Contabilità: le percentuali di ricarico


Le percentuali di ricarico vanno accertate con molta cautela
Contabilità: le percentuali di ricarico
Se l'Agenzia delle Entrate fa un controllo ad un impresa per qualsiasi motivo anche se non legato alla contabilita' stessa, i ricavi che verranno accertati devono essere RAGIONEVOLI e VEROSIMILI.
Infatti e' molto importante tener conto della sentenza della Commissione Tributaria Regionale della Lombardia che ha sancito l'inesattezza dell'operazione dell'Agenzia Entrate quando la stessa ha applicato un`unica percentuale di ricarico su tutto il campione delle merci analizzate (sentenza n.4053/2014).

Nel caso di specie, l'attivita' del contribuente riguardava la vendita di abbigliamento e l'Ufficio delle Entrate aveva applicato su tutti i capi venduti la stessa percentuale di ricarico nonostante il contribuente avesse provato che la merce piu' vecchia era stata venduta con margini notevolmente piu' bassi rispetto alla norma.
I GIUDICI RICORDANO CHE IL FISCO NON SI DEVE BASARE SU RIGIDE REGOLE MA DEVE SEMPRE PROPORRE UN QUADRO COSTRUTTIVO IL PIU' RAGIONEVOLE POSSIBILE.

Su questo punto bisogna ricordare che anche la Suprema Corte sostiene che la vendita di beni da parte di un'impresa a prezzi piu' bassi rispetto alla norma non puo' portare come conseguenza logica ad un accertamento da parte dell'Agenzia Entrate ma lo stesso Ufficio accertatore deve valutare con molta attenzione la realta' dell'azienda (Sentenza Corte di Cassazione n.16695 del 3 luglio 2013).
Se l'Agenzia Entrate non prende in considerazione la realtà dell'azienda questo avra' come naturale conseguenza la nullità dell'accertamento fiscale.

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di Commercialista EMANUELA CAROCCI

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