti garantiti o guadagni mirabolanti, ma per curare noi e il nostro patrimonio attuale e futuro. E dobbiamo parlare con lui dei nostri veri obiettivi, del nostro futuro, delle nostre preoccupazioni…a cuore aperto.

Il nostro professionista di fiducia sarà al nostro fianco e ci aiuterà a trovare la strada.

 

Articolo del:


di SPINI ETTORE

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