Cos'è la Mediazione Familiare?


Un articolo per chiarire l'ambito professionale del Mediatore Familiare
Cos'è la Mediazione Familiare?
È una domanda che mi sento porre spesso soprattutto quando dico che sono un Mediatore Familiare ed è una domanda alla quale ho risposto sempre, a volte in modo sintetico, a volte in modo tecnico e il più delle volte cercando di far comprendere cosa "non è" la Mediazione Familiare.
"Io e mia figlia non riusciamo a parlare, litighiamo sempre e lei vuole sempre fare di testa sua. Veniamo da te che sei Mediatore Familiare e ci aiuti, giusto?"
Ecco cosa "non è" la Mediazione Familiare.
Vorrei prendermi due libertà con voi che mi leggete. In primo luogo vorrei iniziare a parlare della Mediazione Familiare sgomberando il campo da ciò che non è la Mediazione Familiare. La seconda licenza che vorrei ottenere da voi è quella di, da qui in poi, usare l’abbreviazione "MF" per intendere "Mediazione Familiare".
D’accordo? Cominciamo.
Probabilmente sono i due vocaboli che compongono la locuzione "Mediazione Familiare" a trarre in inganno, soprattutto se considerati separatamente. La parola "Mediazione" (mediare, conciliare, mettere d’accordo, intercedere) associata al vocabolo "Familiare" (relativo a qualunque rapporto di parentela e grado), probabilmente induce a pensare che il Mediatore Familiare è colui che può intervenire nel conciliare e mediare sulle questioni familiari.
Niente di più sbagliato! Almeno nell’accezione generica della cosa.
La MF non è questo!
La MF, così come recita la norma (UNI 11644, agosto 2016) che ne sancisce funzioni, regole e formazione professionale, è un istituto che interviene nei casi di separazione e per dirla un po’ più brutalmente: quando una coppia ha deciso di mettere fine alla propria relazione, al proprio matrimonio e, purtroppo, al proprio rapporto genitoriale.
Proprio quest’ultima tragica riflessione motiva i passi e le azioni di un Mediatore Familiare. Qualunque relazione interpersonale può essere interrotta, ma non quella genitoriale: genitori si rimane per sempre!
Quest’ultima verità, tradotta in riflessione, mi permette di definire con esattezza chi è il Mediatore Familiare e cos’è la MF.
Il Mediatore Familiare è un professionista che dopo una adeguata preparazione di due anni e un tirocinio (320 ore di formazione) è in grado di intervenire prima, durante e dopo l’evento separativo per accompagnare la coppia alla risoluzione di una relazione che non può più sopravvivere, per trasformarla in un nuovo tipo di relazione non più coniugale, bensì genitoriale. Ovviamente quando mi esprimo con la locuzione "coppia coniugale", intendo una qualunque coppia di persone che accudisce, a qualunque diritto, dei figli.
La MF, quindi, altro non è che il percorso che il Mediatore Familiare intraprende con i mediandi (questo è il neologismo che definisce i componenti della coppia in separazione), percorso che permetterà, attraverso una serie di tappe, di giungere a ridefinire ruoli e responsabilità all’interno di una nuova modalità relazionale: essere coppia genitoriale.[1]
Vale la pena sottolineare che nel concetto di ridefinizione dei ruoli, ci sono numerosi aspetti da prendere in considerazione di tipo relazionale e non solo economico: la doppia domiciliazione dei genitori, la domiciliazione prevalente dei figli, la contribuzione economica al loro sostentamento, il diritto-dovere alla partecipazione attiva alla loro vita parentale, sociale e scolastica e molto altro ancora. A tutto questo si aggiunge la riflessione che qualunque equilibrio relazionale si raggiunge "oggi", può necessitare di correzioni e aggiustamenti al variare dell’età dei figli o di qualunque condizione di uno o di tutti e due i genitori (mutate condizioni economiche e/o lavorative, uno dei due genitori che vive una nuova relazione di coppia, etc. etc.). Queste ultime considerazioni ci aiutano a capire il motivo che suggerisce il ricorsa alla MF anche dopo "l’evento separativo!"
Quindi, chi è il Mediatore Familiare e che tipo di formazione professionale deve possedere?
Il Mediatore Familiare non è un avvocato, ma deve conoscere bene il diritto di famiglia, le nuove norme che sopraggiungono e le modificazioni a quelle esistenti. Il Mediatore Familiare non è uno psicoterapeuta, ma devo conoscere le dinamiche relazionali tra gli individui e deve "saper esserci" nell’accompagnare le devastanti emozioni che accompagnano gli eventi separativi. Il Mediatore Familiare non è un sociologo, ma deve conoscere l’impatto che le influenze ambientali hanno sulla famiglia e sui suoi componenti. Il Mediatore Familiare non è un pedagogo, ma deve avere competenze tali per intervenire sui genitori cercando di limitare i danni della loro separazione sui figli.
Sono certo non vi sarà sfuggita nel raccontarvi cos’è la MF e chi è il Mediatore Familiare qual è la voce guida e la missione della MF: tutelare, all’interno di una coppia che sta interrompendo o ha interrotto la propria relazione, i diritti dei figli.
Spero davvero che lo scritto che avete avuto la pazienza di leggere fino a qui vi abbia reso più consapevoli circa il ruolo di questa nuova figura professionale (di cui esiste un pubblico registro) e che sia stato in grado di sgombrare il campo da dubbi sull’argomento.
Quando un genitore afferma di amare i propri figli, sta affermando che il loro diritto a beneficiare del suo amore è fondamentale e non si possono, a questo, frapporre ostacoli.

[1] Le attività del Mediatore Familiare hanno come obiettivo l’accordo tra i componenti di una coppia in separazione. Quindi sono efficaci anche in assenza di prole, per giungere più facilmente al raggiungimento di un accordo stabile e duraturo.

Articolo del:


di Stefano Rossetti

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