Credit swap per il risparmio costi di efficientamento energetico


I lunghi tempi di detrazione e la capacità fiscale hanno limitato gli efficientamenti energetici. Con il credit swap sono ora possibili forti sconti sulle opere
Credit swap per il risparmio costi di efficientamento energetico

Ormai quasi tutti sanno che è possibile detrarre dall'importo delle proprie imposte una parte di quanto speso per migliorare l'efficienza energetica della propria abitazione. La quota diventa più alta quando si parla di un condominio.

L'agevolazione è, però, spesso difficile da godere fino in fondo a causa di almeno due aspetti: la detrazione avviene in 10 anni e non tutti pagano una quantità di imposta sul reddito superiore a quanto può essere detratto.

Che fare allora? La norma viene in aiuto, in particolare ai condomini che possono cedere il loro credito all'impresa che esegue i lavori. Anche questo strumento, però, spesso resta inutilizzato. L'impresa, infatti, si trova frequentemente in difficoltà a causa del lungo periodo necessario alla detrazione e della "capienza fiscale" richiesta.

Recentemente, però, l'agenzia delle entrate ha messo a punto i decreti e le circolari che consentono agli istituti di credito di operare come "trader del credito".

In buona sostanza, il condominio può cedere il suo credito (65% - 70 % - 75 %) del costo dell'intervento ad aziende di grandi dimensioni che certamente hanno interesse ad acquistarlo attraverso operatori che garantiscano la buona riuscita dell'operazione. Il bonus fiscale che, in passato, avrebbe quindi potuto essere goduto solo in 10 anni di piccole detrazioni ora può essere "speso" immediatamente sotto forma di un cospicuo sconto.

Con la sottoscrizione del "credit swap" per ciascun condomino i costi di efficientamento si ridurranno da subito a meno della metà indipendentemente dalla sua imposta IRPEF e senza particolari complicazioni burocratiche. Una volta eseguito l'intervento, i condomìni potranno da subito beneficiare del risparmio energetico e del risparmio economico senza aspettare 10 lunghi anni di detrazioni.

Considerando, inoltre, che l'operazione potrà andare a buon fine solo se il condominio salda, anche grazie a un mutuo dedicato, immediatamente la parte non detraibile della spesa, l'impresa avrà certezza di essere pagata completamente a marzo dell'anno successivo all'intervento. Nel caso in cui l'esposizione fosse, comunque, troppo prolungata per l'impresa sono possibili prestiti ponte tra la fine dei lavori e l'incasso alla data della scadenza fiscale.

Finanziariamente, quindi, l'operazione non sembra avere grossi vincoli per i condomini. La vera condizione che può limitare lo swap è l'aspetto tecnico dell'intervento che deve rispettare tutte le condizioni (spessori degli isolanti, trasmittanze, efficienza degli impianti, valore globale finale del risparmio) definite dagli allegati tecnici della norma.

Preliminarmente alla sottoscrizione dello swap, infatti, molti istituti esaminano nel dettaglio sia il progetto che il cantiere con un loro consulente allo scopo di non avere soprese nel caso di ispezione da parte dell'agenzia delle entrate.

 

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di Alessandro De Zanche

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