Richiedi una consulenza in studio gratuita!

Coronavirus, modifica assegni di mantenimento


E' possibile modificare un assegno di mantenimento che non si riesce più a versare a causa della crisi economica causata dall'emergenza Covid-19?
Coronavirus, modifica assegni di mantenimento

 

Una domanda che mi viene posta ultimamente dai miei clienti onerati dal versamento di un assegno di mantenimento a favore di figli e/o mogli, è se debbano comunque pagare integralmente quanto stabilito giudizialmente, considerata la crisi economica provocata dall’emergenza COVID-19.

E’, infatti, noto che l’attuale emergenza Coronavirus, che ha comportato le ben note chiusure di imprese, negozi e uffici, sta provocando una pesante crisi economica.

Moltissimi lavoratori sono stati collocati in cassa integrazione e titolari di partite IVA hanno visto azzerarsi le loro entrate: una crisi economica, insomma, che ha colpito ogni settore.

I redditi sono diminuiti e diventati più precari, come sa bene chi è stato collocato in cassa integrazione o chi lavora nei settori del turismo, della ristorazione o delle vendite al dettaglio.

Quindi, cosa fare per non trovarsi ad essere inadempiente nel caso in cui non si riuscisse più a far fronte al pagamento di un assegno di mantenimento?

Il mio primo consiglio è, naturalmente, quello di contattare il beneficiario dell’assegno e cercare di accordarsi per una soluzione bonaria: si potrà stabilire, per esempio, di ridurre parzialmente il mantenimento per tutto il periodo in cui persisterà la crisi economica, anche impegnandosi a rimborsare quanto non versato in un momento successivo, mediante rate da corrispondersi mensilmente.

Insomma, se c’è la volontà di venirsi incontro in questo momento, molteplici possono essere le soluzioni.

Per formalizzare l’accordo sarà sufficiente una negoziazione assistita tra avvocati.

Nel caso in cui, però, non sia possibile trovare un accordo, allora sarà necessario agire in giudizio per chiedere una modifica delle condizioni della separazione e/o del divorzio e/o del regime di affido di figlio minore per le coppie non sposate.

Questo sarà possibile se la diminuzione reddituale sia stata significativa e si sia prolungata e/o si prolungherà per diverso tempo.

Per esempio, ai clienti che sono stati messi in cassa integrazione per soli due mesi ho sconsigliato il deposito di un ricorso, perché difficilmente avrebbe trovato accoglimento, non potendosi ritenere significativa una riduzione reddituale che si è protratta per così poco tempo.

In casi siffatti, si auspica davvero che la controparte capisca la situazione e si accordi per una modifica temporanea.

Infine, segnalo che come potrebbe chiedere la riduzione dell’assegno chi è onerato dal versamento dello stesso a causa del peggioramento delle sue condizioni economiche, così potrebbe chiedere un aumento chi lo percepisce, in caso di diminuzione reddituale a causa dell’emergenza Covid-19.

 

Articolo del:



L'autore dell'articolo non è nella tua città?

Cerca un professionista con le stesse caratteristiche a te più vicino.

Cerca nella tua città o in una città di tuo interesse

Altri articoli del professionista

Separarsi in Comune: un po’ di chiarezza

Separazione, divorzio e modifica di condizioni di separazione innanzi all'ufficiale di Stato civile

Continua

Frequentazione dei figli minori ai tempi del Coronavirus

E’ possibile spostarsi per visitare il proprio figlio sulla base di un provvedimento di separazione, divorzio o di affido di figli minori di genitori non sposati?

Continua