Cosa è un agriturismo
Agriturismo o albergo?
Per attività agrituristica si intendono le attività di ricezione e ospitalità esercitate dagli imperenditori agricoli di cui all'articolo 2135 del codice civile, anche nella forma di società di capitali o di persone, oppure associati fra loro, attraverso l'utilizzazione della propria azienda ina rapporto di connessione con le attività del fondo, di silvicoltura e dell'allevamento di animali."
Nata per favorire la multifunzionalità in azienda si è poi sviluppata per dare sostentamento e "baipassare" in maniera quasi lecita l'attività alberghiera come agriturismo.
Brutto denunciare questo fenomeno, ma lo voglio segnalare, poichè la serietà imperenditoriale è sinonimo di serietà economica e va a scapito di tanti bravi imprenditori che al contrario lavorano seriamente.
Per fare agriturismo la maggior parte del reddito deve derivare dall'attività dalle attività agricole e non da quella agrituristica che deve essere complementare all'attività agricola.
In un agritursmo si possono somministrare bevande e cibi lavorati e prodotti in azienda o provenienti da aziende limitrofe e non acquistati nei supermemrcati.
L'ospitalità è limitata a 12 postiletto, non 12 stanze, alcune aziende mettono nei loro siti 12 stanze doppie...e sforano...già non è consentito dalla legge ed esorterei in tale senso un maggiore controllo da parte delle autorità; non è corretto nei confronti degli albergatori che pagano cifre diverse per tasse e contributi.
Altra caratteristica: i prezzi per l'offerta turistica. Se l'offerta supera i cento euro a notte incominciamo ad entrare nell'ambito alberghiero, non più agrituristico anche se la qualità è alta.
Per quanto riguarda la somministrazione, i coperti non dovrebbero superare i 60 posti. Oltre i 60 si passa alla ristorazione. Taluni agriturismi hanno escogitato le tessere della associazione del circolo soci per evitare il discorso del limite del numero limite dei 60 posti coperto.
Ovviamente vanno rispettata le normative igienico sanitarie indispensabili per il trattamento e manipolazione cibi e l'ospitalità.
Geom. Maria Antonella Bonfiglio
geom.bonfiglioma@libero.it
cell 335 7237993
Nata per favorire la multifunzionalità in azienda si è poi sviluppata per dare sostentamento e "baipassare" in maniera quasi lecita l'attività alberghiera come agriturismo.
Brutto denunciare questo fenomeno, ma lo voglio segnalare, poichè la serietà imperenditoriale è sinonimo di serietà economica e va a scapito di tanti bravi imprenditori che al contrario lavorano seriamente.
Per fare agriturismo la maggior parte del reddito deve derivare dall'attività dalle attività agricole e non da quella agrituristica che deve essere complementare all'attività agricola.
In un agritursmo si possono somministrare bevande e cibi lavorati e prodotti in azienda o provenienti da aziende limitrofe e non acquistati nei supermemrcati.
L'ospitalità è limitata a 12 postiletto, non 12 stanze, alcune aziende mettono nei loro siti 12 stanze doppie...e sforano...già non è consentito dalla legge ed esorterei in tale senso un maggiore controllo da parte delle autorità; non è corretto nei confronti degli albergatori che pagano cifre diverse per tasse e contributi.
Altra caratteristica: i prezzi per l'offerta turistica. Se l'offerta supera i cento euro a notte incominciamo ad entrare nell'ambito alberghiero, non più agrituristico anche se la qualità è alta.
Per quanto riguarda la somministrazione, i coperti non dovrebbero superare i 60 posti. Oltre i 60 si passa alla ristorazione. Taluni agriturismi hanno escogitato le tessere della associazione del circolo soci per evitare il discorso del limite del numero limite dei 60 posti coperto.
Ovviamente vanno rispettata le normative igienico sanitarie indispensabili per il trattamento e manipolazione cibi e l'ospitalità.
Geom. Maria Antonella Bonfiglio
geom.bonfiglioma@libero.it
cell 335 7237993
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