Credit Short Duration
Strategia per un rapporto rischio/rendimento valido
Se sei un investitore, per contrastare la strisciante erosione dei tassi d’interesse devi salire qualche gradino sulla scala del rischio. Prima però di cambiare classe di attivo, potrebbe essere utile dare un’occhiata più da vicino ad alcuni strumenti "alternativi" del mercato obbligazionario.
La strategia d’investimento "Credit Short Duration", per esempio, si presenta come un’alternativa interessante che investe in obbligazioni societarie degli universi investment grade e high yield, caratterizzate da scadenze o durate residue brevi. L’investitore approfitta così assieme delle vantaggiose caratteristiche del rischio d’insolvenza, della sensibilità ai tassi e della volatilità.
TASSO D’INSOLVENZA
Prendiamo il rischio di insolvenza. Questo è relativamente basso nei titoli investment grade, ma maggiore nelle obbligazioni ad alto rendimento. Per questo motivo diversi investitori arrivano al punto da evitare questo strumento, commettendo tuttavia quello che potrebbe rivelarsi un errore. La percentuale d’insolvenza qui non supera, infatti, in media il 4,5%. A ciò si aggiunge la possibilità di proteggersi comunque da ogni rischio, anche da quello d’insolvenza. In questo caso rivestono particolare importanza tre fattori: il cosiddetto effetto d’invecchiamento, una dettagliata
analisi del credito degli emittenti e un’attiva gestione del portafoglio che includa gli effetti auspicabili
della diversificazione. L’effetto d’invecchiamento descrive il calo, verificabile empiricamente, del tasso
d’insolvenza delle obbligazioni high yield con l’aumentare del loro periodo di circolazione sul mercato. Sulla base dei dati raccolti tra il 1981 ed il 2010 da S&P, il tasso d’insolvenza dei titoli high yield nei primi quattro anni di circolazione è del 15,1%, mentre dal quinto all’ottavo anno è solo del 7,5%. Poiché punta su durate residue brevi, la strategia "Credit Short Duration" prende in considerazione
solo le obbligazioni "più mature", la cui probabilità d’insolvenza è statisticamente inferiore. Il secondo fattore che consente di ridurre il rischio d’insolvenza è una dettagliata analisi del credito in termini di sostenibilità e di solidità del debito di ogni emittente.
TASSI D’INTERESSE
Per gli investitori la sensibilità ai tassi d’interesse è il secondo aspetto importante di ogni decisione d’investimento. Anche a tale riguardo la strategia "Credit Short Duration" ha risvolti positivi, grazie alle caratteristiche specifiche delle obbligazioni societarie. Di per sé, la cedola relativamente elevata dà luogo a una duration inferiore rispetto a uella dei titoli di Stato. La breve durata residua dei singoli titoli riduce poi la durata di immobilizzazione media del capitale. A conti fatti un portafoglio di questo
tipo dimostra una resistenza alle variazioni dei tassi superiore a quella del classico portafoglio obbligazionario a lungo termine. A ciò si aggiunge la minore volatilità rispetto ai tradizionali titoli high yield o investment grade.
La strategia d’investimento "Credit Short Duration", per esempio, si presenta come un’alternativa interessante che investe in obbligazioni societarie degli universi investment grade e high yield, caratterizzate da scadenze o durate residue brevi. L’investitore approfitta così assieme delle vantaggiose caratteristiche del rischio d’insolvenza, della sensibilità ai tassi e della volatilità.
TASSO D’INSOLVENZA
Prendiamo il rischio di insolvenza. Questo è relativamente basso nei titoli investment grade, ma maggiore nelle obbligazioni ad alto rendimento. Per questo motivo diversi investitori arrivano al punto da evitare questo strumento, commettendo tuttavia quello che potrebbe rivelarsi un errore. La percentuale d’insolvenza qui non supera, infatti, in media il 4,5%. A ciò si aggiunge la possibilità di proteggersi comunque da ogni rischio, anche da quello d’insolvenza. In questo caso rivestono particolare importanza tre fattori: il cosiddetto effetto d’invecchiamento, una dettagliata
analisi del credito degli emittenti e un’attiva gestione del portafoglio che includa gli effetti auspicabili
della diversificazione. L’effetto d’invecchiamento descrive il calo, verificabile empiricamente, del tasso
d’insolvenza delle obbligazioni high yield con l’aumentare del loro periodo di circolazione sul mercato. Sulla base dei dati raccolti tra il 1981 ed il 2010 da S&P, il tasso d’insolvenza dei titoli high yield nei primi quattro anni di circolazione è del 15,1%, mentre dal quinto all’ottavo anno è solo del 7,5%. Poiché punta su durate residue brevi, la strategia "Credit Short Duration" prende in considerazione
solo le obbligazioni "più mature", la cui probabilità d’insolvenza è statisticamente inferiore. Il secondo fattore che consente di ridurre il rischio d’insolvenza è una dettagliata analisi del credito in termini di sostenibilità e di solidità del debito di ogni emittente.
TASSI D’INTERESSE
Per gli investitori la sensibilità ai tassi d’interesse è il secondo aspetto importante di ogni decisione d’investimento. Anche a tale riguardo la strategia "Credit Short Duration" ha risvolti positivi, grazie alle caratteristiche specifiche delle obbligazioni societarie. Di per sé, la cedola relativamente elevata dà luogo a una duration inferiore rispetto a uella dei titoli di Stato. La breve durata residua dei singoli titoli riduce poi la durata di immobilizzazione media del capitale. A conti fatti un portafoglio di questo
tipo dimostra una resistenza alle variazioni dei tassi superiore a quella del classico portafoglio obbligazionario a lungo termine. A ciò si aggiunge la minore volatilità rispetto ai tradizionali titoli high yield o investment grade.
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