Counseling: 6 cose che forse non sapevi
Quando dico di essere un counselor, il 90% delle persone sgrana gli occhi e fa una faccia interrogativa perché non sa di cosa si tratta. Io stessa, fino a qualche anno fa, non ne avevo mai sentito parlare.
Ho pensato quindi che anche tu potresti avere alcune incertezze riguardo a quello che faccio e ho deciso di rispondere ad alcune delle domande più comuni che mi vengono poste. Continua a leggere per scoprire tutti i “segreti” di un percorso di counseling!
1. Cos’è il counseling?
Il counseling è una professione di aiuto finalizzata alla prevenzione e al benessere, rivolta a persone strutturalmente sane che attraversano crisi di vario genere che rendono loro temporaneamente difficile il proprio percorso e fanno smarrire le risorse interne. Il counseling si rivolge anche a chi semplicemente desidera attivarsi ed essere accompagnato in percorsi di crescita personale, al fine di potenziare la propria consapevolezza e le proprie potenzialità.
L’obiettivo del counseling è il miglioramento della qualità di vita dell’individuo, della sua capacità di autorealizzarsi e di autodeterminarsi: insomma, il suo livello di soddisfazione di vita. L’etimologia della parola ci riporta al latino “consulo” nel senso di “prendersi cura, venire in aiuto”: tale cura si realizza mettendo la persona al centro della relazione nella sua interezza per scoprire e valorizzare le sue risorse.
2. Che differenza c’è tra counseling e psicoterapia?
Il counselor lavora con persone sane, cioè che non hanno patologie psicologiche, persone che si trovano in difficoltà perché stanno affrontando dei cambiamenti nella loro vita o che vogliono migliorare aspetti come autostima, comunicazione, relazioni, gestione dello stress, assertività. Nel counseling restiamo centrati sul problema attuale della persona che viene accompagnata nel processo di ricerca della propria soluzione.
La psicoterapia va, invece, a cercare l’origine del disturbo psichico e della patologia per favorirne la guarigione con un lavoro di ristrutturazione dell’intimo della persona. La psicoterapia è un percorso di esplorazione di sé che può durare anche anni, mentre il counseling è un intervento di breve durata che si propone di trovare la risposta a un disagio attuale spesso generato da un evento esterno ben preciso.
Counselor e psicoterapeuta possono lavorare in team.
3. Il counselor può raccontare quello che gli dico?
Assolutamente no. Il counselor segue un preciso codice deontologico (che puoi leggere e scaricare qui) ed è tenuto al segreto professionale tranne in caso di indagine dell’Autorità Giudiziaria. E’ obbligato anche a raccogliere il consenso informato del cliente e a trattare i suoi dati personali secondo la normativa vigente.
4. Quanto dura un percorso di counseling e come funziona?
Il percorso di counseling dura in media 10-12 incontri; a seconda della tematica affrontata ne possono bastare anche 5 oppure si può arrivare a 15, ma rimane comunque un percorso breve. Gli incontri hanno la durata di un’ora e si svolgono a distanza di una settimana l’uno dall’altro. Possiamo vederci di persona oppure tramite Skype.
Durante il primo incontro ti fornisco tutte le spiegazioni anche in relazione ai costi, alle modalità di disdetta degli appuntamenti, al rispetto degli orari concordati ecc.
5. E se nel frattempo si presenta un altro problema?
E’ meglio lavorare su una questione alla volta. Quando si conclude il ciclo di incontri è opportuno far passare un certo periodo prima di affrontare un nuovo ciclo e una nuova tematica.
6. Cosa accade in un incontro di counseling?
Durante gli incontri ti ascolto e ti faccio alcune domande per comprendere ciò che già funziona e svelare risorse che tu stessa non usi o non sai di avere. Non ti dò consigli né soluzioni e non ho la bacchetta magica! Spesso ti assegnerò dei compiti da svolgere fra un incontro e l’altro (non preoccuparti, non ti interrogo!!!).
Il counseling è un processo attivo del quale TU sei parte integrante e che ti insegna ad attingere dalle tue risorse per poterle poi riutilizzare in futuro in maniera autonoma.
Fa parte del mio lavoro anche spiegarti come funzionano alcuni processi della mente, consigliarti alcune letture specifiche, darti suggerimenti su come rendere più efficace la tua comunicazione.
Siamo arrivati alla fine di questo piccolo percorso informativo: se ti viene in mente qualche domanda a cui non ho risposto, non esitare a scrivermi all’indirizzo stefania@stefaniapanelli.it.
Sarà per me un piacere fornirti tutte le informazioni di cui hai bisogno.
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