Coronavirus e mercati finanziari, quali effetti?
Anticipo una notizia per farvi stare tranquilli: tutti i portafogli in gestione sono positivi da inizio anno, effetto da Coronavirus pari allo zero. Questo è uno degli effetti della diversificazione che tanto vi raccomando sempre!
E' vero che ci saranno effetti negativi per le imprese che fanno turismo e che propongono beni di lusso, ma è altrettanto vero che le aziende che lavorano nel settore sanitario stanno beneficiando del virus, quindi i portafogli ben diversificati stanno rispondendo come devono ai movimenti del mercato.
Ma quale sarà l'impatto di questa pandemia? La ricerca medico scientifica ancora non ha molte certezze sull'epidemiologia del 2019-nCoV e, quindi, ad oggi non è semplice prevedere con precisione quale sarà l'effetto totale del contagio. L'unica analisi possibile ad oggi è confrontare quello che sta succedendo con ciò che è accaduto ai tempi dell'ultimo coronavirus in circolazione, quello della famigerata SARS.
A quei tempi i viaggi aerei tra Hong Kong e la Cina sono drasticamente diminuiti del 75% e ha causato un calo del 20% del reddito medio dei cinesi. Tuttavia questi effetti economici negativi sono durati pochi mesi e l'economia cinese, è rimbalzata velocemente.
Possiamo, però, desumere che gli effetti del virus odierno sull'economia saranno più consistenti rispetto a quelli della SARS perché rispetto a 15 anni fa i consumi cinesi sono molto più importanti per l'economia globale. Già vediamo gli effetti passeggiando negli outlet italiani!
Quali gli effetti sugli investimenti in Paesi emergenti
Con pieno rispetto di chi sta affrontando la malattia e soprattutto con un particolare pensiero a quelle centinaia di persone che non riusciranno a vincere il virus, nel mio ruolo di consulente finanziario devo fare alcune considerazione in merito all'andamento dei vostri investimenti.
Ripeto, ad oggi, grazie alla diversificazione che abbiamo sempre sposato, non abbiamo alcun effetto negativo, anzi, si stanno realizzando alcune condizioni che potrebbero diventare grandi opportunità in un mondo azionario dove i prezzi sono ben sostenuti.
E' ancora presto per dire di comprare sui mercati emergenti finché il numero dei contagi non si stabilizza e quindi Keep Calm, tuttavia i gestori stanno osservando da vicino queste dinamiche per poter raccogliere i benefici del rimbalzo che ci sarà.
Perché vi parlo dei gestori? Perché sta a loro decidere quando entrare e quando uscire da un settore, piuttosto che da un mercato. E lo fanno anche se noi non li chiamiamo, lo fanno perché il loro lavoro è quello di cercare di trarre vantaggio da queste particolari situazioni. Non è un lavoro del consulente finanziario e tanto meno del cliente.
Perchè non devo chiedermi se comprare o meno Paesi emergenti?
Il primo motivo è che il mercato viaggia molto più velocemente rispetto alla nostra capacità di fare scelte razionali. Portiamo, infatti, il caso di un investitore che alla luce delle prime notizie sulla diffusione del virus avesse deciso di uscire dai mercati. Egli avrebbe portato a casa la perdita dei mercati dei primi giorni, e si sarebbe perso il rimbalzo successivo al diffondersi della notizia della scoperta di due farmaci in grado di arrestare l'influenza.
Quindi il market timing fai da te non funziona.
Secondo motivo è che non possiamo stravolgere il nostro profilo di rischio, il nostro orizzonte temporale, concentrarci su un settore e rinunciare ad un pezzo di diversificazione, perché metteremo a repentaglio gli equilibri sui quali i nostri portafogli sono costruiti.
I movimenti da fare in questi casi, infatti, sono minimali come importo, ma importanti come effetto. Non ha senso diminuire o aumentare di più del 2,5%-5% la nostra esposizione su questi mercati, perché rischiamo di mandare all'aria tutta la costruzione della diversificazione, unico vero driver di opportunità e sicurezza dei vostri risparmi, e questa attività è svolta quotidianamente dai gestori all'interno della composizione dei vostri portafogli.
Costruire una diversificazione efficace è lavoro del Consulente Finanziario, calibrare i pesi tra un settore e un altro, tra un'area geografica più sensibile e un'altra è lavoro del Gestore.
Lavoro del cliente è definire i propri orizzonti temporali, quindi decidere quando e per che cosa gli saranno utili i risparmi.
E come, nelle migliori famiglie e aziende, quando l'obiettivo è comune e condiviso, e tutti fanno il proprio dovere, i risultati sono eccellenti!
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