Credito d'imposta per la formazione del personale


Previsto dalla legge di bilancio 2018 il credito d'imposta per formare il personale dipendente nel campo delle tecnologie
Credito d'imposta per la formazione del personale
Formazione è oggi la parola d'ordine in qualsiasi campo ci troviamo ad operare.
I repentini cambiamenti della società sempre piu' integrata con la robotica, l'intelligenza artificiale e tecnologia all'avanguardia, impongono investimenti consistenti per la formazione del personale.
Un aiuto alle imprese viene dalla legge di bilancio che ha previsto tra il ricco pacchetto di crediti d'imposta anche il credito d'imposta per la formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie (articolo 1 comma da 46 a 56 della legge 205/2017).

BENEFICIARI
A beneficiarne sono tutte le imprese indipendentemente dalla forma giuridica, del settore economico in cui operano nonché dal regime contabile adottato.

SPESE AGEVOLABILI
Danno diritto al credito d'imposta tutte quelle spese sostenute nel 2018 in attività di formazione del personale dipendente nel settore delle tecnologie che sono state pattuite attraverso contratti collettivi aziendali o territoriali.
Trattasi di attività formative svolte per acquisire o consolidare le conoscenze tecnologiche previste dal piano Nazionale impresa 4.0:
- sistemi di visualizzazione in realtà aumentata
- robotica avanzata e collaborativa
- interfaccia uomo-macchina
- internet delle cose e delle macchine
- integrazione digitale dei processi aziendali
- manifattura additiva, big data e analisi dei dati cloud e Fog computing, Cyber Security e sistemi Cyber fisici
- prototipazione rapida.

REGOLE
Per ottenere il beneficio, le spese devono essere applicate agli ambiti previsti nell'allegato A della legge di bilancio quali:
- vendita e marketing
- informatica
- tecniche e tecnologie di produzione.

MISURA DEL CREDITO D'IMPOSTA
La misura del credito d'imposta è pari al 40% del costo aziendale del personale del dipendente nel periodo in cui risulta occupato in attività formative.
L'importo massimo riconosciuto è pari a €300000 per ciascun beneficiario.
Il credito d'imposta deve essere indicato nella dichiarazione dei redditi relativa al periodo d'imposta in cui le spese sono state sostenute e nei periodi successivi fino a quando viene concluso l'utilizzo.
Non concorre alla formazione del reddito della base imponibile IRAP.
Non concorre alla determinazione del rapporto di indeducibilità degli interessi passivi.
Può essere utilizzato esclusivamente in compensazione a decorrere dal periodo d'imposta
successivo a quello in cui i costi sono sostenuti.
E' altresì escluso dal limite di utilizzabilità attualmente previsto pari a €250.000 per utilizzo dei crediti di imposta ex articolo 1 comma 53 legge 244 2007 e limite massimo di compensabilità di crediti d'imposta ai contributi pari a €700.000 ex articolo 34 legge 388/2000.
Si applica nel rispetto delle norme europee sulla compatibilità degli aiuti con il mercato interno.
Per ottenere il credito d'imposta è necessario però certificarne i costi attraverso il soggetto incaricato della revisione legale o per il tramite di un professionista iscritto nel registro dei revisori legali.
La certificazione deve essere allegata al bilancio.
Anche le imprese non soggette a revisione devono osservare questa disciplina avvalendosi di un revisore legale o di una società di revisione.
Tuttavia anche i costi sostenuti per la revisione nel limite di 5.000 euro annui sono ammessi a fruire del credito d'imposta.

Articolo del:


di Dott.ssa Sandra Pili

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